Inulina: cosa è e a cosa serve

Carciofi ricchi di inulina

L’inulina non è un carboidrato particolarmente noto ma è contenuto in alcuni alimenti di uso comune e lo troviamo impiegato anche come additivo perché può migliorare il sapore di alcuni prodotti industriali.

Andiamo a scoprire quali sono questi alimenti e che proprietà possiamo attribuire a questa sostanza.



Cos’è l’inulina e in quali alimenti si trova

L’inulina è un carboidrato definito “non disponibile” perché non risulta digeribile dagli enzimi prodotti dall’organismo umano. Se ne sono anche altri con le stesse caratteristiche mentre alcuni carboidrati sono digeribili. Troviamo l’inulina in tanti alimenti di origine vegetale ma per estrarla si usano soprattutto la cicoria e il carciofo, nel tartufo bianco e nei tuberi di dalia.

Se guardiamo con attenzione l’etichetta di alcuni alimenti prodotti in modo industriale, compare il suo nome come additivo, per migliorarne il sapore.

Proprietà dell’inulina

Non essendo digeribile, l’inulina raggiunge l’intestino senza essere digerita e viene accolta dai batteri della flora intestinale che la fermentano e ne ricavano nutrimento. Si parla di batteri “buoni”, che ci aiutano a stare meglio a livello intestinale e digestivo, per cui l’inulina è di fatto una sostanza amica del nostro intestino ma questa non è la sua unica proprietà. E’ ad esempio anche un rimedio utile per chi deve ridurre la quantità di colesterolo presente negli alimenti.

Tubero di dalia

A cosa serve l’inulina

La situazione più comune in cui questa sostanza viene prescritta prevede la presenza di concentrazioni eccessive di grassi nel sangue, soprattutto di colesterolo e di trigliceridi. In alcuni casi può aiutare anche chi è sovrappeso oppure chi è costipato.

Prima abbiamo parlato di proprietà inerenti alla salute della nostra flora intestinale e contro il colesterolo cattivo ma è corretto avvisare che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha però respinto i claim nutrizionali che parlavano di entrambe queste funzionalità. Non ci sarebbero infatti al momento prove sufficienti per sostenere che l’inulina possa favorire il benessere della flora intestinale, agendo come prebiotico e aiutando la digestione e la regolarità gastrointestinale. Per quanto riguarda il livello di colesterolo nel sangue, vale lo stesso. Per ora non possiamo dire che è scientificamente provato il suo effetto contro l’eccesso di colesterolo. Non possiamo dare per certo che causi senso di sazietà e che aiuti le naturali difese dell’organismo migliorando l’assorbimento del calcio.

Per riassumere i benefici ipotizzati ecco uno schema delle attività attribuite a questo carboidrato:

  • Attività protettive nei confronti di patologie tumorali, come il carcinoma del colon;
  • Attività protettive nei confronti di microrganismi patogeni.
  • Attività migliorative nei confronti dell’assorbimento intestinale di minerali come il calcio e il magnesio;
  • Attività migliorative dell’alvo, grazie a un effetto formante massa;
  • Attività prebiotiche;
  • Attività metaboliche, utili nel ridurre il rischio di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e iperglicemia.

Utilizzo dell’inulina

Non dobbiamo esagerare con questa sostanza che può essere assunta quotidianamente ma con dosi non superiori ai 10 grammi, per un individuo sano e adulto. Possiamo trovare questa dose mangiando gli alimenti che la contengono quindi soprattutto le verdure. Chi ne mangia già tante d’abitudine oppure chi segue una dieta vegetariana, non ha di solito bisogno di assumere degli integratori.

Sono invece a volte necessari dei prodotti a base di inulina le persone che mangiano poca verdura e poca frutta e che potrebbero trarre beneficio dai suoi ipotetici effetti prebiotici magari per riprendersi da una terapia antibiotica. Anche chi soffre di disordini gastrointestinali può provare a curarci con l’inulina ma non prima di essersi confrontato con il proprio medico curante. Non sempre infatti questa sostanza da gli effetti desiderati in queste circostanze. Per integrare la propria alimentazione sono necessari di norma 5-10 grammi di inulina al giorno che possiamo trovare in varie forme: polvere, tavolette o cibi funzionali.

Effetti collaterali dell’inulina

Non ci sono delle particolari contravvenzioni riguardanti l’uso dell’inulina che di solito non crea problemi a meno della presenza di una ipersensibilità alla sostanza. Anche per quanto riguarda la sua compatibilità con i farmaci, non ci sono segnalazioni. Possiamo semmai ricordare che potenzia l’assorbimento di minerali quali calcio e magnesio e potenzia l’effetto dei probiotici.

Ci sono però dei soggetti che è meglio utilizzino l’inulina con molta prudenza come ad esempio chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile, gonfiore addominale, alvo alterno ed altre patologie riconducibili ad un’alterata sensibilità alle fibre. Una cura a base di questo carboidrato potrebbe aggravare la situazione.

Pubblicato da Marta Abbà il 19 Luglio 2021