Come funziona il solare termodinamico
Consolare termodinamicosi arriva a produrre energia elettrica pulita mediante una serie di conversioni. Si parte dal calore, si passa per l’energia meccanica per poi arrivare alla produzione di energia elettrica. Grazie alla tecnologia delsolare termodinamicole radiazioni solari vengono “concentrate” (infatti il solare termodinamicoe chiamato anchesolare a concentrazione) su un fluido che riscaldandosi riesce a generare energia meccanica che a sua volta produce energia elettrica.
Sono diversi gli impianti che sfruttano il principio delsolare termodinamico. A livello descrittivo questi impianti possono essere raggruppati in tre differenti categorie, abbiamo così:
-impiantisolari termodinamicia collettori parabolici lineari
-impiantisolari termodinamicia torre centrale
-impiantisolari termodinamicidish-stirling
I sistemi acollettori parabolici linearisono tra i tipi diimpianti a concentrazionepiù diffusi. Sono costituiti da file di collettori che, grazie alla loro particolare forma parabolica, riescono a riflettere le radiazioni solari fino aconcentrarlesu un tubo ricevitore. All’interno del tubo scorre un fluido termovettore, di solito il fluido è dato da unolio minerale, dasali fusio da ungas, materiali che hanno la capacità di raggiungere temperature fino a 400 gradi. Con laconcentrazionedei raggi solari sul tubo ricevitore avviene la prima conversione energetica: l’irraggiamento solare diviene energia termica che, trasportata e trasformata in vapore riesce ad attivare il ciclo a vapore e generare corrente elettrica con un rendimento termico che si aggira intorno ai 30-90 MW.
I sistemisolari a torre centraleriescono a concentrarele radiazioni solari utilizzando gli eliostati (specchi riflettenti disposti a cerchio). Gli eliostati sono in grado di seguire il movimento del sole econcentrarele radiazioni verso un ricevitore disposto su una torre. Trattandosi di un sistemasolare termodinamico, c’è un fluido che raggiunge elevate temperature, produce vapore che azionando una turbina riesce a generare elettricità. In questo caso il fluido è posto in una caldaia collocata a livello del ricevitore (sulla torre).
I sistemidish-stirlingsono costituiti da “piatti” collegati a un motore, il cosiddetto stirling. Il piatto funziona da parabola riflettente che, inseguendo il movimento del sole concentra le radiazioni sul ricevitore (il motore “stirling”) a combustione esterna. Il ricevitore, posto sul punto focale (proprio dove siconcentranoi raggi solari deviati dalla parabola), funziona con tutte le fonti di calore sfruttando le potenzialità di gas a ciclo chiuso. L’energia termica viene trasformata in meccanica e, in seguito, in energia elettrica mediante un alternatore.
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Pubblicato da Anna De Simone il 11 Novembre 2013