Impianto di riscaldamento a pavimento
Impianto di riscaldamento a pavimento. Informazioni sull’installazione in caso di nuova costruzione o ristrutturazione. Impianto di riscaldamento a pavimento in pannelli o rotoli.
Un impianto di riscaldamento a pavimento può essere alimentato da una termostufa, da un impianto geotermico o dalla rete elettrica. La termostufa può essere alimentata a gas o a biomassa, oppure, in alternativa, il sistema di riscaldamento a pavimento può sfruttare acqua calda prodotta dall’impianto solare termico. Le fonti energetiche da sfruttare per riscaldare casa con un impianto a pavimento sono molteplici ma la rete elettrica è tra le soluzioni più immediate.
Impianto di riscaldamento elettrico a pavimento, vantaggi
Un impianto di riscaldamento elettrico a pavimento è più efficiente ed economico rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento ad acqua. Le serpentine installate sotto lo strato più superficiale della pavimentazione, consentono una distribuzione più uniforme del calore e anche più fisiologica.
Per garantire il massimo comfort domestico, infatti, il calore dovrebbe essere irradiato dal basso verso l’alto e non trovarsi a mezz’aria (termosifoni) o irradiarsi dall’alto verso il basso (condizionatori, termoconvettori, sistemi di ventilazione…). La parte alta del nostro corpo (spalle e testa) dovrebbero trovarsi in una temperatura idealmente più inferiore rispetto al resto del corpo, in particolare agli arti inferiori. L’impianto di riscaldamento a pavimento garantisce il massimo comfort compatibile alle necessità fisiologiche del corpo umano.
In più, un impianto di riscaldamento a pavimento elimina problemi sottovalutati e molto comuni come la diffusione di batteri e odori (condizionatori), l’accumulo di polveri difficili da gestire (nelle insenature dei termosifoni), creazione di campi elettromagnetici, problemi di sicurezza.
Se l’installazione è fatta a dovere, gli impianti di riscaldamento a pavimento garantiscono l’assenza di inerzie termiche, in più, dall’attivazione del sistema di riscaldamento alla percezione reale del calore passano pochissimi minuti: non vi sono tempi d’attesa lunghi come accade per i termosifoni in ghisa. L’ambiente viene riscaldato in poco tempo, in modo uniforme e con una buona efficienza energetica.
Ristrutturazione per installare un impianto di riscaldamento a pavimento
Tutti i lavori di ristrutturazione realizzati entro il 31 dicembre 2016 vi danno diritto all’accesso alle detrazioni fiscali. Lo sgravio fiscale ammonta al 50% della spesa in condizioni standard mentre se l’installazione dell’impianto vede un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio (certificata con attestato di prestazione energetica), lo sgravio sale al 65%. Dal 2017, le detrazioni fiscali saranno decrementate progressivamente toccando percentuali di sgravio via via inferiori.
In caso di nuove costruzioni o di interventi di ristrutturazione, il riscaldamento a pavimento sottomattonella è facile da installare anche se in caso di pavimentazione pre-esistente vi sono dei lavori extra da attuare. Nelle ristrutturazioni, un impianto a pavimento può occupare uno spessore di solo un centimetro, vi sono però delle considerazioni da fare: dovrà essere rimossa e sostituita la pavimentazione così come i battiscopa e sarà necessario rivedere i margini di porte e finestre.
I sistemi di riscaldamento a pavimento di ultima generazione necessitano, via via, di spessori sempre più ridotti. Il sistema di riscaldamento elettrico a pavimento Harden 2000, per esempio, presenta uno spessore di 3 mm e può essere posato sopra il massetto, annegato direttamente nella colla delle mattonelle. In alternativa, questo genere di impianti a pavimento, possono essere appoggiati e fissati sotto qualsiasi pavimento flottante.
Pavimento radiante in rotoli
Non solo tubi e serpentine da annegare sotto il pavimento; il mondo dell’edilizia propone pavimenti radianti in rotoli rapidi da installare. Questi rotoli integrano delle clip premontate che vanno a ospitare le serpentine che erogano il calore. I rotoli si fissano tra loro facilmente, mediante un nastro adesivo che svolge anche un ruolo da isolante. Grazie al nastro adesivo isolante si arresta l’umidità di risalita proveniente dal massetto.
Pubblicato da Anna De Simone il 4 Agosto 2016