Carbone attivo: a cosa serve

carbone attivo a cosa serve

Carbone attivo: a cosa serve? Analizziamo gli usi dei carboni attivi e quando sono davvero utili nell’acquario marino o di acqua dolce. Dove metterlo, dosi e quando cambiarlo.

Carbone attivo, che cos’è

Il carbone attivo è un materiale altamente poroso, è composto principalmente da carbonio amorfo e può vantare un elevato rapporto superficie/volume: è proprio per questa sua caratteristica che il carbone attivo, in diversi gradi di purezza, può trovare molti impieghi.

Carbone attivo: a cosa serve

Il suo uso è relativo al tipo di impiego. In qualsiasi caso, il carbone attivo serve ad assorbire diverse sostanze. In particolare, i carboni attivi possono avere pori dal diametro diverso e in base alla loro grandezza si possono ottenere diversi impieghi.

Per comprendere bene il potere assorbente del carbone attivo, puoi pensare che un grammo di questo materiale presenta una superficie assorbente equivalente a quella di un campo di calcio, i pori possono arrivare ad avere un diametro inferiore ai 2 nanometri!

A cosa serve?

  • E’ usato nell’industria alimentare come decolorante (assorbe le pigmentazioni naturali di alcuni alimenti).
  • E’ usato per assorbire tossine in caso di avvelenamento.
  • E’ usato negli acquedotti per il trattamento delle acque.
  • Per il recupero dei solventi.
  • Come supporto per catalizzatori.
  • Per il trattamento dell’aria.
  • Per il mantenimento dell’acqua nell’acquario.

Come rimedio naturale è usato il carbone vegetale, altrettanto noto per le sue proprietà assorbenti.

Carbone attivo acquario: dove metterlo?

I carboni attivi vanno messi nel filtro in caso di acquario d’acqua dolce o acquario marino sprovvisto di sump. In caso di sump, puoi metterli direttamente nella vaschetta destinata alle eventuali resine.

Il carbone attivo si può mettere direttamente in vasca?
Prima di mettere i carboni attivi, questi vanno sciacquati abbondantemente in acqua corrente per evitare che possano intorpidire l’acqua. E’ sconsigliato metterlo direttamente in vasca perché avrebbe poco senso: i carboni attivi devo essere posti nel filtro o nella sump, cioè in luoghi dove avviene un ricambio costante dell’acqua.

Carbone attivo in acquario: si o no?

C’è un forte dibattito nella popolazione di aquariofili: carbone attivo sì o no nell’acquario? La risposta non può essere universale perché tutto dipende dalla gestione della vasca, quinti chi ti dirà “sì… metti il carbone attivo” oppure ti dirà “no, meglio non usare i carboni attivi…” ti starà dando, in entrambi i casi, informazioni sbagliate.

Quando usare i carboni attivi?
In modo universale posso dirti che l’uso dei carboni attivi in acquario è importante per l’eliminazione di antibiotici e fungicidi qualora hai eseguito un trattamento per eliminare le planarie o le aiptasie, se hai utilizzato una colla per coralli poco sicura (tipo milliput)… oppure i carboni attivi vanno tenuti in via precauzionale in quelle vasche con particolari pesci come l’Ostracion Cubicuso (pesce scatola giallo) e la Lactoria cornuta (pesce scatola a pois); i carboni attivi sono utili anche nella gestione dell’anemone in acquario.

Tornando al dilemma: carboni attivi si o no? Sei solo tu a poter rispondere perché solo tu sai come gestisci la vasca. Per esempio, se non hai uno schiumatoio fai bene a tenere sempre nella sump o nel filtro una calza con carboni attivi. Se invece uno schiumatoio ce l’hai… qualcuno potrebbe averti socnsigliato l’uso di questa sostanza.

carboni attivi assorbono qualsiasi sostanza, compresi i nutrienti utili ai coralli.

E’ per questo motivo che molti sconsigliano l’uso dei carboni attivi… ma in realtà, solo tu sai il carico organico che dai alla tua vasca! Se, per esempio, alimenti più volte alla settimana i coralli… oppure hai una vasca molto piccola e sovraffollata… i carboni attivi diventano ottimi alleati. Se invece hai una vasca molto equilibrata e fornisci pochi alimenti per coralli, allora è giusto non mettere i carboni attivi. I coralli assumono la gran parte della loro energia dalla luce, mediante la fotosintesi. Se hai ottime lampade, in teoria, i coralli possono autosostenersi proprio grazie alla fotosintesi. Una vasca ben equilibrata e con poco carico organico, può fare tranquillamente a meno dei carboni attivi.

Carbone attivo: quando cambiarlo

Anche la durata dei carboni attivi dipende dalla gestione dell’acquario. Se dai un carico eccessivo i carboni attivi tenderanno a saturarsi velocemente. In genere si consiglia un cambio mensile, ma si tratta di un consiglio molto orientativo e senza alcun fondamento! Tutto dipende dalla gestione della vasca.

Il carbone attivo si può riutilizzare / rigenerare?
No, a meno che tu non disponga di un forno in grado di raggiungere temperature comprese tra i 900 e i 2000 °C, no, non puoi rigenerarlo ne’ tantomeno riutilizzarlo.

Quanto detto vale sia per un acquario di acqua dolce che un acquario marino, infatti questo materiale è utile nella gestione di entrambe le piccole nicchie ecologiche artificiali.

Il dosaggio dipende dalla capacità assorbente del carbone attivo acquistato e dal volume della vasca. Ti consiglio di eccedere sempre rispetto a quanto prescritto dal produttore.

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Pubblicato da Anna De Simone il 7 Giugno 2018