Zara, mai più vittime della moda

La parola “Fashion Victim” di certo non allude a questo ma è proprio vero che la moda miete vittime. Test analitici divulgati da Greenpeace, dimostrano che alcuni capi d’abbigliamento ZARA contengono sostanze chimiche pericolose per l’uomo e per l’ambiente. Tali sostanze a contatto con l’ambiente si trasformano in composti tossici che alterano il sistema ormonale dell’uomo; non solo, sono state trovate tracce di sostanze cancerogene sprigionati da alcuni coloranti. Greenpeace vuole rompere il silenzio perché Zara è il più grande rivenditore al mondo di capi d’abbigliamento e qualcosa deve essere fatto!



Il settore tessile è uno dei responsabili dell’inquinamento delle nostre acque. Per bloccare questa tendenza Greenpeace, nel 2011, avviò la campagna Detox. Lo scopo è fermare le industrie di qualsiasi settore che usano sostanze chimiche pericolose durante i cicli di produzione. Oggi a distanza di un anno, Greenpeace ha puntato il dito contro la casa di moda Zara.

Grazie alle richieste di consumatori consapevoli e virtuosi, case come la Nike, Adidas, Puma, H&M, Marks & Spencer, C&A e Li-Ning si sono impegnate a eliminare le sostanze tossiche dall’intera filiera produttiva. Zara è il primo rivenditore internazionale di capi d’abbigliamento e considerato il potere, le dimensioni e l’influenza del Brand, Zara è un marchio cruciale per l’aggiungere l’obiettivo di ripulire l’industria della moda.

I laboratori Greenpeace hanno testato i loro capi d’abbigliamento e hanno trovato tracce di sostanze chimiche pericolose, incluse delle sostanze cancerogene contenute in alcuni coloranti. Ecco cosa si legge nel comunicato di Greenpeace:

ZARA è chiaramente parte del problema. Lavorando con i propri fornitori e scegliendo soluzioni alternative non pericolose, le grandi aziende della moda possono diventare parte della soluzione. Unisciti alla nostra campagna e convinci ZARA ad abbandonare le sostanze tossiche, per sempre.”

Tutti gli ambientalisti che vogliono continuare a indossare capi di abbigliamento zara possono sostenere la campagna Greenpeace aderendo alla petizione “Mai più vittime della Moda”.

Pubblicato da Anna De Simone il 21 Novembre 2012