Lotus Mobile, energia solare ovunque

Quando pensiamo al fotovoltaico portatile immaginiamo dei piccoli gadget che incorporano moduli fotovoltaici o al massimo dei gruppi elettrogeni a energia solare, piccoli e compatti. Nessuno di noi pensa a un grosso dispositivo dotato di 18 pannelli solari in grado di aprirsi e chiudersi proprio come si fa con un ventaglio.

L’idea è venuta a una società dell’Arizona che sta promuovendo un dispositivo a energia solare composto da 18 pannelli. Il dispositivo è in grado di piegarsi o aprirsi come un fiore e da qui, il nome: Lotus Mobile. Il dispositivo è abbastanza leggero e compatto da essere trasportato in un’automobile e può essere utilizzato per ricaricare le batterie di un veicolo elettrico, può alimentare elettrodomestici o qualsiasi altro apparecchio elettrico.

L’intero sistema si chiama Lotus Mobile ed è offerto da Monarch Power, la società fondata da Joseph Hui, professore di ingegneria elettrica, inventore, imprenditore solare e… pilota di una Tesla Roadster di color arancio (vedi foto in alto). La Monarch Power ha annunciato che il mercato vedrà il Lotus Mobile con un “prezzo di lancio” di 3.999 dollari ma, che i primi 50 pezzi saranno venduti mediante una campagna su Kickstarter a un prezzo di 3.199 dollari. Il prezzo del Lotus Mobile potrebbe ulteriormente calare grazie a degli incentivi fiscali e statali che l’Arizona starebbe concedendo. Tali incentivi ridurrebbero il prezzo del Lotus Mobile del 55 per cento, arrivando fino a 1.440 dollari, all’incirca 1.130 euro. La società ha aperto i preordini e le consegne avverranno a partire dal quarto trimestre di quest’anno.

Se il prezzo del Lotus Mobile (1.130 euro), può sembrarvi troppo salato, tenete presente che il dispositivo non è nato per ricaricare le batterie dei veicoli elettrici dell’Occidente. Lotus Mobile è nato per portare elettricità nelle località remote dove non esiste una rete elettrica, un esempio sono i villaggi Masi della Tanzania. Le specifiche tecniche del Lotus Mobile non sono state rese note in dettaglio ma in un comunicato si legge che la rese energetica è superiore a quella dei classici “tetti solari” di ben il 30 per cento.

Pubblicato da Anna De Simone il 7 Aprile 2013