Colomba della pace: significato, simbolo e disegni

Colomba della pace

Viene oggi automatico pensare alla colomba se si parla di pace e non ci si chiede mai il significato di questa colomba della pace: perché proprio la colomba tra tutti gli uccelli che ci svolazzano sopra il capo. Perché la colomba e cosa davvero significa questo pennuto oltre che essere un messaggio di pace?



Andiamo a scoprire da dove nasce questa associazione di idee che ormai troviamo in moltissime rappresentazioni. Stilizzata in simboli e loghi, da un alto, ma anche rappresentata piuma per piuma in splendide opere di arte antica e moderna dove all’autore è bastato mettere questo uccello per raccontare la sua voglia di pace, la sua speranza, il suo messaggio sul tema. Comodo vero? Molto, e dobbiamo questa forte simbologie proprio ad un noto artista di arte pittorica: Pablo Picasso.

Colomba della pace: simbolo della pace

Non è stato Picasso in verità a creare l’analogia ma possiamo dire che il pittore con la sua grande fama ha fatto da cassa di risonanza. In verità la colomba è simbolo di pace fin dai tempi dell’arca di Noè. Se leggiamo con un’ottica scientifica, stando ai fatti, la Genesi, vi troviamo scritto che Noè ai suoi tempi aveva inviato non un uccello qualsiasi ma proprio una colomba per conoscere in quali condizioni fosse la terra in seguito al diluvio universale. Il pennuto ai tempi ha fatto il suo dovere, tornando con un ramoscello d’ulivo nel becco che voleva comunicare il via libera.

Il rametto significava che si poteva quindi lasciare l’arca e tornare a vivere sulla terraferma, poiché gli alberi non erano più ricoperti dall’acqua. Sarà una storia inventata di sana pianta, oppure no, ma di fatto da qui nasce l’idea che la colomba della pace sia un simbolo importante, negli anni a seguire lo hanno usato i primi cristiani ma poi è stato sdoganato anche nel mondo laico e scollegato da ogni valore religioso. La colomba della pace è diventata nel tempo libera di portare il suo messaggio a chi desidera riceverlo e non solo a chi crede nella Genesi.

Colomba della pace simbolo della pace

Colomba della pace: Picasso

Da Noè a Pablo Picasso, artista del Novecento che ha il merito di aver reso popolare la nostra colomba come messaggera di pace nel 1949, anzi, dal 1949 in poi perché negli anni ha continuato ad utilizzarla nelle sue numerose e famose opere più e più volte, come protagonista, come co protagonista o sullo sfondo, a seconda dell’ispirazione.

Il ruolo di Picasso nel rendere la colomba della pace un simbolo laico ed internazionale è riconosciuto dalla storia e si intreccia in vicende storiche e politiche anche abbastanza complesse. Siamo nel gennaio del 1949 quando il Partito comunista francese chiede al noto artista di realizzare un disegno come simbolo del movimento per la pace e lui traccia la sagoma di una colomba ricordando e rievocando quelle che vedeva a Malaga quando era bambino.

Immancabile il rametto verde nel becco della colomba. Non ci è voluto molto, solo qualche mese, perché la colomba di Picasso spopolasse comparendo su tutti i muri delle città d’Europa. Da quel momento la colomba della pace, oltre a Noè, ha avuto anche Picasso come ambassador ed è diventata, anzi, si è confermata come simbolo della propaganda del movimento per la pace. La troviamo protagonista anche del Consiglio mondiale della pace.

Colomba della pace: bandiera

Non bastano le parole, anzi, molto spesso in occasioni in cui si da solo una rapida occhiata, è molto meglio utilizzare simboli riconosciuti in modo universale e la colomba della pace è proprio uno di essi. Ecco come mai se prendiamo la bandiera della Pace, quella originale, essa ha al centro la scritta “PACE” ma c’è anche la colomba bianca che manda un messaggio traducibile come un invito all’universale di fratellanza.

La presenza della colomba bianca è tutta merito di Pablo Picasso che proprio nel dopoguerra, come abbiamo visto, ha reso onore alla colomba disegnandola dal 1949 in poi come simbolo senza religione ma denso di significati laici che arrivavano già ai tempi dritti ai cuori dei tanti che in quegli anni avevano voglia di promuovere la pace, senza nemmeno sapere che la colomba nella Genesi, aveva già giocato un importante ruolo interagendo con Noè.

La prima volta che in Italia vediamo comparire la bandiera con la colomba è in occasione della prima marcia della Pace, siamo nel settembre del 1961 ma in Europa essa aveva già sventolato qualche anno prima, in mano ai pacifisti anglosassoni che nel 1958, guidati dal filosofo Bertrand Russel hanno marciato ad Aldermaston in una protesta antinucleare. La prima bandiera della Pace è attualmente conservata a Collevalenza, vicino a Todi.

Colomba della pace: bandiera

Colomba della pace: frasi

Per accompagnare la colomba della pace nel suo svolazzare, su bandiere e in cielo, ecco alcune frasi sulla pace.
Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia – Madre Teresa di Calcutta

Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola – Khalil Gibran

La pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà – Papa Giovanni Paolo II

Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra – Margherita Hack

La felicità è una combinazione di pace interiore, disponibilità economiche e, soprattutto, pace mondiale – Dalai Lama

La pace è un sogno, può diventare realtà… Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare – Nelson Mandela
Il mondo sarebbe molto più pacifico, se fossimo tutti atei – José Saramago

Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere la libertà – Malcolm X

Lo sapevate che la giornata della Pace è il 21 settembre?

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Instagram

Pubblicato da Marta Abbà il 20 Ottobre 2018