Come mangiare un limone

come mangiare il limone

A volte lo mettiamo come decorazione sui piatti, di pesce ma non solo, magari assaggiandolo o spremendolo un pochino sulla superficie del piatto per poi scartarlo, se non lo abbiamo già messo da parte appena visto, eppure il limone è un alimento molto prezioso! Come mai questo spreco? Perché in pochi sanno come mangiare un limone e soprattutto perché farlo. Ecco qualche indicazione utile per rivalutare questo agrume dalla fama di acido e valorizzarlo meglio nella nostra dieta.



 

Iniziamo subito preparando qualcosa di davvero semplice. Peliamo il limone levando anche la parte bianca che può risultare amara, tagliamolo a spicchi e con il coltello facciamo un gesto chirurgico per togliere più membrana possibile. Raccogliamo tutta la polpa in una ciotola e poi dividiamo gli spicchi in bocconcini da servire con dello zucchero se temiamo sia troppo aspro.

Se preferiamo bere il limone invece che mangiarlo, ecco come fare. Zucchero ce ne vuole, da trasformare in sciroppo con un po’ di acqua e cottura, 1 tazza di zucchero e una di acqua per le proporzioni. Mentre questo sciroppo è in frigo a raffreddare, spremiamo un bel po’ di limoni, almeno 8 o 9, per ottenere 250 ml di liquido. Una volta pronto, mescoliamo i due liquidi e serviamo in tavola con del ghiaccio ed erbe aromatiche fresche come timo, basilico, rosmarino e lavanda. Le proprietà del succo di limone sono tantissime.

A cosa serve mangiare un limone

Appurato che è davvero facile mangiare il limone, ecco perché è bene farlo, assaggiando coraggiosamente questo frutto giallo. Ha tantissime proprietà e non tutte sono anche delle arance, quindi non prendiamo la scusa “eh, io tanto mangio arance in abbondanza” perché non è la stessa cosa.

Dobbiamo i benefici del limone alla presenza di acido citrico, limonene, pinene e vitamina C. Tra le proprietà più apprezzate ci sono quelle antiossidanti, per la prevenzione dell’invecchiamento precoce cellulare e il contrasto ai danni ossidativi provocati dai radicali liberi. Anche la digestione è favorita dal limone che è in grado di stimolare la produzione dei succhi gastrici, buccia compresa, e poi scopriremo come mangiarla. Il limone ha proprietà depurative e disintossicanti, ci aiuta ad eliminare scorie e tossine, soprattutto se bevuto al mattino con l’acqua calda. Non dimentichiamo che questo agrume blocca la formazione dei calcoli ed è un potente antibatterico, abbassa i livelli di colesterolo e i livelli di acido urico e allo stesso tempo aumenta le difese immunitarie. Pochi sanno che fa bene anche alla pelle perché disinfetta e curare, motivo per cui l’olio essenziale di limone viene consigliato per contrastare i brufoli, le impurità della pelle e per rinforzare i capillari.

Quando mangiare il limone

Dipende, da noi e da ciò che ci aspettiamo. Una limonata è un’ottima parte di merenda, va bene per dissetare, in estate, e idratare. L’acqua tiepida con il limone, per il fegato soprattutto, è da bere rigorosamente al mattino a stomaco vuoto. La confettura di limone possiamo mangiarla quando ci va, è deliziosa e se non è troppo zuccherata, non fa affatto male.

Succo di limone

Come cucinare un limone

Per ora abbiamo mangiato il limone quasi al naturale, senza troppo spadellare, ma ora possiamo fare qualcosa di più impegnativo preparando la conserva. Laviamo i limoni strofinando bene la scorza se non abbiamo intenzione di scartarla, e sarebbe un peccato farla perché è ricca di nutrienti e vitamine. Togliamo solo le estremità del frutto e poi dividiamo in 4 parti e poi a fettine sottili. Mettiamo a cuocere i limoni tagliati con un po’ di acqua e, quando iniziano a diventare molli, aggiungiamo lo zucchero. Le quantità sono da valutare al momento, non esageriamo e aggiungiamo a poco a poco, senza mai togliere dal fuoco la pentola. Capiamo quando è pronto tutto nel momento in cui messo un cucchiaino sul piatto, e inclinando il piatto, la nostra conserva non scivola troppo ma come fosse uno slimer. Ci siamo! Possiamo mettere la nostra delizia nei vasetti correttamente sterilizzati. La potremo mangiare dopo un paio di settimane di riposo, al fresco di una cantina, ad esempio.

Possiamo anche cucinare piatti con il limone, ad esempio un buon pollo al limone con cipolle, uvetta, pistacchi e… limoni. E’ assai semplice, basta fare a pezzi il pollo a pezzi e farlo cuocere in una casseruola con l’olio e poi toglierlo dalla pentola mettendo al suo posto le cipolle e facendole rosolare per poi unire ad esse zenzero, pepe bianco, zafferano, coriandolo e i pezzi di pollo già rosolati. Può cuocere per un’ora così, con un po’ di acqua se vi sembra asciutto, ma dopo solo mezzora uniamo uvette e limoni tagliati in quattro, e i pistacchi. Va servito caldo.

Una ricetta semplice ma bizzarra è quella dei limoni in salamoia, da usare in accompagnamento a piatti sia di carne che di pesce. Scegliamo limoni non trattati, laviamoli bene e nelle bucce facciamo 4 tagli in cui inserire il sale grosso. In una pentola mettiamo un litro di acqua con 100 gr di sale e facciamo bollire mentre i limoni vanno in vasetti di vetro sterilizzati in cui va aggiunta l’acqua salata appena fatta bollire. In ogni vasetto mettiamo un cucchiaio d’olio in ogni vasetto e un chiodo di garofano. Ben chiusi e conservati, i barattoli durano anche un paio di mesi. Se amate i dolci potete cucinare un ottima torta al limone oppure dei macarones al limone

Come mangiare la buccia di limone

La scorza di limone è ricca di limonene, responsabile del profumo e alla base dell’olio essenziale di limone. Questa sostanza previene la crescita tumorale e ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, contrasta il gonfiore addominale e depura il fegato. La possiamo inserire grattugiata in diverse ricette, ma cercando di fare in modo che non cuocia altrimenti perde le vitamine. Meglio quindi una spolveratina sopra insalate, cereali, legumi o salse.

Quanti limoni mangiare in un giorno

E’ difficile dare una risposta netta a questa domanda perché non stiamo parlando delle dosi di una medicina, anche se effettivamente cura molte cose questo frutto. E’ consigliato, ogni giorno, io ne spremo una metà nell’acqua tiepida ogni mattina, c’è chi beve una limonata la giorno, ma senza esagerare. Siamo noi per primi che dobbiamo capire se ci fa acidità e quando. Meglio non esagerare subito ma andare per gradi, ed evitarlo se si soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo perché provoca acidità di stomaco e irrita le mucose.

Pubblicato da Marta Abbà il 11 Aprile 2020