Carta da macero: che cosa è e tipologie

Carta da macero

La carta da macero ha a che fare con il riciclo, questo è piuttosto ovvio, ma pochi sanno cosa è davvero, come si classifica ed eventualmente come viene certificata e controllata.

Ci sono norme e criteri importanti da conoscere se si vuole essere pronti a cogliere ogni opportunità di riciclo che esiste oggi.



Carta da macero: che cosa è

Quella che chiamiamo carta da macero non è una vera e propria carta ma è l’insieme di fibre che è stato possibile recuperare da carta o cartone già usati. Proprio da questo materiale grezzo si possono ottenere le fibre che poi vengono utilizzate per creare la carta riciclata. Gran parte della carta utilizzata e prodotta in Italia arriva dalla carta da macero.

Carta da macero: tipologie

Andiamo più a fondo e cerchiamo di capire che caratteristiche ha questa carta, osservandone le due tipologie esistenti, quella industriale e quella domestica.

La prima include un po’ tutte le varietà di carta e cartone che possiamo incontrare nei diversi processi industriali quindi tutti quegli scarti provenienti dalle industrie cartarie o editoriali, dagli uffici e dalle varie attività commerciali e di trasporto, imballaggi compresi. E’ abbondante, come potete immaginare, costituisce la quota maggiore di carta da macero che troviamo sul mercato ed è decisamente a buon mercato perché reperibile a prezzi molto bassi. Esistono delle imprese specializzate nella raccolta di carta industriale.

La carta domestica, come il nome suggerisce, proviene da tutto ciò che le singole famiglie gettano di cartaceo nei rifiuti. Per raccoglierla si fa la differenziata, è l’ennesimo materiale a cui fare attenzione in casa oltre al vetro, alla plastica e anche all’umido. Questi tipo di carta da macero richiede un trattamento più costoso.

Carta da macero: come si usa

Ora che conosciamo l’importanza della carta detta da macero nel ciclo del riciclaggio della carta, andiamo a conoscerne meglio i passaggi. Quando si produce la carta riciclata, non si fanno passaggi moto diversi rispetto a quelli per la produzione di carta “ex novo”, ciò che cambia è ovviamente la parte iniziale perché si ha tra la mani la carta da macero.

Se per la carta normale va preparato un impasto di cellulosa, per la carta da macero si rende necessaria un’opera di pulizia, ovvero l’eliminazione di tutte le fibre i residui di altri materiali come ad esempio l’inchiostro, la plastica, la colla. E’ essenziale farlo prima di usare questa carta per produrre altra carta. Dopo questa depurazione, si prende la carta da macero e la si tratta in modo da ridurla in poltiglia e poi la si filtra, in modo tale da ripulirla dall’inchiostro stampato. Questo “lavaggio” produce acqua sporca e dei veri e propri fanghi che possiamo riutilizzare per esempio dalle industrie dell’edilizia.

Esistono diversi modi di procedere, ad esempio in alcuni casi possiamo trovarci un 100% di carta macero ma in altri casi ci può essere anche un po’ di fibra vergine. Per poter però parlare di carta riciclata, essa deve restare sotto la soglia del 40%. Per rendere la carta riciclata più accettata dal mercato di chi storce il naso di fronte alla sua tonalità, si attua un processo di sbiancamento che purtroppo spesso viene realizzato con l’utilizzo del cloro, decisamente inquinante. Ci sono anche delle alternative che possiamo considerare come l’ossigeno, un agente sbiancante efficace ma molto meno impattante a livello ambientale.

In media per sbiancare la carta riciclata si utilizzano da 7 a 15 Kg di composti chimici a base di ossigeno per ogni tonnellata di prodotto. A livello di lavorazione, dobbiamo immaginare la carta da macero come una sorta di impasto ottenuto dalla sua lavorazione e dall’attento sminuzzamento e che viene dato in pasto ad una speciale macchina, cosiddetta “continua”, che serve per “stirare” l’impasto, disidratarlo e pressarlo attraverso un passaggio dai rulli, fino all’avvolgimento finale in bobine.

riciclo carta

Carta da macero: vantaggi

L’utilizzo di questa carta per produrre carta riciclata porta con sé dei vantaggi interessanti che è bene ricordare e che sono sia di tipo ambientale che anche di tipo sociale, sempre che questi due aspetti siano sconnessi anche se sappiamo tutti che non è così.

Utilizzando la carta da macero si abbattono le quantità di rifiuti da smaltire e si va ad allungare la vita di un prodotto. A questo va aggiunto anche un calo della deforestazione, perché utilizzando le fibre già usate, non serve abbattere così tanti alberi come prima . Non scordiamoci anche i benefici in termini di nuovi posti di lavoro e anche di nuovi business che possono essere sviluppati in diversi settori dalla raccolta, al riciclaggio e alla lavorazione della materia prima.

Carta da macero: limiti

Questa ottima opportunità purtroppo non è infinita e dopo un po’ che si utilizza ci si deve fermare. In media accade dopo circa 5-6 volte. E’ un grosso limite che non si riscontra con altri materiale riciclabili come ad esempio il vetro. Questo perché le fibre della carta da macero possono rovinarsi e deteriorarsi e quindi diventare dopo qualche passaggio, inutilizzabili. Dopo che è stata massimamente utilizzata, anche la carta da macero diventa un vero e proprio rifiuto solido urbano e deve essere così smaltito.

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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Marzo 2021