Magnesio Supremo: uso ed effetti collaterali

Magnesio Supremo

In un periodo come quello estivo in cui si fa tanto parlare di Sali minerali, magnesio compreso, andiamo a spiegare meglio cosa si intende per Magnesio Supremo perché non è un modo di dire ma un marchio registrato che si riferisce ad un integratore alimentare a base di magnesio carbonato e acido citrico. A produrlo è una azienda italiana che lo commercializza come prodotto per facilitare e velocizzare l’assorbimento a livello intestinale.



Magnesio Supremo: cosa contiene

Andiamo a dare un’occhiata in una confezione di questo prodotto per comprendere cosa si nasconde dietro a questo nome altisonante. Leggendo l’etichetta, molto semplicemente, si può apprendere che il magnesio supremo è composto da acidificante, acido citrico, magnesio carbonato. Sia il magnesio carbonato (MgCO3) che l’acido citrico (C6H8O7) a contatto con l’acqua reagiscono originando citrato di magnesio e liberando anidride carbonica. Ecco perché il risultato è effervescente. Da notare che nella composizione del prodotto non c’è direttamente il magnesio citrato ma solo una volta utilizzata l’acqua esso viene a formarsi.

Magnesio Supremo: uso

Per assumere questo prodotto bisogna scioglierne un cucchiaio da caffè nell’acqua calda e aspettare che la miscela frizzante diventi trasparente prima di berla. Possiamo prenderne questa dose una o due volte al giorno, non di più. Con due cucchiaini assumiamo 430mg di Magnesio elementare, pari al 114,6% dei Valori Nutritivi di Riferimento per una persona adulta, secondo quanto stabilito dal reg. UE 1169/2011.

Magnesio Supremo: effetti Collaterali

Di solito non emergono particolari problemi quando si assume questa sostanza che è in media ben tollerata. Solo in caso di sovradosaggi impropri oppure di ipersensibilità per un prodotto particolare, possono registrarsi dei disturbi digestivi come nausea e dolori addominali, oppure intestinali, come la diarrea. Possibili anche delle reazioni allergiche anche a carattere dermatologico.

In linea di massima se si esagera un po’ e non si hanno dei problemi di salute specifici, la quantità eccessiva involontariamente assunta di magnesio supremo viene espulsa dal corpo attraverso le feci e le urine, oppure con il sudore, senza che accada nulla di particolare.

Su soggetti che invece hanno dei problemi gravi ai reni, ciò non accade e il magnesio supremo va ad aumentare il rischio di ipermagnesemia. Possono quindi comparire problemi come aritmie, depressione respiratoria e alterazioni della trasmissione neuromuscolare. Sono casi in cui si tende a non utilizzare il magnesio supremo per evitare tutte queste problematiche ad esso legate e in ogni caso è necessario procedere con l’affiancamento di un medico che possa monitorare la situazione.

Per cautela, il ministero della salute impone per gli integratori alimentari contenenti questa sostanza, un limite giornaliero pari a 450mg. Noterete che è di poco superiore rispetto al dosaggio consigliato in etichetta per l’integratore oggetto di questo articolo, pari a 430mg.

Magnesio Supremo

Magnesio: vantaggi

Se siete soggetti in salute e non rischiate effetti collaterali potete beneficiare delle proprietà del magnesio supremo, vediamo quali sono. Il magnesio citrato che possiamo ottenere dal supremo è uno dei tanti sali di magnesio che troviamo in commercio per uso dietetico e farmaceutico. Me avrete certamente sentiti citare parecchi e magari li avete anche utilizzati. Mi riferisco al magnesio carbonato, all’ossido di magnesio, al magnesio solfato, al cloruro di magnesio e così via. Sono parecchi e non è facile orientarsi per comprenderne le diverse caratteristiche fisiche e chimiche e anche i diversi modi d’uso.

Se ci troviamo di fronte ad un integratore di magnesio, per cercare di capirci un po’ di più dobbiamo cercare le seguenti informazioni. La percentuale di magnesio elementare, per capire quanto magnesio è effettivamente contenuto nel prodotto, e la biodisponibilità, per sapere la percentuale di magnesio che effettivamente assorbiamo per ogni dose ingerita. La biodisponibilità è un concetto molto importante che fa la differenza quando si deve scegliere un sale di magnesio al posto di un altro. Ci sono Sali ad esempio molto ricchi di magnesio, come l’ossido di magnesio, ma poco biodisponibili e che quindi di fatto noi non siamo in grado di assorbire. Questo ossido di magnesio viene infatti più che altro utilizzato come lassativo perché richiama acqua nell’intestino e ammorbidisce le feci.

Senza andare ad analizzare ogni sale di magnesio, possiamo dire che le forme organiche di questo minerale (il magnesio lattato, il magnesio citrato, il magnesio succinato, il magnesio aspartato, il magnesio glicinato, il magnesio taurinato) sono più biodisponibili delle forme inorganiche (cloruro di magnesio, carbonato di magnesio, magnesio ossido, magnesio solfato ecc.). Va fatta una eccezione per il cloruro di magnesio che ha una biodisponibilità discreta perché è solubile in acqua.

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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Giugno 2019