Che differenza c’è tra marmellata e confettura

Che differenza c’è tra marmellata e confettura

Sono entrambe dolci e gustose, ne esistono di tantissimi gusti, ma che differenza c’è tra marmellata e confettura? Ve lo sarete chiesti davanti allo scaffale di un supermercato oppure mentre eravate in cerca di una ricetta per farle in casa. Non sono sinonimi, ciascuna ha delle caratteristiche diverse e anche di fronte alla legge è necessario non confonderle. Detto ciò, possiamo tranquillamente mangiarle entrambe, a colazione come a merenda.



L’autunno io l’ho sempre visto come il momento delle marmellate e anche delle confetture, forse perché ci sono frutti di stagione, estiva, che possono tornare alla bocca in questo modo, come le fragole e i lamponi, oppure altri come i fichi che maturano e possiamo utilizzare.

Che differenza c’è tra marmellata e confettura in Europa

Si è mossa anche la Comunità Europea per precisare che marmellate e confetture sono due cose diverse e non devono essere confuse. Già ben trent’anni fa ha emesso una direttiva, la 79/693 del 1979, recepita in Italia tre anni dopo con il DPR n. 401, che definiva le caratteristiche dell’uno e dell’altro prodotto ma questo non ha avuto un grande effetto sui cittadini comuni che, come nulla fosse, continuano a confondere.

La marmellata è davvero marmellata se contiene una certa quantità di frutta, una percentuale ben precisa che è definita per legge. Per definizione è un prodotto alimentare a base di zucchero e agrumi in cui gli agrumi devono essere presenti in una percentuale uguale o maggiore del 20%. Gli agrumi in questione possono essere arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto e pompelmo. Le parti di frutto che possono essere impiegate per fare una marmellata sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.

Per le confetture non c’è questa limitazione, possono essere a base di qualsiasi frutto ma esso deve essere presente almeno con una percentuale del 35%. Qui possiamo trovare ogni tipo di gusto, non ci sono limiti e in commercio si trovano dei frutti e delle combinazioni davvero molto stuzzicanti. Nelle confetture c’è quindi già parecchia frutta rispetto alle marmellate ma possiamo pretendere ancora di più e cercare le confetture extra, con il 45% di frutta come percentuale minima.

Che differenza c’è tra marmellata e confettura

Che differenza c’è tra marmellata e confettura, e composta

Nel panorama di alimenti da spalmare a base di frutta, spunta anche una terza protagonista, la composta. Vi sarà forse capitato di vederne in vendita, proprio affianco alle marmellate e alle confetture. Che cosa la distingue? Ha molto in comune con marmellata e composte, quindi il rischio di fare confusione è sempre alto ed è opportuno quindi precisare per fare degli acquisti consapevoli.

Chi ha proprio voglia di frutta, oppure chi desidera limitare la quantità di zucchero, può optare per la composta che è più “sana” e ricca di frutta. In genere la percentuale di frutta supera il 60% e lo zucchero è presente in quantità minore. Chi l’ha assaggiata una volta nella vita, sa che c’è una bella differenza anche di gusto, quando si mangia una composta si ha l’impressione di magiare della frutta schiacciata con un tocco di dolce in più. Dovendo scegliere, io punterei senza dubbio a questa, senza nulla togliere a marmellate e confetture.

Che differenza c’è tra marmellata e confettura: ricette

Esistono diverse ricette interessanti per preparare marmellate e confetture fantasiose. Quello però che è molto importante per la buona riuscita del nostro prodotto è la qualità della frutta. Puntiamo sulla frutta di stagione e scegliamola adatta, non troppo matura ma nemmeno troppo acerba.

Tra le proposte più bizzarre ed interessanti ho visto questa marmellata di arance e pere, una variante di quella con le mele. Prendiamo 400 grammi di arance e due pere grandi, o 3 piccole, uniamole a 300 grammi di zucchero e lasciamole riposare almeno due ore. Mettiamo poi a cuocere questo composto, a fuoco molto lento per circa un’ora, di volta in volta togliendo la schiuma che si forma man mano che si scalda. Abbiamo terminato già, possiamo togliere dal fuoco la nostra marmellata, farla raffreddare e metterla in vasetti che in un primo momento è meglio che stiamo ribaltati.

Le altre ricette per marmellate sono simili, quelle per le confetture hanno ingredienti diversi, hanno più frutta, ma di fatto il procedimento è sempre lo stesso. Possiamo sbizzarrirci con la frutta, preparando marmellate e confetture di fichi e cannella, di pera e vaniglia, di pesca e zenzero, di fragola e arancia. Quella di prugne e quella di fichi sono tra le più gettonate in inverno, molti preparando la confettura anche a seconda della frutta che trovano o di quella che coltivano e a volte hanno in eccesso.

Io sono di quelli che la marmellata e la confettura la mangia quasi direttamente dal vasetto o al massimo su una fetta di pane integrale, perché se sanno davvero di frutta, sono una delizia. Molte però sono le ricette con cui possiamo gustarle, di biscotti e di torte. Semplici e divertenti da preparare con i bambini sono i biscotti di pasta frolla. Possiamo cucinarla noi oppure acquistarla e divertirci a creare forme diverse da farcire con marmellata e frutta secca.

La torta classica da farcire con la marmellata è sicuramente la crostata ma le confetture e le composte si adattano bene anche alla torta Paradiso, ad esempio, oppure ai ciambelloni per la colazione. La marmellata all’arancia è una perfetta farcitura anche per biscotti e torte al cioccolato.

Pubblicato da Marta Abbà il 25 Ottobre 2019