Carote: proprietà e benefici

carote

Carote, sempre lodate per mille ragioni, tanto che ormai è difficile credere che questo ortaggio sia veramente efficace e, se sì, per cosa lo è realmente. Posso confermare, assieme a mille studi realizzati sulle Carote, che è provato siano ricche di benefici per la salute tanto che, dopo aver letto la verità sulle Carote, saremo i primi a fare di tutto per mangiarle spesso, meglio se fresche, meglio se del nostro orto, ma comunque spesso.



Carote: proprietà

Le proprietà più note delle Carote sono la loro capacità di curare la gastrite e la dissenteria, e di prevenire i disturbi degli occhi. Ovviamente anche quella di favorire l’abbronzatura è una delle più conosciute e apprezzate, meno sbandierata invece è la proprietà di migliorare la fertilità maschile.

Sono però stati realizzati seri studi a tal proposito e possiamo crederci: le carote migliorano la fertilità maschile e la qualità dello sperma: in generale frutta e verdura di colore arancione e giallo, come anche il melone e le patate dolci, sembrerebbero in grado di incrementare la qualità dello sperma.

Le Carote sono preziose non solo se mangiate, le loro proprietà appena citate sono state scoperte mentre già venivano utilizzate in altro modo. Al tempo, i Romani le coltivavano perché avevano proprietà diuretiche e afrodisiache, oppure anche per preparare “miscugli” per abortire, a loro volta gli Egizi ne apprezzavano le proprietà di cicatrizzanti. Balzando nel Medioevo, troviamo le Carote come cura naturale contro i calcoli renali.

Carote: benefici

Non sono finiti i pregi delle Carote, questo ortaggio è anche un elisir di lunga vita, ovviamente se associati a uno stile di vita sano, sport e movimento, alimentazione equilibrata. Non fanno magie, ma aiutano a vivere a lungo e in salute perché i livelli di alfa carotene presenti nel sangue sono inversamente associati al rischio di morte.

Come tutti gli alimenti ricchi di antiossidanti, e il carotene lo è, anche la carota aiuta a prevenire la morte prematura, non è però un cibo da over 60 perchè nell’infanzia serve per contrastare l’obesità infantile, unita a broccoli e spinaci.

carote

Carote: valori nutrizionali

Come il nome suggersice le carote hanno un elevato contenuto di betacarotene, uno dei carotenoidi, quello che viene convertito dall’organismo in vitamina A, importante se non essenziale per la sintesi delle glicoproteine e per altre funzioni biologiche. Il betacarotene è noto a molti anche come antiossidante e perché contrasta la formazione dei radicali liberi, fa bene alla vista e riduce la sensibilità della pelle ai raggi solari. Meno scottature!

Le carote non si fermano alle A, sono ricche anche di vitamina B, C, PP, D e E, e non mancano di sali minerali, tra cui spiccano per abbondanza potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio e zinco.

Carote: calorie

Chi vuole tutti i benefici delle Carote ma si chiede quante calorie nella dieta gli costano: 40 Kcal all’etto. Non sono benefici cari, anzi, e poi va tenuto conto che su 100 g di carota, cruda e non condita, il 90% è costituito da acqua, il 7% da carboidrati, l’1% da proteine, il 3% circa da fibra alimentare. Di grassi ne resta una quantità davvero trascurabile.

Carote bollite

Magiate crude o cotte, fanno bene alla salute ma ciascuno può decidere in base ai benefici che seguono alle differenti scelte culinarie. Se ciò di cui andiamo in cerca è il betacarotene meglio cuocere le carote e condirle con un filo d’olio perché questa sostanza è più facilmente assimilabile dal corpo dopo una breve cottura.

Se le carote bollite ci fanno pensare a qualcosa di poco gustoso, possiamo optare su quelle scottate in padella, sempre però con un filo di olio, perché la vitamina A è liposolubile e viene assorbita meglio se associata a grassi buoni.
Detto ciò, non eliminiamo dal menù le Carote crude, anch’esse hanno virtù ittinunciabili, la cosa migliore è come spesso accade, alternare!

carote

Carote crude

Se il betacarotene ci dice “cuoci”, alcune vitamine, come la vitamina C, rispondono “non cuocere”. Infatti, essendo sensibili al calore, si deteriorano con la cottura e il mangiare carote perde significato. Crude, sono ottime in pinzimonio ma anche per preparare succhi freschi fatti in casa e centrifugati. Per qualche idea di centrifuga alla frutta c’è l’articolo “Centrifugati: 5 ricette da non perdere“.

carote

Carote viola

Se si dice spesso pel di carota, dando per scontato che le carote siano arancioni per definizione, si sbaglia, perché possono essere di tanti colori: gialle, rosse, bianche, nere e viola. Addirittura, le prime non sono le arancioni ma proprio le viola, coltivate in Egitto, solo gli olandesi, grazie ad alcune mutazioni genetiche, hanno ottenuto la tinta che oggi ci è famigliare, per omaggiare gli Orange, ovvero i regnanti.

Oggi, al di là del gusto estetico, è necessario scegliere le carote giuste perché con il colore variano le proprietà. Le arancioni sono quelle ricche di vitamina A, le viola invece di polifenoli, flavonoidi, antocianine ed antiossidanti. Ci sono quelle gialle, apprezzate per la abbondante luteina, e le rossa, ricche di licopene, invece le bianche sono considerate un ottimo antitumorale.

Carota selvatica

Oggi la carota è coltivata in mezzo mondo, quasi in ogni dove, ma i primi a “addomesticarla” sono stati i popoli del Medio Oriente, prima ancora che Romani e Greci la scoprissero e ne diffondessero le preziose proprietà.

Inizialmente non le si coltivava per poi mangiarle, tutti pensavano che fosse assurdo mettersi a sgranocchiaro un cibo così duro: meglio farne ingrediente per intrugli curativi o foraggio per gli animali. I primi ad accogliere questo ortaggio furono gli spagnoli, ai tempi di Caterina de’ Medici, ne fecero un ortaggio commestibili e man mano la diffusero come ingrediente prelibato e utile.

Olio essenziale di carota

Meno noto ma molto efficace, c’è un terzo modo per trarre benefici dalla carota: utilizzare l’olio essenziale di semi di carota.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Pinterest 

Articoli correlati che possono interessarti:

Pubblicato da Marta Abbà il 24 Ottobre 2016