Barracuda Mediterraneo

barracuda mediterraneo

Barracuda Mediterraneo: si muove in branco e ormai ha colonizzato tutte le acque delle coste italiane. Ecco cosa serve per la pesca al barracuda mediterraneo e le caratteristiche di questo pesce.

A causa del surriscaldamento globale, le acque del Mediterraneo si stanno via via tropicizzando, le temperatura aumentano e anche specie non autoctone stanno iniziando timidamente a colonizzare i nostri mari. E’ il caso della cubomedusa già segnala nell’articolo dedicato alle meduse del Mediterraneo, della caravella portoghese, oppure del temibile pesce scorpione che dal canale di Suez è arrivato nelle nostre acque. Tra i pesci che meglio si sono adattati alle nostre acque segnaliamo i barracuda.

Il barracuda un tempo viveva in un ristretto bacino dell’Atlantico orientale. Negli ultimi decenni branchi di barracuda hanno colonizzato il Mediterraneo in numero sempre crescente. Il motivo? L’innalzamento delle temperature.

Barracuda Mediterraneo

Il suo nome scientifico è Sphyraena viridensis. La sua presenza nel Mediterraneo è ormai conclamata. Inizialmente era presente solo nelle acque dell’estremo sud, nei pressi di Lampedusa e delle Isole Pelagie.

Oggi il barracuda Mediterraneo si trova lungo tutte le nostre coste: in tutto il Mar Tirreno, nel Mar Ligure, nelle acque che circondano le isole e nel Mar Adriatico.

A un occhio poco esperto, il barracuda mediterraneo (Sphyraena viridensis) può essere confuso con l’unico altro sfirenide presente nelle nostre acque, il luccio di mare o Sphyraena sphyraena. I due pesci differiscono tra loro per la visibile mancanza di squame, per le caratteristiche bande verticali e le dimensioni maggiori nel barracuda mediterraneo.

Descrizione

Il barracuda Mediterraneo si muove in branchi numerosi. Ha un corpo lungo che può raggiungere la dimensione di 130 – 140 cm. Il peso medio è compreso tra 1 e 3 kg ma non mancano esemplari più grossi. Nell’atlantico, il barracuda raggiunge facilmente i 10 kg di peso.

Si tratta di un pesce carnivoro: si nutre prevalentemente di pesci, cefalopodi e crostacei. Non è un cacciatore dispendioso: preferisce fermarsi tra le foreste di posidonia o nascosto tra anfratti e inghiottire la preda al suo passaggio. Caccia con movimenti rapidi e inaspettati.

E’ difficile trovare branchi di barracuda cacciare in pieno giorno: questo pesce preferisce nutrirsi di notte o al crepuscolo, quando è più facile sorprendere le prede.

La colorazione del pesce varia: è più uniforme negli esemplari giovani e più variegata negli adulti. In genere il colore è grigio-bluastro sul dorso e bianco-argenteo sul ventre. Il pesce è caratterizzato dalle bande trasversali più scure.

Presenta un muso lungo e appuntito, con la mandibola più stretta e lunga della mascella. I denti sono molto aguzzi, un po’ ricurvi e presenti anche sul palato.

Pesca al barracuda

Quando caccia, il pesce nuota in acque più superficiali. Quando si nota a 20 metri di profondità, il branco si sta spostando quindi diventa difficile pescarlo.

La pesca del barracuda è operata “a traino”, dalla barca. Si possono usare sia esche di superficie sia esche che scendono in profondità. Per poter pescare il barracuda è necessaria un’attrezzatura di pesca molto resistente.

Il barracuda mediterraneo è un pesce molto ricercato nella pesca sportiva. Il motivo? La difficoltà della pesca.

I pescatori si cimentano nella pesca al barracuda per mettersi alla prova. Le carni del barracuda, infatti, pur essendo edibili, non sono particolarmente pregiate ne’ sono famose per il sapore.

Quando i pescatori riescono a pescare esemplari di barracuda piccoli (dal peso inferiore a un kg), spesso usano le carni come esca naturale per pescare altri pesci più pregiati come le ricciole.

Preferisce acque miti, è quindi più abbondante nelle acque del Meridione d’Italia. Ama le acque pulite, quindi chi vuole cimentarsi nella pesca del barracuda a spinning, farebbe bene a tenersi lontano dalle foci dei fiumi.

Si può pescare dalla barca ma anche dalla terra ferma. Non è raro trovarlo nelle acque calde in prossimità di scogliere o lungo le banchine.

Il periodo migliore per la pesca del barracuda coincide con le condizioni in cui cambia la luce (alba e tramonto), quando il pesce si espone di più per cacciare. Nonostante questo, soprattutto chi fa pesca da barca, può cimentarsi nella pesca al barracuda anche in pieno giorno. Per la pesca al barracuda si preferiscono esche artificiali (top water, jerk, minnow, long jerk…).

Pubblicato da Anna De Simone il 8 Agosto 2019