L’eolico alternativo per la casa

Integrare pannelli solari in un ambiente domestico non è poi così difficile. Esistono coperture fotovoltaiche per ogni esigenza e con la tecnologia a film sottile sono state realizzate superficie fotovoltaiche calpestabili con un elevata efficienza energetica. Il discorso cambia drasticamente quando si parla di energia eolica, il mercato offre poche alternative e chi vuole produrre energia dal vento per soddisfare il fabbisogno elettrico domestico, deve affidarsi al mini eolico con turbine verticali o orizzontali.

Per fortuna sempre più aziende si stanno muovendo per fornire nuove soluzioni. Lo abbiamo visto con Eco Whisper, la turbina eolica silenziosa per la casa e oggi lo vediamo con una nuova turbina che potrebbe riscuotere grosso successo in ambito dell’edilizia sostenibile, si chiama windpods.

L’invenzione di cui parliamo è australiana, dove l’energia eolica è ben radicata nella cultura collettiva, in fondo l’Australia è la patria di Hepburn, la prima comunità eolica del mondo. La turbina è stata realizzata nel 2007 e per la sua produzione su larga scala ha ottenuto gli aiuti del Governo australiano. Oggi il generatore eolico modulare è pronto a entrare nelle case degli amanti di eolo. La turbina può essere acquistata e trova applicazione in diversi ambiti della bio edilizia.

La turbina è stata progettata da Graeme Attey, di Fremantle. La turbina eolica modulare è abbastanza piccola da alloggiare sul tetto di un’abitazione oppure rivestire parte di un grattacielo così da garantire un’ottima produzione elettrica. Il generatore eolico modulare ha una lunghezza di circa un metro ed è alto solo mezzo metro. Riesce a produrre energia grazie alle lame interne che ruotano spinte dal vento.

Il sistema può essere combinato a una serie di moduli solari così da soddisfare interamente il fabbisogno elettrico di un’abitazione, il mix solare-eolico, non solo renderebbe autosufficiente una casa ma produrrebbe un surplus elettrico pronto per essere immesso nella rete elettrica cittadina e garantire un guadagno al proprietario dell’impianto.

Pubblicato da Anna De Simone il 23 Gennaio 2013