Gps e Ciclocomputer bici: quale scegliere e funzioni

Modello di ciclocomputer per biciIl ciclocomputer ovvero storia ed evoluzione di quello che un tempo chiamavamo semplicemente contachilometri. L’appassionato ed il ciclista amatoriale sanno infatti che negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante in avanti e l’oggetto “computer per bici” così come altri misuratori nel campo del wellness sono stati colpiti da questa ondata di innovazione tale che era impensabile anche solo dieci anni orsono, a maggior ragione se si pensa che il classico contachilometri ha anche esso più di cento anni di storia alle spalle.

In questo articolo cercherò di elencare quali sono le funzioni base di un ciclocomputer moderno, i suoi pro (e anche i contro) e quali sono le evoluzioni più importanti presenti sul mercato affinché chi intende dotarsi o aggiornare il proprio strumento ne trovi uno più adatto possibile alla propria personale funzione d’uso.

Ciclocomputer: come nasce quali sono le sue funzioni base

Il contachilometri nasce come semplice oggetto meccanico che misura il numero di rotazioni della ruota (tramite un magnete apposto sulla forcella anteriore) e invia il dato al misuratore analogico che calcola la distanza percorsa in base alla circonferenza della ruota anteriore. Chi dispone di un contachilometri sa che tra le varie opzioni di set up in fase di impostazione dell’oggetto deve inserire il valore corrispondente alla circonferenza della propria ruota (esempi: 26’, 28’ ecc..). Si evince che il classico contachilometri o “computerino” come lo chiamiamo in gergo si sia arricchito e abbia permesso di avere dati semplici ma molto utili come:

  • Velocità istantanea
  • Velocità media
  • Distanza percorsa
  • Tempo speso in bici
  • Lo storico del kilometraggio in un tempo dato
  • Orario come un qualsiasi orologio digitale
  • Talvolta il barometro altimetrico ed il grado di umidità

Questo e poco altro. Qualche modello prima dell’esplosione hi tech già permetteva di scaricare o rendere portabile il dato su altri device (computer) ma per il resto ci si era fermati. Il ciclista più appassionato ed attento alle sue prestazioni al termine di ogni anno faceva reset ed annotava con perizia i propri dati su un quadernetto personale che era il massimo del monitoraggio delle proprie prestazioni. Adesso non solo le funzioni si sono arricchite (e lo vedremo a breve) ma anche i dati delle funzioni già presenti nei modelli precedenti vengono raccolti in un’altra maniera (vedi GPS). A rifletterci bene sono grandi evoluzioni che però non ci devono ingannare: a mio modesto parere per lo squisito benessere psicofisico derivante dalla pratica dello sport i dati di cui sopra sono più che sufficienti (se si fa eccezione alla misurazione della frequenza cardiaca) e forse superflui se non facciamo della prestazione assoluta il nostro mantra.

 

Innovazione e nuove funzioni: il ciclocomputer GPS

Probabilmente e senza rischio di essere smentito la più grande innovazione degli ultimi anni nell’ambito ciclocomputer ha un nome ben preciso: GPS. Oggi la totalità dei computer per bici di fascia medio alta utilizza questo sistema. Attraverso il Global Positioning System e la rete di satelliti in orbita è semplice fornire ad un terminale mobile o gps le informazioni sulle coordinate geografiche di quell’oggetto in tempo reale. Praticamente l’estensione del concetto di navigatore satellitare traslato sul proprio manubrio.

Ma riflettiamo bene su cosa è cambiato: niente più magnete sulla forcella e rilevazione e acquisizione del dato sotto altra forma per quel che concerne velocità istantanea, media, tempo… ecc. Niente di straordinariamente nuovo come funzioni prima non presenti se non due cose molto interessanti:

  • navigazione con gps: con un ciclocomputer dotato di navigatore integrato è possibile seguire delle tracce gps nello stesso modo in cui si seguono le direzioni stradali fornite dai navigatori per automobile. Se ci pensate bene per un cicloturista, quindi non una persona che conosce e frequenta spesso gli stessi percorsi, è stata una innovazione rivoluzionaria in ambito escursionistico (ovviamente qui parlo di bici ma lo stesso discorso vale per altri sport dove la parte di tracciamento e mapping l’hanno da padrone)
  • il live track: certo me ne perdonerà la privacy ma la sicurezza attraverso il live track permette di vedere, se abilitata, a se stessi ma soprattutto agli altri (e magari ad una community come può essere quella di strava) dove sto andando in tempo reale. Per un atleta significa avere sempre alle calcagna il proprio allenatore; per uno sportivo può diventare uno strumento di condivisione delle proprie passioni nonché una salvaguardia sul fronte della sicurezza come detto in precedenza.

 

I ciclocomputer più moderni: le funzioni top per uno sportivo

Sebbene l’innovazione GPS può essere considerata probabilmente la più rilevante a livello complessivo per l’oggetto ciclocomputer, questa impatta relativamente a livello funzionale per quanto concerne invece la prestazione sportiva e dei dati che ad essa sono collegati. Anche in questo ambito più squisitamente agonistico i ciclocomputer sono stati travolti da una ondata di innovazioni come le seguenti

 

  • rilevazione della frequenza cardiaca: molti ciclocomputer possono essere collegati in maniera wireless a una fascia da mettere al petto, dotata di sensore per la rilevazione del battito cardiaco. In questo modo si potrà tenere sotto controllo la propria frequenza cardiaca durante la pedalata. Qual è il consiglio o l’errore da non commettere? Le fasce sono dotate di standard differenti quindi è molto probabile che se avete una fascia ed un cardio non è detto che la fascia si compatibile con il ciclocomputer e viceversa. L’esempio più noto è quello del leader di mercato (Garmin) che ha sviluppato ANT il proprio protocollo di comunicazione senza fili. Quindi accertarsi sempre di avere della strumentazione compatibile con il proprio computerino.
  • rilevazione della potenza. Avete mai visto delle estensioni/sensori presenti nella parte inferiore dei telai dei ciclisti professionisti o di alto livello? Ecco quei rilevatori o appendici presenti nella zona di trasmissione centrale del movimento cercano di captare le torsioni meccaniche che si determinano in qualche punto a causa della pedalata. Ne segue una stima della potenza espressa in watt espressa dal ciclista durante il gesto. Se siete dei frequentatori di palestra questi meccanismi sono presenti anche nelle cyclette elettriche e più di recente anche nelle bike per lo spinning proprio per monitorare meglio in tempo reale e nell’arco di tutta la sessione di lavoro proprio la potenza ma anche la frequenza di pedalata ed il battito cardiaco sotto sforzo.
  • rilevazione della frequenza di pedalata: I moderni ciclocomputer sono dotati di un sensore per rilevare la cadenza di pedalata, che uniti al calcolo della potenza ed alla frequenza cardiaca sono i tre rilevatori principali per cercare di pianificare i propri lavori in bici. Attualmente la tendenza vede una riduzione del numero dei rapporti ed un aumento della frequenza di pedalata a differenza di quanto accadeva fino a circa venti anni addietro.

Dal punto di vista puramente estetico e della user experience molti ciclocomputer attuali usano degli schermi e dimensioni simili a quelli degli smartphone da cui origina gran parte della loro evoluzione. A differenza di questi ultimi però vi è ancora una piccola resistenza al touch puro e sono spesso presenti dei pulsanti indubbiamente più comodi per l’utilizzo durante la pratica sportiva. Io stesso quando cerco di bloccare le app presenti sul mio cellulare con le mani fradice di sudore sono in discreto imbarazzo e da li comprendo meglio il perché si preferisca qualche pulsante a rilievo in più.

I ciclocomputer avanzati sono anche “social”

Da oramai qualche anno è sempre più di moda condividere i propri allenamenti, le proprie prestazioni nonché i percorsi svolti durante le proprie uscite. Un modus tipico dei runner ma che ha invaso anche il popolo degli stradisti della bicicletta soprattutto grazie all’introduzione dei dati della prima ora da parte dei ciclisti professionisti che hanno fatto da scuola.

Per il ciclista amatoriale tutto ciò è necessario? Ero scettico ma ammetto che ai fini del divertimento è molto stimolante condividere con la propria community una passione, forse di più che semplicemente concentrarsi su dati laterali o poco importanti relativi alla sola prestazione. Ovviamente l’aspetto social si può curare in due modalità:

  • attraverso gli smartphone più recenti che fungono anche da ciclocomputer, e sui quali vengono istallate le app di rito come Runtastic o Strava per citare le più note. Si usa quindi sia il ciclocomputer ma anche lo smartphone che ogni ciclista porta sempre nella tasca della propria divisa posteriore.
  • attraverso il ciclocomputer stesso: molti computerini di fascia alta hanno queste funzioni compatibili e permettono di gestire su unica strumentazione tutto ciò che farebbe il cellulare stesso, quindi anche Strava, Runtastic e rispettivi figli.

 

Ciclocomputer: a quali elementi prestare attenzione per un buon acquisto

Nella stragrande maggioranza dei casi gli elementi più importanti per una buona scelta di un ciclocomputer sono di tipo personale e dipendono dall’utilizzo dello strumento stesso: ci sono quelli più interessati al peso, quelli interessati alle tracce gps e quelli patiti dell’esteticità dell’oggetto. A mio parere sono due però le caratteristiche discriminanti da cui un ottimo computerino non può prescindere:

BATTERIA: più lo strumento è complesso e multifunzione più sarà un cannibalizzatore di batterie, in special modo schermi molto interattivi, colorati e dall’ottima definizione.

SEMPLICITA’ DI UTILIZZO: personalmente devo avere una schermata dopo posso vedere in maniera chiara non più di 3 o 4 dati allo stesso tempo. Sono poco interessato agli elementi cartografici (interesse che può avere un cicloturista) e preferisco vedere on shot: velocità di crociera, frequenza di pedalata e frequenza cardiaca al massimo. Altri dati devono essere fruibili in non più di altre 3 schermate.

 

Ciclocomputer: un mercato in espansione

Oggi quindi come abbiamo appena visto i nuovi prodotti ciclocomputer sono in grado di misurare e tracciare oltre che analizzare qualsiasi tipo di dato immaginabile e non è certamente una sorpresa sapere che sono considerati essenziali per il ciclista quasi alla stregua dell’abbigliamento.

Sui maggiori store on line è possibile trovare centinaia di prodotti ed accessori per ciclocomputer a partire da poche decine di euro per i modelli base ma già dotati di ottime funzioni e di meccanismi wireless nonché testati da anni. Una scelta ampia e con tantissime marche note agli appassionati come:

Ciclocomputer Sigma: la casa tedesca produce e vende da anni prodotti specifici come computer per bici, gps, luci per bici anteriori e posteriori nonché per il running. I suoi prodotti di base sono tra i più noti e se in particolare avete bisogno di un prodotto dall’ottimo rapporto qualità prezzo ma senza troppe pretese a livello di funzionalità avanzate, tali prodotti potrebbero fare al caso vostro.

Sigma Sigma Bc 10.0 Wr Ciclismo Computer Nero/Bianco Taglia unica

Ciclocomputer Polar: la casa finlandese è nota da anni sul mercato dei “cadio” ed i suoi prodotti bene evidenziano questa sua peculiarità. Se avete bisogno di un ciclocomputer con integrata questa funzione pensate di prendere in considerazione questi modelli con integrata proprio la fascia cardio. Fascia che può risultare molto utile anche fuori dal contesto bike outdoor. I modelli di fascia cardio più avanzata ben comunicano anche con le app del bike indoor come quella del Group Cycling (ICYFF – Indoor Cycling and Fitness Federation) e questo permette di non doversi dotare di troppi device a seconda dell’allenamento.

Polar M460

Ciclocomputer Garmin: è il leader di mercato lato GPS ed i suoi prodotti di punta (Garmin Edge 1000) sono dotati di mappe ad altissima definizione e sono compatibili con diversi sensori che consentono di rilevare innumerevoli dati sulla pedalata e la potenza sviluppata. Migliorano continuamente nelle dimensioni e nella durata delle batterie. Prezzi consoni ma non alla portata di tutte le tasche o quanto meno non adatti all’uso non abituale e non professionale. I più moderni ed avanzati integrano sistemi di bike radar  che segnalano l’avvicinamento di veicoli sul proprio monitor. Se volete saperne di più su cosa sono c’è questa utile guida di Garmin

In commercio poi vi sono altre ottime marche come Bryton, CatEye, Lezyne, Whoo e Xplova ognuna con delle proprie peculiarità in termini di prezzo, batteria, sistema operativo, funzioni extra come la telecamera e l’aerodinamica dell’interfaccia.

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Gli esperti parlano di un mercato in piena evoluzione grazie alle nuove tecnologie di acquisizione e presentazione del dato. E pensare che fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai pensato di portare con se sul polso o sul manubrio una vera e propria centralina magica.

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A cura di Tullio Grilli