Farina di fave

farina di fava

Farina di fave: proprietà nutrizionali e effetti sulla salute, ricetta per fare la farina di fave in casa e consigli all’uso.

La farina di fave si prepara a partire dai semi delle piante della famiglia delle Fabaceae della specie Vicia Faba. Le fave sono racchiuse all’interno di un baccello, anche esso commestibile. Non c’è da meravigliarsi che la buccia di fava sia commestibile, in fondo, botanicamente il baccello è il vero e proprio frutto della pianta.

Il seme della fava è racchiuso in un tegumento, una sorta di pellicola esterna atta a proteggere il seme. Il tegumento non è digeribile, ecco perché ogni seme, prima della produzione della farina di fava o prima dell’ingestione, deve essere decorticato.

Come fare la farina di fave

La farina di fave si ottiene dalla macinazione dei semi secchi della pianta Vicia faba varietà Major. La farina di fave può essere usata per la preparazione di un gran numero di ricette, dalle classiche vellutate alla pasta fresca di farina di fava, senza dimenticare timballi, pane di farina di fava e impasti vari.

Per scoprire come fare la farina di fave vi basterà seguire le indicazioni generali contenute nell’articolo Come fare la farina in casa. Le fave, anche se essiccate, sono molto tenere quindi per la produzione basterà l’impiego di un mixer o di un macinino da caffè. L’unica premura consiste nel decorticare le fave (eliminare il tegumento esterno) prima di inserirle nell’apparecchio.

Ricetta: pasta fresca con farina di fava

Come premesso, la farina di fave si può usare per la preparazione di pane e pasta. Per la ricetta della pasta fresca fatta in casa con farina di fave, vi rimando all’articolo come fare la pasta in casain cui si spiega in modo generico il procedimento della pasta fresca a partire da diverse tipologie di farine. Per la pasta con farina di fave potete mescolare 250 grammi di farina di fava con 150 grammi di semola rimacinata da unire, a scelta del vostro palato, con circa 200 ml di acqua già salata, oppure con 4 uova biologiche nel caso di pasta fresca all’uovo con farina di fave. Tenete presente che la pasta fresca fatta con farina di fava è difficile da conservare, certo, è possibile congelarla ma quando la scongelerete non avrà più lo stesso sapore del prodotto fresco, appena impastato.

Cucinare le bucce di fava

Così come le fave, anche i baccelli annoverano interessantissime proprietà nutrizionali. Per il profilo nutrizionale completo e qualche suggerimento su ricette e impieghi in cucina, vi rimando all’articolo riciclare le bucce di fava.

Proprietà nutrizionali della Farina di fave

La farina di fave annovera interessanti proprietà nutrizionali. Nell’articolo dedicato alle proprietà delle fave abbiamo visto che divario in termini di calorie vi è tra le fave fresche e le fave secche. Le proprietà della farina di fave si avvicinano molto a quelle delle fave secche, quindi abbiamo: 340 calorie per 100 grammi di prodotto.

Ottimo profilo proteico con l’apporto di amminoacidi essenziali. Un ridotto apporto di grassi, infatti la farina di fave è povera di lipidi e ha una percentuale preponderante di carboidrati, soprattutto quelli complessi che tendono a saziare più a lungo. La percentuale di carboidrati è di gran lunga inferiore a quella delle altre farine. La quantità di fibre è molto elevata, un dato perfetto per chi vuole ripristinare la propria flora intestinale e per regolare i livelli di colesterolo nel sangue.

Tra le proprietà nutrizionali non possiamo omettere l’apporto di micronutrienti quali vitamine e sali minerali. Tra i sali minerali, la farina di fava è famosa per apportare una notevole quantità di Ferro e una buona concentrazione di fosforo. Apporta anche una discreta quantità di calcio. Parlando di vitamine, la farina di fave è ricca di vitamina B1, B2, PP, vitamina K e folati (che nel nostro organismo si convertono in acido folico che assolve la funzione di vitamina B9). Non manca un minimo apporto di vitamina A e vitamina C.

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Pubblicato da Anna De Simone il 28 Ottobre 2015