Modelli e soluzioni di Pay TV

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Per pay tv o tv a pagamento non si intendono più soltanto le soluzioni che permettono di fruire di contenuti premium compresi in un palinsesto tv predefinito dal broadcaster, ma anche e sempre più di costruirsi un proprio ‘menu’ personalizzato. Questo nuovo modello di pay tv si sta affermando e dove non è ancora arrivato arriverà presto.

Il successo mondiale di una soluzione di pay tv come quello della statunitense Netflix dimostra che per l’utente è possibile ordinare direttamente prodotti di alta qualità, come è accaduto per esempio nella fortunata serie tv House of Cards, tra l’altro con attori del calibro di Kevin Spacey e Robin Wright.

Cosa significa? Che è ormai finito il tempo della televisione che detta legge in salotto obbligando gli utenti ad attenersi ‘religiosamente’ alla programmazione dei tre canali pubblici, più quella manciata di privati che fanno tv in chiaro. E che presto saranno gli utenti a decidere il proprio palinsesto tv personale, scegliendo da un catalogo come si fa al ristorante con i piatti preferiti.

Oggi la tv a pagamento o pay tv, rappresenta l’alternativa più gettonata dalla maggior parte degli italiani in cerca di un catalogo di offerte variegato diviso per genere (dai film alle serie tv, dai programmi in esclusiva agli eventi sportivi) e personalizzabile secondo le proprie preferenze.

Le tecnologie al servizio della pay tv possono essere molteplici: il satellitare (ad esempio Sky), il digitale terrestre (come Mediaset Premium), la pay tv mobile (3 Tv o TIM tv) e lo streaming (Infinity Tv e Sky Online).

Uno dei grandi vantaggi del tv streaming è proprio la possibilità di un approccio multipiattaforma: non solo smart tv, ma anche personal computer, tablet, smartphone e perfino console di gioco, liberamente sincronizzabili tra di loro: si può iniziare a guardare un programma sulla propria televisione e finirlo sul tablet, ad esempio

Differenti sono anche le modalità di pagamento. Se un tempo l’unica alternativa era l’abbonamento tv per un certo numero di mesi, oggi è invece possibile, soprattutto con lo streaming, scegliere formule che non obbligano al pagamento fisso di un canone senza possibilità di disdetta.

Pubblicato da Michele Ciceri il 1 Luglio 2014