Escoriosi della vite, rimedi

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Escoriosi della vite, rimedi e consigli per eseguire trattamenti curativi. Dalla prevenzione alla lotta.

Che cosa è l’escoriosi

L’escoriosi è una malattia fungina che colpisce principalmente la vite. Il nome corretto di questa malattia della vite sarebbe necrosi corticale della vite anche se il termine escoriosi è più utilizzato.

L’escoriosi è causata dal fungo parassita Phomopsis viticola che risulta distruttivo soprattutto nelle regioni d’Italia in cui la vite, dopo il germogliamento, è tenuta spesso bagnata da frequenti piogge. L’andamento climatico degli ultimi anni ha agevolato l’attività del fungo Phomopsis viticola causando forti danni.

In alcune città d’Italia, dopo prolungati periodi di siccità invernali, verso aprile e maggio aumentano le precipitazioni causando diversi disagi al mondo agricolo. I danni sono riconducibili all’indebolimento dei ceppi con riduzione della produzione sia in termini quantitativi che qualitativi. Con i tralicci già indeboliti, per il fungo sarà facile prendere il sopravvento.

Escoriosi della vite e ciclo di vita del fungo Phomopsis viticola

Il fungo che causa l’escoriosi della vite sverna nelle gemme, sui tralci ammalati e sui residui di potatura se questi sono sono stati prontamente rimossi da terra. In primavera, con l’incremento delle piogge che si è verificato negli ultimi anni e con elevati tassi di umidità, le spore si riattivano e iniziano a colpire i germogli in formazione. L’intensità dell’escoriosi dipende dai tassi di umidità, è per questo che le viti coltivate in zone umide tendono a soffrire maggiormente di questa malattia.

L’escoriosi è una malattia molto precoce: si avvia al risveglio vegetativo della vite e colpisce foglie, rachidi, piccioli, gemme basali e germogli, soprattutto se questi hanno dimensioni comprese tra i 3 e i 10 cm.

Gli acini che vengono colpiti sui grappoli infetti diventano di colore violaceo e con il tempo tutta la vite si può indebolire, fino a morire.

escoriosi della vite

Vite colpita da escoriosi

Come riconoscere l’escoriosi della vite

Il sinomo tipico dell’escoriosi è la presenza di piccole macchie clorotiche più scure verso il centro. Le macchie compaiono dapprima sulla base dei germogli dove è possibile notare queste tacche nerastre allungate. E’ possibile riconoscere escoriosi anche dalle foglie che appaiono con piccole macchie, irregolari o circolari, con il centro più scuro.

I viticoltori riescono a controllare l’escoriosi con i classici trattamenti preventivi per la peronospora. Purtroppo, però, come precisato in precedenza, a rendere le viti più esposte è stato l’andamento climatico degli ultimi tempi. E’ per questo motivo che ormai sarebbe indicata una prevenzione ad hoc con altrettanti trattamenti mirati contro l’escoriosi.

Escoriosi della vite, rimedi: prevenzione e trattamenti

La prevenzione prevede l’asportazione e la bruciatura dei residui di potatura, inoltre sarà necessario disinfettare le forbici passando da un vigneto all’altro. Sempre per la prevenzione dell’escoriosi della vite, meglio evitare somministrazioni troppo abbondanti di concimi azotati.

I trattamenti vanno eseguiti quando l’escoriosi è ormai conclamata. Il primo trattamento dovrebbe essere eseguito all’apertura delle gemme (gemme cotonose-punte verdi). Un secondo trattamento va eseguito dopo 8 giorni dal primo. In entrambi i casi si dovrà avere l’accorgimento di chiudere tutti i diffusori eccetto quelli diretti sul capo a frutto. I trattamenti specifici vanno fatti con metiram-70 (tipo Polyram DF) alle dosi indicate in etichetta.

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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Gennaio 2021