Agrifoglio: proprietà e benefici

 

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Agrifoglio, scientificamente Ilex aquifolium, nella storia e nel mondo è chiamato in tanti modi, tra cui Aquifoglio, Alloro spinoso, Pungitopo maggiore. E’ sempre la stessa pianta, appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae, a forma di albero o arbusto, può arrivare fino ai 10 m. Solitamente ha un chioma piramidale e la corteccia liscia grigia, rami verdastri e foglie verde scuro lucente, spesso usato per decorazioni.



L’Agrifoglio è spontaneo in Italia, può sembrare persistente ma ci inganna: in realtà le foglie vivono per un intero anno e non si rinnovano tutte contemporaneamente. Fa dei piccoli fiori riuniti in fascetti, di colore bianco o rosa molto chiaro, mentre i frutti, noti a tutti, sono rosso fiammante, ben contrastanti con lo sfondo di foglie dove spuntano, simbolo forte e fiero di fertilità, da sempre.

Agrifoglio: proprietà

Oggi l’Agrifoglio non è usato in fitoterapia, non frequentemente, perché ha anche elementi di tossicità ma gli vengono riconosciute proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative. Sono emersi anche effetti simili a quelli della serotonina.

Il decotto di radici è diuretico e ha proprietà febbrifughe come anche il vino ricavato dalla corteccia, ma si può usare l’Agrifoglio anche per un’infuso delle sue foglie, se appena nate: avrà proprietà calmanti e febbrifughe, è anche un rimedio per l’itterizia. Non si butta via nulla e i frutti raccolti a maturazione, da ottobre a dicembre, una volta fatti essiccare, hanno azione purgativa.

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Tra le sostanze contenute nell’Agrifoglio ci sono le saponine, la xantina teobromina e un pigmento giallo, l’ilexantina. Il contenuto di ilicina è quello che lo rendere tossico per gli esseri umani: irrita lo stomaco e l’intestino, danneggia il sistema nervoso e per il cuore. Una scorpacciata di 20 bacche di Agrifoglio può essere mortale per un adulto.

Agrifoglio: significato

Molto prima del Cristianesimo l‘Agrifoglio è stato considerato una pianta magica in grado di proteggere dai demoni. I primi a utilizzarlo sono stati gli irlandesi per decorare le proprie abitazioni in modo semplice e a costo zero. I pagani al solstizio d’inverno salutavano l’ascesa del sole con uno spettacolo che vedeva l‘Agrifoglio protagonista assieme alla quercia estiva.

Con l’arrivo della tradizione cristiana l’Agrifoglio ha assunto altri significati ma è rimasto al centro dell’attenzione: la struttura della foglia ricordava la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue, poi i boccioli bianchi la purezza della Madonna.

Agrifoglio: albero

Alberello o grande arbusto sempreverde, questa pianta arriva ad una decina di metri di altezza, è originario dell’Europa centrale e meridionale e di parte dell’Asia dove però è più basso. Si presenta con un fogliame verde scuro e, per gli arbusti, alcune hanno anche spine acuminate. Il contrasto vivace tra foglie scure e bacche rosse rende visibile questa pianta nel mezzo di ogni giardino, soprattutto nel periodo invernale, quando la maggior parte delle altre piante sono grigie.

Agrifoglio: coltivazione

L’Agrifoglio è coltivato da secoli in Europa, sia perché ornamentali, sia perché ben auguranti: gli antichi romani ne creavano ornamenti propizi durante le festività del solstizio d’inverno, una tradizione che oggi si è trasformata in ciò che chiamiamo decorazioni natalizie.

L’agrifoglio è quindi una delle piante invernali che resistono al freddo senza problemi.

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Per crescere bene la pianta deve stare in posizioni ombreggiate o di sottobosco, dove il terreno è acido o semi-acido, fertile e ricco di humus. La moltiplicazione avviene con la semina oppure per mezzo di talea semilegnosa, per margotta o per innesto. Secolo dopo secolo la coltivazione è progredita e sono spuntati vari ibridi e cultivar come l’Agrifoglio con fogliame verde scuro, o con il margine chiaro e con il margine giallastro.

C’è anche quello con foglie variegate, e poi varietà nane, dallo sviluppo compatto. L’Agrifoglio non ha problemi né al sole né all’ombra, è una pianta completamente rustica e sopporta temperature anche verso i -15°C.

Agrifoglio: potatura

Avendo uno sviluppo molto lento, l’Agrifoglio è difficile che richieda potatura: basta e avanza la normale pulizia a fine inverno, per rami secche e foglie morte. Si può coltivare anche in vaso ma soffre il trapianti quindi è necessario usare subito un vaso abbastanza capiente dove possa stare per un po’ di anni senza preoccuparsi del rinvaso.

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Agrifoglio: dove comprarlo

Porta fortuna ed è facile da curare, non ci sono scuse per evitare di ospitare un Agrifoglio nel nostro giardino o sul nostro balcone. A Natale avremo poi anche decorazioni home made e a Km zero al 100% e tutto a 14,50 euro: così costa questa pianta di Ilex Blue Maid. Coltiverete un piccolo arbusto sempreverde, con foglie blu-verdi e fiori bianchi, bacche rosse che maturano in inverno.

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Pubblicato da Marta Abbà il 26 Marzo 2016