Donnola: caratteristiche e dove vive

Donnola

Il nome della donnola ha un significato particolare che merita di essere raccontato. Deriva dalla lingua latina, da “domnula”, diminutivo di domna, che significa “signora”, per la forma aggraziata, “da signorina“. Questo animale pur avendo un aspetto elegante non ha affatto un carattere facile, in alcune leggende lo si accenna. Addirittura si racconta che questo mammifero potesse uccidere il basilisco, animale leggendario rappresentato spesso anche col biscione nei vessilli. A sostenerlo, tra i tanti, ci sarebbe anche Brunetto Latini nel Tesoro.



Donnola: caratteristiche

Si tratta di un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi, come anche altri animali noti quali il tasso, la puzzola e la faina. Con il suo corpo affusolato e le sue forme armoniche, la donnola figura come un animale piuttosto elegante ed è facile innamorarsene quando lo si vede. Ha anche un’aria simpatica, fa tenerezza e può sembrare un peluche. E’ di natura selvatica ma è possibile trovarne anche alcuni esemplari domestici.

Il corpo della donnola ha una lunghezza totale di circa 30 centimetri, almeno 4 sono quelli della coda. E’ un animale snello e longilineo, con un mantello che attira l’attenzione perché non solo è soffice ma anche degli splendidi colori. Sul dorso è fulvo mentre sul ventre sfuma verso tinte più vicine al bianco e al grigio. Ci sono delle donnole che mostrano però delle colorazioni differenti, sono quelle appartenenti a delle popolazioni montane che, durante l’inverno, cambiano pelo assumendo una colorazione completamente o parzialmente bianca come l’Ermellino.

Le zampe di questo mammifero sono corte, per non dire tozze, con delle unghie particolarmente aguzze che possono fare del male. Le orecchie sono di dimensioni piuttosto considerevoli, non proporzionate al resto del corpo.

Donnole: carattere

Anche se l’aspetto può illudere, il carattere delle donnole non è per nulla mansueto. Abbiamo a che fare con un mammifero che molto spesso diventa aggressivo, soprattutto se non viene educato ed ammaestrato sin da piccolo. Quando invece siamo di fronte ad un esemplare di donnola domestica, allora il carattere è quello di un gatto: giocherellone e coraggioso, un po’ selvatico ma non troppo.

Donnola

Donnola: dove vive

Un animale come questo ama abitare le cavità del terreno oppure i tronchi degli alberi, spingendosi fino ad altitudini di circa 2800 metri anche e soprattutto dove ci sono campi o boschi frequentati dall’uomo.

Pur passeggiando in questi ambienti non ci riuscirà molto facile adocchiare questo animale perché conduce una vita molto notturna, di giorno sta nella tana mentre di notte si dedica alla caccia per procacciarsi il cibo.

E’ diffusa in tutta Europa, in Asia, America del Nord e Africa, quindi la possiamo trovare anche in Italia dove sembra che vivano tre sottospecie di questo animale: la Mustela nivalis nivalis, la Mustela nivalis boccamela e la Mustela nivalis vulgaris. Non tutti gli esperti sono convinti di questa catalogazione ma sta di fatto che nel nostro Paese la donnola vive eccome.

Donnola: riproduzione

Ben due volte l’anno si riproduce, con un periodo di gestazione che dura circa cinque settimane, ogni volta può partorire dai 3 ai 6 cuccioli, a seconda della disponibilità di cibo nella zona in cui vive la madre. Per almeno due mesi i piccoli vengono allattati, verso i quattro mesi sono già indipendenti e cominciano a condurre una vita distante dalla coppia che gli ha dato origine.

Le tane delle donnole vengono costruite di solito in zone pietrose oppure sfruttando delle gallerie scavate nel terreno in posizioni strategiche che permettono di andare a caccia durante la notte alla ricerca di conigli, lepri, topi e uccelli di piccola taglia. Quando vive in vicinanza dei fiumi, non disdegna piccoli insetti, rane e anche qualche biscia, se di modesta taglia.

Donnola: alimentazione

Viste le prede di cui va in cerca, è chiaro che la donnola è un animale prettamente carnivoro ma che non ha una dieta fissa: dipende cosa offre l’ambiente in cui vive. Nel suo menù troviamo spesso lepri, conigli, topi ed uccellini di piccola taglia ma se capita, possono costituire un buon pranzetto anche animali come rane, insetti e piccoli serpenti.

Donnola e faina

Può capitare che la donnola venga confusa con la faina, anche perché appartengono alla stessa famiglia, quella dei mustelidi. Esistono però delle differenze non banali tra questi due animali che è bene raccontare per evitare malintesi.

Ci sono delle differenze di dimensioni, perché la donnola misura dai 12 ai 30 centimetri, al massimo, di lunghezza e pesa al massimo un paio di etti. La faina è ben più grande, arriva anche a 45 centimetri di lunghezza. Anche l’habitat è diverso, la faina non arriva ad alta quota e si ferma ai 2.000 metri. Nonostante tutte queste differenze, è vero che possono essere confuse perché di fatto il loro aspetto fisico è piuttosto simile, anche nel colore e nella consistenza del pelo, in entrambi i casi fulvo e soffice, con il ventre bianco e grigio.

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Pubblicato da Marta Abbà il 2 Marzo 2019