Wax flower: descrizione e coltivazione

Wax flower

Il nome di Wax Flower non è altro che quello del fiore di cera, pianta piuttosto nota e che produce un fiore dalle sembianze senza dubbio particolari. I suoi petali sembrerebbero essere di cera, o quasi.  Andiamo a conoscere le sue vere caratteristiche, nomignoli a parte.



Wax Flower: descrizione

La pianta forma un arbusto che non supera i tre metri di altezza se coltivato a terra, altrimenti anche meno. Il suo nome scientifico è quello Chamelaucium, è un genere a cui appartengono una decina di specie di arbusti sempreverdi originari dell’Australia meridionale e la più diffusa è il C. Uncinatum;

Al di là delle caratteristiche della singola specie, le piante di questo genere hanno delle chiome arrotondate formate da fusti esili, abbondanti e ben ramificati che creano una sensazione di fitto. Le singole foglie non sono particolarmente voluminose, sembrano al contrario degli aghetti carnosi e coriacei. Gli olii essenziali in esse contenuti sono molto profumati e ricordano le spezie e il limone.

Il momento della fioritura per questi alberi è l’inizio della primavera: spuntano piccoli fiori di colore bianco oppure rosa, oppure anche porpora, molto profumati e decisamente resistenti anche sui rametti recisi. Ecco perché la Wax Flower viene molto utilizzata come fiore reciso.

Wax flower: coltivazione

Per far crescere bene questa pianta non ci vogliono troppe attenzioni perché è abbastanza rustica. Può stare sia in giardino che in vaso ma è molto importante che non si trovi a dover sopportare delle temperature troppo basse o addirittura delle vere e proprie gelate. Se abitiamo in una zona in cui gli inverni sono molto rigidi non dobbiamo rinunciare alla pianta in toto ma solo ricordarci di metterla al riparo in una serra fredda mentre se la temperatura non si abbassa in modo severo, possiamo tranquillamente tenere la pianta all’esterno, in piena terra. L’importante è che anche di notte la temperatura non scenda mai sotto i 2°C perché la pianta non si rovini o non rischi addirittura di morire.

La Wax Flower ha bisogno anche di tanto sole ed è per questo che dobbiamo riservarle, che sia in piena terra oppure in vaso, un posto ben illuminato. In raggi solari devono raggiungerla per tante ore al giorno e non solo in estate ma anche durante il resto dell’anno.

Per quanto riguarda il terreno la prima cosa da controllare è che sia ben drenato. Una soluzione per non complicarsi troppo la vita potrebbe essere quella di utilizzare il terriccio che di solito viene destinato alla coltivazione degli agrumi. Un’altra opzione potrebbe essere quella di mescoliamo alla terra da giardino del substrato fresco e ricco e qualche manciata di pietra pomice o di sabbia che servono entrambe per aumentare il drenaggio.

Se teme il freddo, sopporta benissimo il caldo e anche la mancanza di umidità. Ciò non vuole dire che dobbiamo privarla di acqua. Cerchiamo di fornirgliela quando il terreno è asciutto ma senza esagerare perché potrebbe risentire della presenza di ristagni idrici oppure di marciume radicale.

Non sono necessarie delle potature particolarmente regolari ma ogni tanto è meglio intervenire per dare alla chioma una forma più regolare e gradevole. Il momento migliore per farlo è la primavera inoltrata, dopo la fioritura.

Wax flower

Wax flower: moltiplicazione

Per coltivare la chamelaucium uncinatum, unica specie coltivata, e per ottenere piante identiche alla quella che già abbiamo, il metodo migliore è la talea. Non è così semplice perché le talee di wax flower non attecchiscono con facilità. Ci vuole pazienza, anche per diverse settimane.

Prepariamo dei vassoi con del terriccio mescolato a sabbia e bagniamoli a fondo in modo che sia pronto un letto di taleaggio. A questo punto preleviamo dall’arbusto alcuni rametti che non hanno fiorito, massimo dieci, e interriamoli nel letto preparato. Il contenitore va tenuto in luogo luminoso, non eccessivamente soleggiato, e va annaffiato spess.

Durante l’inverno le giovani piante ottenute da talea devono essere conservate lontano dal gelo mentre le operazioni di taleaggio si praticano in primavera o a fine estate, utilizzando i rametti non ancora completamente lignificati, che in genere tendono a radicare con maggiore facilità.

Non viene consigliata la moltiplicazione per semi perché spesso la pianta di chamelaucium che abbiamo in giardino o in serra è un ibrido. Ciò significa che dai suoi semi potremmo non ottenere piante oppure ottenere arbusti con fiori completamente diversi da quelli della pianta madre.

Pubblicato da Marta Abbà il 6 Novembre 2020