Dove si butta la ceramica

Dove si butta la ceramica

Dove si butta la ceramica: le istruzioni per eseguire una buona raccolta differenziata e capire dove si buttano i cocci di ceramica, cristallo e porcellana.

La ceramica è un materiale inorganico, non metallico che, dopo la fase di cottura, assume una consistenza rigida. In casa abbiamo diversi oggetti di ceramica: dalle stoviglie ai complementi d’arredo. Non solo, anche piastrelle, tegole, rivestimenti, monili… insomma, la ceramica è un materiale molto usato. Allora, quando un oggetto in ceramica si rompe, dove si butta?

Ceramica: dove si butta

L’Italia è leader nel commercio internazionale della ceramica. Nel Meridione d’Italia sono famose le ceramiche del comune salernitano di Vietri Sul Mare. Nel Settentrione, hanno fatto la storia le ceramiche di Lodi, con le fabbriche di Coppellotti, Rossetti e Ferreti. Gli italiani apprezzano molto la ceramica ma, anche questo materiale, come tutti gli altri, è destinato a raggiungere la fine del ciclo della sua vita.

L’aspetto e la consistenza ti fanno ricollegare la ceramica e la porcellana al vetro, tuttavia, ceramica e porcellane non vanno buttate nella campana del vetro. Allora dove si butta la ceramica?

La ceramica, così come la porcellana, vanno gettate nel bidone dell’indifferenziato.

Dove si butta la ceramica

Come premesso, la ceramica si getta nel bidone dell’indifferenziato.

Nelle nostre case ci sono oggetti di ceramica che, in base alla lavorazione, assumono nomi e caratteristiche specifiche. Parliamo di:

  • Porcellana
  • Argilla
  • Gres
  • Terracotta
  • Maioliche
  • Cotto

La porcellana è considerata la più pregiata produzione della ceramica, si usa esclusivamente per oggetti ornamentali o per stoviglie di alto pregio. A prescindere dal tipo di ceramica che hai bisogno di smaltire, sappi che questa andrà nel bidone del “secco indifferenziato”, cioè nella busta nera.

Il conferimento del rifiuto nel bidone nero del “secco indifferenziato” si esegue anche a prescindere dalla finitura (smaltata, opaca, lucida, pitturata a smalto, smaltata per immersione o con aerografo…). Nel bidone nero del secco indifferenziato vanno gettati anche altri materiali simili al vetro come:

  • Il Pirex
    se hai delle pirofile “in vetro”, sappi che queste quasi sicuramente sono in pirex e non vero vetro.
  • Il cristallo
    se rompi la cristalleria, i cocci vanno gettati nel secchio dell’indifferenziato.

La porcellana e la ceramica sono materiali non riciclabili, proprio come i pannolini e gli assorbenti!

E… se è ingombrante?

Se la ceramica che vuoi smaltire è ingombrante, come può esserlo il water del tuo bagno, il lavandino, il bidet o le piastrelle in cotto, sappi che dovrai rivolgerti all’isola ecologica più vicina. Ogni Comune d’Italia esegue la raccolta di materiale ingombrante –anche su appuntamento-, tuttavia le amministrazioni gestite male non riescono a garantire il servizio di ritiro rifiuti ingombranti a domicilio. In questo caso dovrà essere tua premura caricare il complemento in auto e consegnarlo all’isola ecologica di tua pertinenza.

Riciclare la ceramica con la tecnica giapponese Kintsugi

Sai che puoi riciclare la ceramica sfruttando una tecnica giapponese?
Il kintsugi è una tecnica giapponese che consiste nel riparare oggetti rotti con materiali preziosi come oro o argento. In ambito domestico puoi usare una colla color oro!

In commercio è facile trovare dei collanti dorati, lacca con polvere d’oro o foglie d’oro, con le quali rimarginare e ricongiungere i pezzi rotti.

Tale pratica giapponese non solo ripara l’oggetto rotto ma ne aumenta anche il valore.

La tecnica kintugi permette di ottenere degli oggetti preziosi sia perché per ripararli si usa un metallo prezioso, sia perché artisticamente l’oggetto acquista valore: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi.

Questa tecnica nasce dall’idea che qualsiasi imperfezione e qualsiasi rottura -anche quella inaspettata come una ceramica in frantumi– può non solo rimarginare ma anche condurre a un miglioramento.

Non pensare che questa tecnica sia troppo difficile per te! Prima di chiederti dove si butta la ceramica, prova a interrogarti se l’oggetto infranto può trasformarsi e attraversare un nuovo ciclo di vita!

Nella foto in alto, una ciotola in ceramica riparata con la tecnica giapponese del kintsugi, perfetta per recuperare complementi di ceramica rotti.

Dubbi sulla raccolta differenziata e su dove si buttano i rifiuti?
Leggi l’articolo intitolato “dove si butta il polistirolo“.

Pubblicato da Anna De Simone il 15 Agosto 2019