Migliori bici pieghevoli (ed e-bike): guida e prezzi delle richiudibili folding bike

bici pieghevoli in città all'interno di una gara tra impiegati

Facilità di trasporto, peso e dimensioni sono assieme alla polivalenza le principali caratteristiche tecniche a cui un acquirente deve prestare attenzione quando si accinge a scegliere una bici pieghevole.  Ma il prezzo? E’ una conseguenza di queste variabili modulato in base alla funzione e frequenza d’uso nonché in base personalizzazioni che ognuno desidera adottare sulla propria bici portatile e richiudibile non di meno anche dal fatto che si scelga una soluzione tradizionale oppure una e-bike pieghevole elettrica.



Perché comprare una bici pieghevole

Le biciclette pieghevoli sono studiate per venire in contro ai bisogni di una determinata clientela che:

  • spesso utilizza anche altri mezzi di trasporto che però non sono del tutto confacenti o comodi: si pensi ad un viaggiatore pendolare che giornalmente prende treni, metro, autobus che lo lasciano tuttavia lontano dalla meta ultima (ufficio, università o casa)
  • ha poco spazio per ricoverare e/o parcheggiare nella sua zona, piuttosto che ufficio o appartamento un mezzo tradizionale come un bicicletta o un’automobile; chi vive in luoghi densamente abitati o semplicemente in appartamento in città sicuramente si sarà immedesimato in questa descrizione
  • ha un’anima “green” ed ecosostenibile per cui giustamente concepisce la mobilità come un insieme di soluzioni complementari e/o alternative a quelle a motore o ai mezzi pubblici
  • cerca una soluzione per i brevi spostamenti anche in vacanza ma altresì un mezzo che sia semplice da trasportare e portare con se a bordo della propria automobile occupando il minimo spazio d’ingombro
  • ricerca anche un determinato confort e polivalenza durante tutte le stagioni climatiche; ne consegue la ricerca di un mezzo leggero ma resistente e spesso dotato di accessori o migliorie come un cambio a più velocità, un parafango per i giorni di maltempo e delle luci integrate per i periodi della stagione invernale che sono tipicamente meno illuminati

Le caratteristiche di prodotto di una “pieghevole”

Per i motivi precedentemente esposti diventa semplice fare la lista della spesa delle specifiche tecniche che bisogna leggere prima di effettuare l’acquisto:

  • Diametro delle ruote
  • Peso complessivo
  • Dimensioni del telaio e/o spazio occupato da aperta/chiusa
  • Materiali costruttivi
  • Sistema e velocità di chiusura
  • Accessori
  • Prezzo

Diametro delle ruote

In commercio le tipologie di diametro più diffuse sono da 16”, 20” fino anche a 26” che corrispondono a rispettivamente a circa 41, 51 e 66 centimetri.

Quale è quella che fa al caso mio? Dipende dal tragitto: un diametro più piccolo sicuramente offre dimensioni più ridotte ma nel momento dell’uso bisogna effettuare molte pedalate per sviluppare metri percorsi; quindi se dovete macinare un tragitto anche fino a qualche km un diametro maggiore a parità di pedalate vi da un tempo di percorrenza minore; se dovete fare dei brevissimi spostamenti di poche centinaia di metri e molto in agilità (come scale, ascensore o semplicemente destreggiarvi nel traffico ) un diametro ridotto vi darà quella flessibilità senza tuttavia perdere troppo tempo.

Peso Complessivo

Un parametro di scelta per una bici pieghevole è certamente il peso che è funzione della dimensione stessa del mezzo nonché del materiale costruttivo e se la bici è dotata di motore elettrico oppure no; non c’è un peso “ideale” ma il peso migliore in base alla funzione d’uso. I valori medi per una bicicletta classica da 20 sono tra gli 8/10 ed i 15 kg; se l’uso che fate della vostra pieghevole è simile a quello di una city bike tradizionale potete trovare soluzioni anche fino a 16/17 Kg ma se usate la bicicletta in modalità intensiva piegandola e trasportandola più volte a mano o su altri mezzi la leggerezza sarà per voi un punto di forza per cui meno peso vi portate e meglio sarà per la vostra routine.

Dimensioni del telaio

Il diametro delle ruote impatta in maniera decisiva sulla struttura delle bici pieghevoli stesse: giusto per farvi un esempio pensate che ad esempio il diametro delle bici da bike sharing parte proprio da 26”; a mio parere è una misura eccessiva se pensate ad un telaio pieghevole da uso urbano dove l’estrema flessibilità e l’uso del mezzo in abbinata ai mezzi pubblici la fanno da padrone rispetto ad una bici pieghevole per l’uso da tempo libero ed in generale fuori dai circuiti prettamente urbani.

Il consiglio quindi sulle dimensioni è quello di leggere bene le misure in merito a lunghezza, altezza e larghezza della bici pieghevole con particolare riferimento a quando essa è in “modalità chiusa”; per una ottima maneggevolezza e trasporto sui mezzi pubblici (treno o bus) ad esempio una bici da 20” chiusa solitamente misura

  • una lunghezza nell’intorno di 78/80 cm
  • un’altezza di 65/66 cm
  • una larghezza variabile tra i 38/48 cm

Più una bici risulta essere compatta più sarà facile da trasportare a parità di peso soprattutto con riferimento alle misure di lunghezza ma ancor più di larghezza.

Materiali costruttivi

Tradizionalmente i materiali costruttivi che compongono la maggior parte delle bici pieghevoli attualmente in commercio sono in lega di alluminio o acciaio; troviamo anche pieghevoli in fibra di carbonio ma per il tipo di prodotto i prezzi sono più alti e va valutato se la extra spesa risulta essere un reale beneficio.

Sistema e velocità di chiusura

La bici richiudibile ha una struttura divisa in due parti e unita da un elemento che le unisce quindi bisogna fare attenzione ai materiali affinché siano robusti e durino nel tempo al “gioco” delle numerose chiusure ed aperture del mezzo. Ci sono poi sistemi di chiusura a più fasi (ad esempio 3 come la Brompton) oppure chiusure particolari come quella ad ombrello (utilizzata da un altro noto marchio come Strida).

Cambio velocità e accessori

Le bici pieghevoli sono sempre più polivalenti nell’uso, ad evidenza di ciò vi sono le dotazioni di cambio marcia con diverse velocità specifiche per diversi percorsi (vi sono modelli relativamente economici anche con 6/7 marce) ma anche luci integrate e parafanghi per un uso con diverse situazioni metereologiche e di illuminazione. Il tutto come di consueto va calibrato sulle rispettive esigenze di chi la utilizza. Alcuni marchi offrono poi la possibilità di personalizzazioni infinite del telaio e di altre componenti.

Il prezzo di una bici pieghevole o “folding bike”

Il prezzo quando parliamo di acquisti ha sempre una componente rilevante ma occorre distinguere cosa intendiamo per concetto di “prezzo” ed adeguarlo all’acquisto di un bene e servizio come può essere la nostra nuova bici pieghevole.  Come di consueto accade dobbiamo effettuare un compromesso o scegliere una unità di misura diversa come è ad esempio il rapporto qualità prezzo.

Ad esempio nessuna bici pieghevole super economica vi potrà garantire leggerezza e iper compattezza a livello di trasporto ma può essere che per l’uso che voi ne facciate sia comunque la scelta migliore; altresì vero che se siete degli utilizzatori abituali dobbiate per forza avere in mente di acquistare prodotti di qualità con sistemi di piegatura efficaci e duraturi nel tempo e materiali resistenti ma è ovvio che pochi hanno dei budget ragguardevoli per concedersi una top di gamma sopra i mille euro. Nel prossimo capitolo infatti vi presenterò utili consigli ed alcuni dei marchi e soluzioni presenti sul mercato delle biciclette pieghevoli in modo che possiate voi valutare “il prezzo corretto” che siete disposti ad investire per la vostra bike.

Come scegliere la “tua”miglior bici pieghevole

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Dove e quanto la utilizzesti? Per il concetto di bici pieghevole che mi appartiene che è quello di un uso strumentale nel massimo confort in ambito urbano assieme ad altri mezzi pubblici io valuterei prodotti con una compattezza ed un peso ridotti ai minimi termini in modo da poterla trasportare e riporre come una “valigia” di medie dimensioni.

Marchi e modelli di biciclette pieghevoli / fold bike

  • BROMPTON
    Questo marchio inglese è l’antesignano delle pieghevoli in quanto produce biciclette di questa tipologia da quasi 40 anni. Il telaio in acciaio in taglia unica, il sistema di chiusura in 3 fasi (a due snodi lato posteriore che la rende compatta e corta da chiusa) e le infinite personalizzazioni possibili sono i plus.
    Nel mondo anglosassone Brompton è sinonimo di “foldable” tale è la sua rilevanza a livello di brand; la grande qualità ha un costo che non è proibitivo in senso assoluto ma che facendo le dovute proporzioni è un valore assimilabile all’acquisto di una bici da corsa di media qualità. Come chi comincia ad utilizzare prodotti di elettronica apple spesso non torna più indietro, altresì vale per Brompton anche perchè garantiscono una durata pressochè infinita.

 

  • DAHON
    Ottimo e celebre marchio anche esso del mondo delle foldable bikes da oltre trent’anni; ha i suoi punti di forza nelle estrema leggerezza e compattezza. Propone una buona gamma di modelli sia in acciaio che in alluminio per l’uso urbano ma anche “touring” da cui l’estrema versatilità di proposte ed accessori disponibili.

 

  • TERN
    Questo marchio è figlio di Dahon (nel senso letterale del termine e chi è interessato può cercare la storia familiare da cui originano entrambe). Non sempre le divisioni generano problemi e Tern ne è l’esempio; propone una gamma molto completa con diverse opzioni di prezzo e qualità costruttiva dei materiali ma con standard comunque molto elevati. I punti di forza sono certamente gli snodi rinforzati (che la rendono ottima anche per le sollecitazioni extra urbane) ed il sistema di chiusura rapido e con un unico movimento di ripiegamento; inoltre particolare interessante è il fatto che abbia in gamma anche soluzioni da 24″ oltre alle tradizionali ruote da 16 e la classica 20.

 

  • STRIDA
    Questo marchio è celebre soprattutto per il design molto innovativo e unico con una forma a triangolo che ricorda quasi più le biciclette di fine ottocento che quelle moderne soprattutto per la vicinanza dal corpo al manubrio. Devo ammettere che è molto attraente e mi impressionano altri elementi quali la cinghia in kevlar al posto della catena, nonchè l’utilizzo dei freni a disco; per chi concepisce più il concetto di “chiusura” che di bike qui siamo al top in quanto vista la forma questa bici pieghevole si chiude come fosse un ombrello e rimane perciò super compatta. E’un bel oggetto di design e a chi interessa spiccare nel tessuto urbano questa fa proprio al caso suo; così come il rapporto qualità prezzo. Non ho mai provato una bicicletta con queste “geometrie” e devo ammettere che mi lascia pensare la maneggevolezza in curva e sulle sconnessioni, temo infatti che un manubrio con tubo troppo distante dalla ruota abbia bisogno di una certa scaltrezza alla guida che non tutti possiedono.

Conclusioni ed ultime indicazioni

Qualora vogliate indicarci nuovi spunti di riflessione sul tema “pieghevoli” e mobilità sostenibile scriveteci pure e provvederemo eventualmente ad integrare e sviluppare nuovi temi di interesse. Infine qui di seguito vi fornisco alcuni link per effettuare al meglio una ricerca mirata su Amazon, il sito di ecommerce dove potrete acquistare anche numerose biciclette pieghevoli di cui vi ho trattato in questo articolo a ottimi prezzi e con la consueta garanzia “soddisfatto o rimborsato”.

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A cura di Tullio Grilli