Anemoni in acquario, tutti i consigli
Anemone in acquario: come curare gli anemoni in acquario marino, anemoni urticanti e anemoni sicure per i coralli. Come capire se un anemone sta morendo, alimentazione e come comportarsi.
Partiamo da questo presupposto, tutte gli anemoni sono urticanti per i coralli ma alcuni possono essere considerati “sicuri” perché hanno caratteristiche morfologiche facili da gestire e soprattutto sono sessili, cioè una volta aderito a un substrato tendono a non spostarsi in acquario.
Anemone di mare
Anemone è il nome comune per indicare le attinie, questa classe di antozoi comprende un gran numero di specie, ognuna con le sue caratteristiche. In linea generale tutti gli anemoni di mare sono urticanti e vanno tenuti con cautela in acquario.
Anemoni in acquario e coralli
Gli anemoni di mare sono urticanti, ciò significa che non possono convivere con i coralli? No, come premesso, molte specie tendono a comportarsi come un animale sessile (cioè si stazionano in un posto dell’acquario senza creare fattori di pericolo) quindi al pari delle euphyllie (anche queste urticanti), possono essere mantenute in acquario tenendolo a una certa distanza di sicurezza dai coralli. A quanto ammonta questa distanza? Dipende dal tipo di anemone, dalla specie e dalle dimensioni. Alcune specie possono estroflettersi molto e raggiungere notevoli distanze, mentre altre presentano un corpo a polipi piccoli.
Anemone morta: come capire se un anemone sta morendo?
Nota bene: so che probabilmente hai digitato “anemone morta”, tuttavia con il femminile si tende a identificare la pianta anemone, mentre con il maschile si tende a identificare l’anemone di mare. Anche se potrebbe suonarti strano, sarebbe più corretto dire “anemone morto”.
Cosa succede se l’anemone muore? In linea generale, quando si nota che l’anemone è sofferente bisognerebbe metterla in quarantena in un’altra vasca oppure, almeno, in una piccola sala parto galleggiante. L’anemone quando muore in determinate circostanze può rilasciare ammoniaca, letale per tutti gli altri organismi in vasca. Inoltre vi sono altri rischi, per quelle specie non sessili, anche la pompa di movimento può essere molto pericolosa. Se l’anemone inizia a vagare nell’acquario e uno dei suoi polipi raggiunge la pompa di movimento, il rilascio di ammonio è certo.
Un anemone morto si riconosce perché tende ad appiattarsi, non aderire più ad alcun substrato e rimpicciolirsi. Attenzione, se il tuo anemone si rimpicciolisce non necessariamente sta morendo, in questo caso faresti bene a monitorare l’animale e cercare di capire se si tratta solo di una fase (che dura 3 – 4 giorni) oppure una progressiva invaginazione.
Un altro indicatore è la colorazione, anche al momento dell’acquisto, assicurati che la colorazione sia uniforme e vivida. Un anemone scolorito è molto sofferente e potrebbe non sopravvivere.
La bocca centrale, in un anemone che sta morendo, tende ad allargarsi, il piede tende a scomparire e non aderire ad alcun substrato.
Anemone di vetro in acquario
L’anemone di vetro è una presenza scomoda nell’acquario marino, con questo nome si identificano diverse specie di aiptasia. Ti ho parlato molto delle infestazioni di aiptasie in acquario marino e, per risolvere questo probleme, ti invito a leggere la guida come eliminare le aiptasie.
Anemone e simbiosi con il pesce pagliaccio
Spesso, ciò che ci spinge a introdurre un anemone in acquario è la possibilità di poter godere di un vero spettacolo della natura: la simbiosi tra anemone e pesce pagliaccio. Questo fenomeno è stupefacente: non tutti sanno, però, che la specie A. ocellaris (pesci pagliaccio) possono fare la simbiosi non solo con gli anemoni di mare ma con molti altri coralli molli o coralli duri lps, è il caso delle euphyllie, più facili da gestire di un anemone e con meno rischi per la vasca.
Se invece non vuoi rinunciare al binomio anemone pesce pagliaccio, sappi che diverse specie di anemoni del Pacifico sono la scelta migliore per il tuo acquario marino, perché saranno in grado di mantenere i pesci pagliaccio sani, felici e al sicuro. L’anemone, per innescare la simbiosi, deve essere di dimensioni sufficienti rispetto al pesce pagliaccio acquistato.
Anemoni in acquario: comportamento
Gli anemoni presentano un piede con il quale aderiscono a un substrato. Il comportamento in acquario si differenzia da specie a specie, come premesso alcune hanno la tendenza a comportarsi come animali sessili, cioè, una volta che trovano un luogo accogliente nel tuo acquario, avranno un comportamento stazionario e non vagheranno per la vasca. Ciò però non sempre si verifica, inoltre, se cambi condizioni luminose, fai variazioni con le rocce vive, sposti la pompa di movimento… probabilmente l’anemone potrebbe ricercare un nuovo posto dove fissarsi.
Tutti gli anemoni hanno una buona tolleranza ai nitrati in vasca, anzi, i nitrati che in genere sono fatali per i coralli duri sps (tipo acropore) possono essere utili agli anemoni. La temperatura ideale dovrebbe essere compresa tra 24 e 27 °C con una salinità tra 1.023 e 1.027.
Anemone alimentazione
Per quanto riguarda l’alimentazione, gli anemoni di mare sono animali filtratoti ma possono apprezzare anche piccoli invertebrati. Se il tuo anemone è abbastanza grande puoi anche somministrare dei pezzetti piccoli di gamberetti o seppie, da dare non più di una volta a settimana. Poi puoi aggiungere all’acqua il classico placton per animali filtratori.
In ogni caso, non è solo l’alimentazione che conta, un buon movimento dell’acqua è la chiave per il successo per mantenere in salute gli anemoni nell’acquario di barriera.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Giugno 2018