Cane che abbaia non morde, dice il celebre detto ma in realtà è tutto da vedere e di certo non abbaia a caso.
L’abbaiare rappresenta una delle principali modalità di comunicazione del cane in quanto è uno dei segnali acustici che costituiscono il suo sofisticato sistema comunicativo che include anche segnali visivi come le posture corporee o mimica del muso, segnali chimici come odori e feromoni e segnali tattili come il leccamento.
Nei prossimi paragrafi scopriremo tutto sul cane che abbaia, dai motivi che lo spingono a emettere latrati e guaiti alle situazioni in cui più spesso questo si può verificare inclusi i consigli di un’educatrice cinofila.
Comprendere, infatti, il linguaggio del proprio cane è fondamentale per instaurare con lui un rapporto, non solo basato sull’amore, ma anche sano e positivo.
Il cane può abbaiare per diversi motivi come:
Ad esempio, un Rottweiler, un Pastore tedesco o un Cane corso che abbaiano quando vedono qualcuno avvicinarsi al loro territorio vogliono comunicare qualcosa di diverso rispetto a un Segugio italiano che abbaia inseguendo una preda o a un Amstaff che sta giocando con la palla. Allo stesso tempo, un cane che abbaia tenendo la coda dritta e rigida vuole esprimere un messaggio differente rispetto a uno che abbaia ma sta scodinzolando.
Imparare a capire le ragioni di questi segnali e la loro differenza è un passo fondamentale per intervenire, qualora sia necessario, e nella maniera più corretta ed efficace.
Il cane può emettere diverse tipologie di vocalizzi come latrati, guaiti, mugolii, ringhi e ululati in relazione alla situazione in cui si trova e che vuole comunicare.
Un cane può, ad esempio, emettere:
Cercare e vedere video con un cane che abbaia può essere d’aiuto per imparare a individuare le varie tipologie di latrato emesse in relazione anche alla sua postura e alla situazione. Il suono del cane che abbaia può infatti essere molto diverso.
Questo video pubblicato su YouTube da AnimalPedia presenta diversi cani che abbaiano per gioco apparendo molto buffi e divertenti.
Cosa significa abbaiare troppo? È un giudizio soggettivo, quindi difficile definire qui quando il rumore è troppo. Il cane che abbaia può però dare fastidio sia ai vicini sia agli stessi padroni, oppure destare preoccupazione. “Starà male?”, “Sarà entrato un ladro in casa?”, “Avrà visto qualcosa di sospetto?”.
L’abbaiare troppo può essere una reazione alla solitudine quando il cane soffre di ansia da separazione dal padrone, altre volte può essere dovuto a un eccessivo senso di protezione nel cane verso la sua famiglia che lo spinge a controllare e indicare qualunque rumore o situazione reputi d’allarme.
Altre situazioni che possono causare un abbaiare continuo del cane è l’esposizione a rumori, suoni o situazioni che gli creano ansia e gli impediscono di rilassarsi mentre altre volte un cane che abbaia troppo è eccitato oppure annoiato.
Se di giorno si può essere tolleranti con un cane che abbaia in modo ripetitivo o forte, con un cane che abbaia di notte la pazienza è minore e il rumore infastidisce parecchio. Anche i padroni stessi! Come evitare che il nostro cane tenga sveglio mezzo quartiere con la sua voglia di comunicare?
Il primo semplice trucco consiste nello stancarlo il più possibile di giorno in modo che, quando scende il buio, abbia voglia di riposare e non si senta addosso tutte quelle energie per abbaiare ed ululare. A volte un cane che abbaia di notte è annoiato o stressato, per evitare che lo sia dedichiamogli del tempo durante il giorno giocando con lui e coccolandolo un po’.
Se viviamo in un condominio a stretto contatto con altre persone e il nostro cane fa rumore più del sopportabile, è bene intervenire per evitare di essere odiati da tutti i residenti, dal piano terra all’attico.
Prima ancora di adottare un cane, se sappiamo di doverlo ospitare in un condominio, badiamo alla razza perché ce ne sono certe più propense ad abbaiare forte e di frequente, rispetto ad altre.
Un cane, però, anche se di indole silenziosa, non smetterà di abbaiare un po’, ed è giusto che sia così. Sorridiamo ai vicini e mostriamoci educati e rispettosi degli spazi comuni. Se siamo dei padroni educati ove possibile intervenire, certo i vicini saranno più comprensivi quando il nostro cane abbaierà un po’, capendo che non possiamo vietarglielo in assoluto.
Un classico è il cane che abbaia quando si esce di casa. Non vuole restare solo, vuole venire con noi ma non sempre è possibile.
Nella maggior parte dei casi, questo atteggiamento non rappresenta un capriccio del cane ma una vera e propria incapacità di affrontare la solitudine e molto spesso all’abbaiare si sommano altri comportamenti inappropriati come la distruzione di oggetti, sporcare con i propri bisogni e, nei casi più gravi l’autolesionismo.
Durante il calore, soprattutto, le femmine, possono manifestare comportamenti diversi rispetto al solito.
La grande quantità di ormoni che entra in gioco in questo periodo può causare irrequietezza, nervosismo, agitazione e la più frequente emissione di latrati, guaiti e ululati. Ad esempio, durante questo periodo, le femmine possono avere più voglia di stare in giardino o sul terrazzo cercando di richiamare l’attenzione dei maschi che passano abbaiando o emettendo guaiti.
Questa situazione può rivelarsi decisamente imbarazzante per i padroni, soprattutto se si vive in condominio, la sterilizzazione del cane può aiutare a risolvere questa criticità ed è consigliabile per prevenire, soprattutto nelle femmine, diverse patologie anche gravi come la piometra.
Alcuni cani per carattere possono essere più inclini a manifestare la propria la propria gioia, entusiasmo o eccitazione.
Questo può avvenire durante il gioco, in presenza di un proprio simile quando si va d’accordo o quando i padroni tornano in casa.
Abbaiare è un comportamento naturale del cane e non deve essere inibito a priori, è necessario però intervenire quando questo abbaiare diventa eccessivo.
Questo non solo per evitare di arrecare danno ai vicini ma perché un abbaiare continuato, ripetitivo o troppo frequente è la spia di un malessere del quattrozampe.
Il primo passo è, quindi, capire il motivo dell’eccessivo abbaiare facendosi aiutare da un educatore cinofilo e poi intervenire di conseguenza. In base, infatti, ai motivi per cui il cane abbaia è possibile scegliere il modo più efficace e adatto per intervenire.
Una volta compreso il motivo dell’abbaiare eccessivo del cane è possibile scegliere la tipologia di interventi più indicati per correggere questo comportamento.
Tra questi rimedi per cercare di non far abbaiare inutilmente il cane vi sono:
I fiori di Bach possono rivelarsi un rimedio naturale utile per alleviare o risolvere diverse situazioni di malessere del cane che lo possono spingere ad abbaiare troppo.
È possibile, ad esempio, usare:
Prima di somministrare i fiori di Bach al proprio cane è consigliabile rivolgersi al proprio veterinario di fiducia o a un veterinario esperto in rimedi naturali al fine di scegliere il fiore o i fiori più adatti al temperamento del cane.
I cani che abbaiano rappresentano un motivo di attrito piuttosto comune con i propri vicini sia che si viva in condominio che in case con giardino e questa materia, da un punto di vista legale, è piuttosto controversa.
Premesso che negli ultimi anni è aumentato il numero di norme e leggi a tutela degli animali e che riconoscono la necessità che questi manifestino il più possibile il loro comportamento tipico di specie, come quindi l’abbaiare per il cane, il problema si pone quando i vocalizzi superano la soglia di normale tollerabilità del rumore molesto.
Secondo la sentenza n.715 del 2011 della Cassazione Penale i proprietari di cani che non ne impediscono il molesto abbaiare anche in ore notturne devono rispondere del reato di disturbo della quiete pubblica. In sintesi, quindi, questa sentenza segue il principio per il quale il proprietario è sempre responsabile degli eventuali danni sia materiali che intangibili arrecati dal suo animale.
Ad oggi la legge non fissa una misura di decibel e nemmeno degli orari in merito ad un cane che abbaia, il codice civile vieta rumori che superano la “normale tollerabilità”, concetto molto vago che non aiuta un “povero” padrone di cane che abbaia in modo imprevedibile.
Per denunciare però un cane che abbaia troppo e disturba la quiete pubblica non serve una perizia tecnica ma sono sufficienti le deposizioni dei testimoni purché queste siano attendibili e, quindi, non vi siano motivi di astio o di risentimento nei confronti del proprietario dell’animale.
È bene sapere che un vicino particolarmente astioso può anche chiedere il risarcimento con un’azione di carattere civile per eventuali danni anche non patrimoniali (danno biologico, morale ecc.). Nei casi più estremi esiste il rischio di risvolti penali, quando il grande abbaiare crea disturbo a un numero indefinito di persone, ad esempio a un intero quartiere.
Tutti i cani abbaiano e in genere questo comportamento può essere più o meno frequente in base al carattere o allo stato emotivo o di salute del cane.
Non esiste, quindi, il cane che abbaia di più ma ci possono essere razze più predisposte ad abbaiare rispetto ad altre.
Tra queste vi sono, ad esempio, i cani da guardia come il pastore tedesco, il Mastino napoletano, il Dogo argentino, il Dobermann, il Rottweiler e il Pastore del Caucaso e i cani da caccia come il Setter inglese, il Pointer inglese, l’Epagneul breton e il Weimaraner.
In merito all’abbaiare del cane abbiamo chiesto un parere a Luisa Carnini, educatrice cinofila FICSS e istruttore di ricerca ACSI, del Centro Cinofilo Seguimi di Villa Guardia in provincia di Como.
Abbaiare è un diritto del cane ma capirne il motivo è un dovere del proprietario.
Molto spesso, in questi ultimi anni, i proprietari di cani, soprattutto di quelli che vocalizzano in modo marcato, si stanno battendo perché venga riconosciuto il diritto dell’abbaio ai cani e, di conseguenza, nessuno si possa lamentare o sporgere denuncia per disturbo alla quiete pubblica.
Un riconoscimento, certo, doveroso nei confronti dei nostri amici a quattro zampe ma che rischia di lasciare irrisolti tanti problemi che le vocalizzazioni portano con sé.
L’abbaio fa parte del normale etogramma di un cane, ovvero dell’insieme dei comportamenti naturali che manifesta una determinata specie. Il cane quando abbaia comunica: sta a noi capire cosa ci sta dicendo. Non si può, pertanto, insegnargli a non abbaiare ma si deve cercare di capire cosa lo spinge a farlo.
Il consiglio è di rivolgersi a un educatore cinofilo esperto e preparato che non cerchi inibire l’abbaio del vostro cane ma che ne comprenda le cause scatenanti e sappia darvi indicazioni su cosa fare per risolverle.
di Annabella Denti, proprietaria e appassionata di cani, con la collaborazione di Luisa Carnini, educatrice cinofila FICSS e istruttore di ricerca ACSI, del Centro Cinofilo Seguimi di Villa Guardia in provincia di Como.
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