Condizionatori a pompa di calore, detrazioni fiscali

Condizionatori a pompa di calore, detrazioni fiscali

Condizionatori a pompa di calore, detrazioni fiscali: è possibile beneficiare delle detrazioni per risparmio energetico, dello sgravio fiscale previsto dal bonus mobili o del bonus ristrutturazione. Vediamo insieme come funzionano queste detrazioni, se sono cumulabili e quali requisiti occorrono per accedervi.

Iniziamo col dire che questi tre incentivi sono erogati in forma di detrazioni fiscali e sono destinati a coprire, tra le altre cose, le spese di acquisto e sostituzione di un condizionatore con pompa di calore. Queste detrazioni non sono cumulabili tra loro, quindi dovrete sceglierne solo una…. allora quale conviene di più? In questa pagina le analizzeremo in modo dettagliato così da permettervi la scelta migliore, in base alle vostre esigenze.

Condizionatore a pompa di calore, detrazioni fiscali per il risparmio energetico 

I requisiti per accedere alle detrazioni per risparmio energetico sono semplici: il condizionatore deve essere ad alta efficienza e destinato a un’abitazione che già dispone di un impianto di riscaldamento, infatti l’acquisto della pompa di calore dovrà essere finalizzato a sostituire l’impianto di condizionamento invernale pre-esistente.

Questa è l’agevolazione fiscale più conveniente perché consente uno sgravio fiscale del 65%. In breve, i requisiti:

  • la pompa di calore deve essere ad alta efficienza, quindi dovrà rispettare le specifiche individuate dall’Agenzia delle Entrate.
  • La pompa di calore dovrà sostituire un impianto di condizionamento invernale già esistente.
  • Il limite di spesa detraibile è di 30mila euro ed è spalmato su 10 quote annuali.

Detrazioni fiscali per risparmio energetico, a chi spettano?
Le detrazioni fiscali al 65%, anche note come ecobonus, sono destinate sia a persone fisiche, sia alle aziende. Il condizionatore a pompa di calore dovrà essere installato su un edificio pre-esistente e già dotato di un impianto di riscaldamento, l’edificio può appartenere a qualsiasi categoria catastale.

Condizionatore a pompa di calore, detrazioni fiscali con il bonus ristrutturazione

La sostituzione del condizionatore è vista come un lavoro di manutenzione straordinaria, così, per chi decide di comprare e installare un climatizzatore a pompa di calore è disponibile il bonus ristrutturazione.

In questo caso la detrazione è fissata al 50%. Questo bonus è erogato per chi va a sostituire il vecchio condizionatore contemplando un miglioramento energetico.

Anche con il bonus ristrutturazione la detrazione fiscale è spalmata su 10 rate annuali e il tetto massimo della spesa ammonta a 96 mila euro.

Tra i requisiti, non vi è alcun vincolo sull’efficienza energetica purché il condizionatore sia a pompa di calore, quindi possa provvedere sia al condizionamento invernale (aria calda in inverno) sia a quello estivo (aria fresca in estate).

Bonus ristrutturazione, a chi spetta?
Questa detrazione fiscale spetta a tutti i contribuenti che versano IRPEF o INPAP e che rispettino i requisiti sopra elencati.

Condizionatore a pompa di calore, detrazioni fiscali con il bonus mobili

Come per il bonus ristrutturazione, anche con il bonus mobili chi acquista e installa un condizionatore con pompa di calore può beneficiare di uno sgravio fiscale del 50% della spesa sostenuta. In questo caso, però, il tetto massimo coperto dall’agevolazione ammonta a 10 mila euro. Il credito d’imposta, inoltre, pone dei limiti di classe energetica: per beneficiare delle detrazioni fiscali al 50% previste dal bonus mobili, il condizionatore a pompa di calore dovrà essere necessariamente di classe energetica A+ o superiore (A++ o A+++); vi ricordiamo che anche per le detrazioni fiscali risparmio energetico erano imposti vincoli di performance termiche dall’Agenzia delle Entrate mentre con il bonus ristrutturazione non è richiesto alcun requisito circa la classe di consumo dell’apparecchio.

Il bonus mobili, però, è quello che offre un tetto massimo di rimborso inferiore: 10 mila euro. Ciò significa che il credito d’imposta potrà ammontare al 50% di una spesa massima pari a 20.000 euro.

Bonus ristrutturazione: a chi spetta? 
Solo persone fisiche che versano IRPEF o INPAP e hanno un edificio oggetto di ristrutturazione o alle coppie che hanno acquistato un immobile.

Pubblicato da Anna De Simone il 23 Maggio 2016