Gatto siamese: prezzo, carattere e aspetto

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Gatto Siamese, gatto non per tutti, è un tipetto molto “caratteriale”, non è l’ideale per chi è nervoso, impaziente o intolleranti. Il gatto Siamese è però di grande compagnia e giocherellone, ottimo anche per i bambini e per l’estetica: il suo mantello è uno spettacolo e, come si suol dire, “disponibile in varie colorazioni”.



E’ di origine asiatica probabilmente del Siam, l’attuale Thailandia e ha anche una versione a pelo semi – lungo detta balinese: il gatto Siamese ha un corpo inconfondibilmente elegante e longilineo e una testa molto triangolare, per non parlare degli occhioni blu. Magnetici e magnifici.

Gatto siamese: prezzo

Non perché viene dalla Thailandia, ma il gatto Siamese costa dai 400 euro in su, senza pedigree, se invece giustamente lo si pretende, ci si deve alzare di qualche centinaia di euro. Direi dai 700 in su. Ci sono poi tante colorazioni, dalle più rare alle più comuni, quindi conviene contattare direttamente gli allevamenti di gatto Siamese, stare prudenti soprattutto con gli annunci on line e pretendere la corretta certificazione. Non solo per la razza, ma anche per la salute del proprio o del futuro proprio gatto Siamese.

Gatto siamese: origine e storia

Oggi la razza è molto diffusa in tutto il mondo ma il gatto Siamese è arrivato in Europa sbarcando in Inghilterra alla fine del XIX secolo assieme a dei mercanti girovaghi innamorati delle sue fattezze eleganti. Nell’attuale Bangkok, non a caso ai tempi Siam, sono conservati antichi documenti del XIV secolo che raccontano del gatto Siamese, o almeno così pare, ma di quello di secoli e secoli fa.

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La prima volta che il gatto Siamese ha esordito in una esposizione è stata solo nel 1881 a Londra, ma lo standard è stato poi più volte rivisto, molte volte, fino all’ultima modifica datata anni Sessanta. Nel frattempo, però, il gatto Siamese ha spopolato, anche in America quando vi è arrivato, nel 1890.

I primi esemplari di gatto Siamese importati erano focati con il corpo avorio e le estremità colorate molto scure (Seal Point), ma di seguito vennero selezionati anche i 4 colori “classici” del gatto Siamese – Blu Point, Chocolate Point e Lilac Point – poi da incroci con gatti di altre razze sono nate le altre colorazioni. Colori a parte, il gatto Siamese d’oggi ha il muso meno rotondo e il mantello in generale più chiaro.

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Gatto siamese: aspetto

Il gatto Siamese è di taglia media, si distingue per i suoi tratti moderatamente orientali anche se oggi sono attenuati dal tempo. Il suo corpo è lungo e spigoloso, mostra zampe lunghe e sottili che terminano in piedi piccoli e ovali. Un altro “terminale” è la coda che deve essere molto lunga e sottile.

La forma triangolare della testa è un segno di riconoscimento del gatto Siamese che ben si associa al suo profilo a forma di cuneo e agli occhi di forma ovale o a mandorla. Gli occhi sono però particolari soprattutto per il colore blu, più profondo e puro, è addirittura leggendario.

Il pelo del gatto Siamese è setoso, sottile e molto aderente al corpo, in generale il corpo mostra un colore uniforme bianco-crema con zone di colorazione più scure chiamate points che ricoprono orecchie, maschera, coda, zampe e parte degli arti. Questi points (seal, blue, chocolate, lilac, tortie, tabby blue/crema, rosso, crema) possono variare la propria intensità di colore a seconda della temperatura in cui un esemplare cresce: un gatto Siamese cresciuto in un ambiente fresco avrà points più scuri e viceversa.

Veniamo ai points, sono loro che danno origine a tante tipologie di gatto Siamese sempre di estrema bellezza ed eleganza. Il gatto Siamese Seal point è il più diffuso e – abbiamo visto – anche il primo nella selezione, presenta points molto scuri che risaltano sulla tinta chiara di fondo che varia dall’avorio al crema/beige.

La tipologia Blue point del gatto Siamese ha points blu/grigio che ben si associano al bianco ghiaccio che copre il resto del mantello mentre il Chocolate Point ha mascherina, orecchie, zampe, coda prevedibilmente color cacao. Più precisamente color cioccolato al latte. I polpastrelli sono rosa antico mentre il mantello è avorio. La quarta colorazione classica del gatto Siamese è il Lilac Point con points color lilla/rosa e mantello è color ghiaccio, questa combinazione inizialmente era chiamata Frost Point.

Una razza molto simile, ma che ha dei colori così diversi da meritare un nome e una categoria a sé è quella del Gatto Snowshoe, lo conoscete? Ha i piedi color neve, scommetto…

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Gatto siamese: carattere

Non è un gatto per tutti, non tutti sono persone da gatto Siamese. Questa è la corretta versione dei fatti. Questo felino è un tipo estroverso e vivace, molto comunicativo, e lo si intende e lo si ode soprattutto dal tipo di miagolio, riconoscibile fra 1000 altri gatti. Il gatto Siamese non gradisce la solitudine, ma non vuole restare con suoi colleghi, e neanche con estranei che lo vogliono coccolare e toccare. Lui, il gatto Siamese, sceglie una persona che diventa il suo padrone d’elezione. Con lui, o lei, sviluppa un rapporto molto esclusivo, riesce quasi a dialogare a suon di mio e mao, modulando i suoni emessi come fosse quasi una voce.

Abbiamo parlato di vivacità e quella del gatto Siamese lo porta a fare acrobazie giocando, tanto che coi bambini si trova benissimo. Poi non è detto che, se il padrone si spiaggia su una poltrona a guardare le tv, lui non si metta affianco o sullo schienale alle sue spalle godendosi relax e vicinanza affettiva.

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Gatto siamese: cure e allevamento

E’ stato eletto a furor di popolo il più addestrabile di tutti, il gatto Siamese, e lo si può anche convincere a seguirci in una passeggiata al guinzaglio. Quanto all’alimentazione, deve essere proteica e di alta qualità, non troppo carica di carboidrati come capita spesso con il fai da te. E’ importante infatti che il gatto Siamese mangi in maniera equilibrata e variata: ama la carne, ma è ghiotto anche di pesce. Il suo bel pelo, morbido e setoso, difficile da credere, ma non necessita di particolari cure:cibo sano e una saltuaria “lucidata” delicata con un panno di daino per togliere i peli morti.

Gatto Siamese: i miei ricordi

Sono stata padrona eletta di un gatto Siamese per oltre 10 anni e ne sono onorata. Non ho mai smesso di accompagnarmi a gatti di ogni tipo, dopo Mizzie, così si chiamava la mia gatta di questa razza, ma lei ha studiato con me latino e fisica, ha ascoltato lacrimevoli trasmissioni radio fino a tarda notte con saggia presenza.

Mai uno sguardo di rimprovero mi ha sfiorato da questo gatto Siamese, sempre la sua presenza si faceva sentire senza invadenza. Ha guardato tutte le prime serie di Beverly Hills 90210 che ai tempi spopolava. Un po’ perplessa: amava di più i mondiali e USA’94 l’ha proprio coinvolta. Fino all’ultimo, sotto la tv, sopra il videoregistratore, non ha perso un gol.

Essere padrone di un gatto Siamese è un vero onore, si gode di una sorta di aurea protettiva emanata da degli occhioni blu delicatamente penetranti che non hanno uguali.

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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Agosto 2019