Hepburn, la prima comunità eolica autogestita

Le energie rinnovabili sono le basi dello sviluppo sostenibile: rispettano l’ambiente, non inquinano, permettono una produzione energetica a lungo termine, salvaguardano il futuro delle nuove generazioni, non alterano gli ecosistemi. Sarà dunque possibile un mondo interamente alimentato da energia pulita? Forse il mondo intero non è ancora pronto, ma piccole comunità si stanno muovendo per rendere questo possibile. Un modello di comunità vincente e sostenibile è la cooperativa di Hepburn, la prima comunità eolica autogestica d’australia. I 1959 membri che compongono la wind farm sono stati premiati quest’anno a Bonn con il world wind energy award 2012.

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Nel 2005 i membri di questa comunità che si trova nelle campagne di Leonards Hills, vicino Daylesfrod, a nord-ovest di Melbourne, si sono organizzati per vivere e lavorare in modo sostenibile grazie a due enormi pale giganti che generano 10 milioni di kilowattora di elettricità. L’energia prodotta alimenta 2300 casa e quella in eccesso viene venduta.

Nel palmares la comunità di Hepburn vanta  anche il Climate Alliance Innovator Award 2010, il Victorian Premier’s Sustainability Award 2011, il Banksia Environment Award 2011 e l’Ethical Investor Australian Sustainability Award 2011. Per costruire la comunità eolica ci sono state molte difficoltà. Gli altri abitanti dell’area erano contrari al progetto a causa dell’impatto sul paesaggio e dell’inquinamento acustico che ne sarebbe derivato.
 Per costruire la comunità eolica i membri hanno contribuito con un totale di 9,7 milioni di dollari, mentre circa 2 milioni sono arrivati dal governo e altri 3, in forma di prestito, dalla bendigo bank.

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Oggi la comunità eolica è l’emblema in grado di spiegare agli altri l’utilità di questa tecnologia. La cooperativa Hepburn Wind gestisce il parco eolico, divide i ricavi tra i soci e finanzia progetti comunitari con un fondo di sostenibilità. A differenza di un’azienda, si lavora per il beneficio dei soci, piuttosto che per massimizzare i profitti degli investitori. La struttura è democratica,  ogni testa è un voto, indipendentemente dalle quote partecipative. Partendo dall’esempio di Hepburn, oggi, in Australia, sono nate altre 40 comunità eoliche.

Pubblicato da Anna De Simone il 4 Novembre 2012