Telopea: caratteristiche e coltivazione

fiore di telopea

Originaria dell’Australia, la telopea, il cui nome aborigeno è Waratah, è un tipo di arbusto sempreverde, contraddistinto dalla presenza di grandi foglie tondeggianti, spesse e ricoperte da un sottile strato pruinoso. In questo articolo conosceremo da vicino alcune delle sue più importanti caratteristiche.

Scopriremo inoltre le accortezze da seguire per poter coltivare la telopea in maniera ottimale, così da poter godere della sua bellezza ornamentale anche alle nostre latitudini.



Caratteristiche della telopea

Appartenente alla famiglia delle Proteaceae, la telopea è una pianta che misura in media tra i due e i quattro metri di altezza. Il fogliame è di colore verde tendente anche al verde ingrigito. La particolarità di questo arbusto si trova nell’apparato radicale, un tubero legnoso molto resistente, al punto tale da essere capace di rigenerarsi anche in seguito agli incendi.

Sulla pianta si sviluppano delle caratteristiche infiorescenze del tutto simili a delle pigne che racchiudono dei fiori di colore bianco crema, rosa, rosso-viola, rosso-corallo e giallo intenso. I colori della telopea variano durante la fioritura, che avviene tra giugno e settembre, in base alle specie e alle diverse varietà.

Come coltivare la telopea

Vediamo le più importanti accortezze che è necessario mettere in atto per poter coltivare una pianta come la telopea anche nei nostri contesti domestici.

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Esposizione ideale della pianta

La coltivazione della telopea richiede una certa pazienza oltre a un innato pollice verde. Questo arbusto di origine australiana preferisce essere collocato in luoghi luminosi, soleggiati e con una esposizione preferibilmente a sud. Pur trattandosi di una pianta che resiste tendenzialmente al freddo, nei casi in cui viene messa a dimora in piena terra deve essere preferibilmente riparata tanto dai venti freddi quanto dalle gelate notturne.

Terreno più adatto per la messa a dimora

La telopea è una pianta che ama il terreno acido, povero, non calcareo e, in particolar modo, ben drenato. Se viene messa a dimora in un substrato di terreno eccessivamente compatto e poco permeabile all’acqua, l’arbusto tende a essere soggetto al marciume radicale.

Come annaffiare la telopea

La telopea è una pianta che non necessita di grandi interventi di innaffiatura. In genere, è sufficiente garantirle un apporto idrico mediamente ogni due o tre settimane oppure nei casi in cui il terreno ospitante è asciutto ormai da diversi giorni. Se coltivata direttamente in piena terra, la telopea è in grado di accontentarsi delle acque piovane.

Nei casi in cui viene coltivato in vaso, invece, l’arbusto deve essere sottoposto ad annaffiatura con maggiore frequenza ma solo se il terreno risulta completamente asciutto. Nei mesi invernali le annaffiature vanno invece sospese perché la telopea entra in riposo vegetativo.

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Concimazione della pianta

Durante la stagione primaverile, ogni tre settimane, la pianta deve essere concimata con un prodotto ricco in azoto e potassio che deve essere mescolato insieme all’acqua delle annaffiature. A fine inverno, invece, risulta utile somministrare del concime granulare a lento rilascio, così da favorire l’emissione dei nuovi getti.

telopea

Potatura della telopea

Tra la  fine di giugno e la  prima settimana di luglio, dopo la fioritura, si può intervenire sulla pianta  tagliando gli steli a circa dieci centimetri dalla superficie del terreno. L’intervento di potatura va realizzato con l’ausilio di forbici con lame ben affilate e disinfettate.

Come avviene la moltiplicazione della pianta

Un arbusto come la telopea si riproduce in due modalità distinte:

  • per seme a fine fioritura;
  • per talea semilegnosa durante la stagione estiva.

Quando si procede con il primo metodo di moltiplicazione è necessario utilizzare in ogni occasione dei semi freschi che vanno stratificati in vasi singoli contenenti sabbia silicea. La sabbia deve essere mantenuta umida per l’intero processo che conduce alla germinazione che di solito avviene dopo massimo due mesi.

Il secondo metodo va messo in atto prelevando delle talee semilegnose che vanno collocate anch’esse a radicare in vasi singoli contenenti sabbia silicea. Anche in questo caso, la sabbia deve essere mantenuta umida fino alla comparsa di nuovi germogli.

Parassiti e malattie della telopea

Siamo di fronte a una pianta soggetta agli attacchi di malattie fungine nel periodo umido tipicamente primaverile. Tra le malattie che colpiscono l’arbusto con una certa frequenza ci sono ad esempio l’oidio, noto anche come mal bianco, e la ticchiolatura.

La ticchiolatura è piuttosto semplice da riconoscere, perché presenta dei segni evidenti sulle foglie. Ancor più nello specifico, il fungo responsabile, che può appartenere a diverse famiglie, determina la comparsa di macchie scure sulle foglie, alle quali si uniscono in breve tempo delle macchie sfumate di colore giallo.

Non bisogna mai trascurare la presenza della malattia fungina perché avanza in modo molto rapido. Con il passare del tempo, le foglie colpite iniziano a cadere lasciando la telopea sempre più spoglia e andando per di più a contagiare il terreno e le eventuali piante vicine.

Varietà di telopea

Tra le specie del genere telopea diffuse in natura si possono annoverare:

  • la telopea speciosissima con fiori rosa scuro-rosso;
  • la telopea aspera con fiori rosa-rossi
  • la telopea mongaensis con fiori da rosa scuro a porpora;
  • la telopea oreades con fiori bianchi;
  • la telopea truncata fiori da giallo a rosso.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 14 Luglio 2021