Miglior antitarlo in commercio

Trattamenti antitarlo

Nonostante le bizzarrie che il moderno design propone suppongo che i mobili bucherellati non saranno mai di moda ed ecco perché è interessante e utile conoscere quali sono i principali trattamento antitarlo. Anche solo per scaramanzia, visto che si tratta dell’unica soluzione per eliminare i dannosissimi animaletti ingordi di legno, anche di quello dei nostri mobili. Vediamo come si fa a cacciarli o a prevenirli, a evitare di trovarsi a dover cambiare un mobile perché divorato da questi terribili tarli.



Trattamento antitarlo: cosa è

I trattamenti antitarlo sono dei trucchi e degli stratagemmi che servono per cacciare o allontanare questi animaletti dai nostri mobili. A volte riescono anche a prevenirne l’arrivo, dipende da come ci muoviamo noi e anche da quanto sono testardi loro. Non è difficile capire quando è necessario intervenire, i buchetti dei tarli si riconoscono molto facilmente per via della loro forma tonda.

Inoltre la presenza dei tarli è intuibile quando si sente il rumore notturno di questi affamati esserini che mentre riposiamo si danno a grandi abbuffate di legno, scavando vere e proprie gallerie nei nostri mobili, senza troppo badare al fatto che li stanno compromettendo nell’estetica e nella struttura.

Se ci capita di “incontrare” un tarlo, lo possiamo identificare abbastanza facilmente, è un insetto di colore bruno rossastro lungo circa 4 millimetri, anche se ci sono degli esemplari “giganti” da 9 millimetri, delle eccezioni non poco frequenti. Ogni tarlo ha un suo ciclo di vita, come accade con tutti gli insetti, e la sua durata totale può variare di specie in specie, resta però un ciclo diviso in 4 fasi che vanno dalla deposizione delle uova fino alla fuoriuscita del tarlo adulto dal legno.

Trattamenti antitarlo: quando servono

Qualsiasi qualità, qualsiasi colore, qualsiasi forma, il legno vecchio piace al tarlo che lo mangia con gusto senza per forza volerci fare un dispetto: per lui è nutrimento e si comporta come meglio crede per sopravvivere bene in tutto il suo ciclo di vita. Non pensate che se un legno è più bello di un altro, oppure più resinoso, si possa salvare. I tarli attaccano tutti i legni che hanno una certa età ed è in queste circostanze che diventa utile il trattamento antitarlo. C’è da dire però che l’ambiente in cui si trova un certo mobile può incidere molto su una eventuale infestazione.

Trattamenti antitarlo: quando servono

Teniamo conto quindi che le probabilità di essere infestati dai tarli aumentano se il nostro mobile è posizionato all’interno di ambienti abbastanza caldi e umidi. Questi animaletti amano grandemente poter lavorare in tranquillità quindi se si mette anche solo un metronomo sopra un mobile, può essere che se ne vadano perché vogliono stare più tranquilli. C’è da dire che il metronomo oltre che disturbare i tarli, può dare fastidio anche chi vive nell’ambiente in cui si trova il mobile da “difendere”. Se non sentiamo il rumore di tarlo, c’è un altro segnale insindacabile della sua presenza: i resti di “farina di legno” rimasti sotto i mobili, oltre ovviamente ai fori lasciati dopo lo sfarfallamento dei tarli adulti.

Trattamenti antitarlo: quali sono

Molto spesso trattamenti antitarlo è il sinonimo di insetticida, ne esistono di vario tipo e in generale si può dire che siano tanto più efficaci quanto più riescono a penetrare in profondità nel legno. Ci sono varie situazioni che possono presentare una diversa efficacia dello stesso prodotto, ad esempio quando il mobile è sverniciato si è avvantaggiati nella azione antitarlo, perché l’insetticida avrà modo di penetrare meglio e di agire in modo più completo sul mobile stesso. In alternativa si può sempre prevedere una sverniciatura, scocciante, ma se serve per salvare il mobile, non ci si deve fare troppi scrupoli.

Un tempo forse c’erano prodotti anche molto sgradevoli di odore ma oggi, quelli di ultima generazione non presentano una puzza particolarmente sgradevole. Se si tratta di prodotti di qualità, al giusto prezzo, si possono applicare non solo a mobili “in fieri” ma anche a quelli già finiti senza che la pittura venga danneggiata o la colorazione variata.

Trattamenti antitarlo: come si usano

Vediamo come applicare velocemente un trattamento antitarlo ai nostri mobili. Sistemiamoci in uno spazio tranquillo per poter agire sul mobile e poi successivamente lasciarlo riposare per alcuni giorni in modo che il trattamento antitarlo si porti a compimento. Attenzione: facciamo in modo di operare in una stanza ben arieggiata per non respirarne i vapori del trattamento antitarlo. Muniamoci di guanti, occhiali protettivi e un telo di polietilene di grandi dimensioni che possiamo trovare in casa oppure comprare. Si tratta di quei teli che si usano anche quando si procede con la tinteggiatura dei muri, noi dobbiamo stenderlo sul pavimento per proteggerlo dalle sgocciolature.

Una volta terminato il trattamento lo useremo anche per imballare il mobile realizzando una sorta di “camera a gas” per i tarli. Se c’è modo di smontare il mobile è meglio, così il nostro prodotto può penetrare meglio, inoltre se è verniciato, bisogna trattare particolarmente le parti interne del mobile che non sono cerate.

Quando applichiamo il prodotto dobbiamo farlo nel modo più capillare possibile, muniti anche di pennello per meglio raggiungere gli interstizi, cercando di insistere particolarmente nelle zone che vediamo già colpite dalla potenza divoratrice dei tarli. Una volta terminato di passare il prodotto possiamo avvolgere il mobile con il telo, chiudendo ermeticamente e lasciandolo riposare per più giorni.

Anche se non vediamo segnali di presenza del tarlo è bene effettuare dei trattamenti antitarlo periodici perché ci sono dei tarli che scavano all’interno dei mobili senza che ce ne accorgiamo, sbriciolandoli da dentro.

Trattamenti antitarlo: i migliori

Tra i migliori prodotti che troviamo in commercio anche on line c’è questo antitarlo fungicida adatto ad eliminare tarli e parassiti, costa meno di 10 euro ed è inodore e incolore. Ad un prezzo simile c’è anche questa alternativa, by Novecento.

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Pubblicato da Marta Abbà il 9 Novembre 2018