Stufe a pellet e legna: detrazioni e conto termico

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Incentivi per caldaie e stufe a pellet e legna: requisiti e info per accedere alle detrazioni fiscali o al conto termico. Quale agevolazione conviene di più e come ottenerla.

Se state pensando di sostituire la vecchia caldaia con una nuova a biomassa o semplicemente di comprare stufe a pellet e legna, potete contare sulle detrazioni fiscali previste dalla legge di Stabilità e sul Conto Termico messo a disposizione dal GSE. Vediamo subito tutti i dettagli.

Acquisto caldaia o stufa a pellet e legna:
incentivi previsti dal Conto Termico

L’acquisto di caldaie a biomassastufe a pellet o legna, già godeva delle detrazioni fiscali previste dalla legge di stabilità 2016 e confermate (con qualche modifica) dalla legge di stabilità 2017. Dal 31 maggio 2016, chi sceglie il riscaldamento a biomasse può sfruttare un ulteriore incentivo: il conto termico.

Detrazioni fiscali e conto termico, sono cumulabili?

Le due misure (detrazioni fiscali e conto termico) non sono cumulabili e per i furbi che volessero comunque provarci, al momento dell’acquisto, nella causale del bonifico va indicato il tipo di incentivo a cui s’intende accedere.

Acquisto stufa a pellet con conto termico

Il nuovo conto termico 2016, in vigore per tutto il 2017, rimborsa parte della spesa sostenuta per l’acquisto di stufe a pellet e legna: il calcolo dell’importo va ad analizzare diversi parametri, tra questi la zona climatica di residenza.

Il conto termico per l’acquisto di stufe a pellet e legna, è erogato in forma di bonifico diretto con un versamento sul conto corrente di chi ha eseguito l’acquisto di stufe e caldaie a biomassa. Se l’incentivo non supera i 5.000 euro, sarà erogato in un’unica rata, altrimenti l’erogazione sarà eseguita in rate annuali fino a un massimo di cinque anni.

Il calcolo del contributo economico previsto dal nuovo conto termico si esegue in funzione:

  • della potenza nominale della stufa o della caldaia scelta.
  • Delle emissioni polverose in atmosfera rilasciate dall’apparecchio scelto.
  • Delle ore di funzionamento calcolate in media in base alla Provincia e al Comune in cui sarà installato il prodotto (zona climatica di appartenenza).

Requisiti: l’incentivo può essere ottenuto per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a biomassa (stufe a pellet e legna) dalla potenza termica fino a 2.000 kWt. In caso in cui la potenza dell’impianto è inferiore a 35 kW, l’incentivo economico sarà erogato in due rate mentre se la potenza supera i 35 kW (senza eccedere i 2.000), l’incentivo sarà erogato in cinque rate.

Acquisto stufa a pellet e legna:
detrazione fiscale al 65% 

La detrazione al 65% si applica a prescindere dalla potenza nominale dell’apparecchio o dalla zona climatica di appartenenza. La detrazione irpef si può ottenere se l’acquisto di un impianto di riscaldamento a biomassa è eseguito contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio. Il valore massimo della detrazione è di 30.000 euro.

Acquisto stufa a pellet e legna:
detrazione fiscale al 50%

Per quanto riguarda la sostituzione della caldaia con l’acquisto di impianti più performanti o apparecchi a biomassa come stufe a pellet o legna, molto è stato già detto nell’articolo dedicato al bonus mobili Bonus mobili per sostituzione caldaia“.

Acquisto stufa a pellet e legna:
detrazione fiscale al 36%

A partire dal 1° gennaio 2017, le detrazioni fiscali previste dalla Legge di Stabilità dovrebbero diminuire progressivamente. La detrazione dovrebbe scendere a quota 36% sia in caso di ecobonus (quindi intervento di ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza dell’edificio), sia in caso di bonus ristrutturazione.

Acquisto caldaia o stufa a pellet e legno:
conviene più il conto termico o la detrazione fiscale?

Precisiamo che: tutti possono accedere al Conto Termico a patto di sostituire un vecchio impianto di riscaldamento. Al contrario, le detrazioni fiscali sono disponibili solo dai soggetti passibili di Irpef, Ires o Irap.

L’accesso alle detrazioni fiscali al 50% può avvenire anche solo in caso di sostituzione della vecchia caldaia, quindi non è necessario eseguire una ristrutturazione perché l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la stessa sostituzione della caldaia è vista come opera di manutenzione straordinaria e quindi è possibile fruire del beneficio.

Il calcolo del conto termico tiene conto di diverse variabili ma, in nessun caso, l’importo del rimborso potrà superare il 65% mentre in caso di ecobonus il 65% è il tetto standard di ritorno economico in forma di sgravio fiscale.

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Pubblicato da Anna De Simone il 1 Ottobre 2016