Hammam, benefici e rischi

L’hammam, o bagno turco, è una pratica molto diffusa nella tradizione mediorientale, e in grado di attribuire benessere e relax al proprio organismo. Inoltre, grazie all’azione del calore, l’hammam dovrebbe anche apportare dei benefici più diretti alla pelle, conferendole uniformità, elasticità, luminosità.

Ma è davvero così benefico l’hammam? Quali sono i reali vantaggi dell’hammam? E che cosa possiamo fare per poter ottenere il meglio da questo trattamento così richiesto e così diffuso anche qui in Italia?

Cosa succede con l’hammam

Per chi non ne fosse sufficientemente informato, iniziamo subito con il riepilogare che cosa accade con l’hammam, il bagno turco.

La procedura prevede che la persona interessata a sottoporsi a questo trattamento venga fatta entrare in un calidarium, ovvero una stanza satura di vapore, con una temperatura tra i 30 e i 60 gradi. Il corpo quindi si scalda rapidamente e, come meccanismo di difesa contro l’elevata temperatura, inizierà a generare una forte sudorazione.

Tuttavia, contrariamente a quanto avviene nella sauna, dove l’ambiente è secco, nel bagno turco il sudore non riesce a evaporare a causa dell’elevata umidità, con la conseguenza di rimanere intrappolato nella pelle. Quindi, le proteine della pelle tenderanno a gonfiarsi, tanto che se si sta nel bagno turco per più di 30 minuti si noterà comparire sulla pelle una sorta di “piega” che è molto simile a quella che d’estate subiamo per essere stati a lungo in acqua.

I benefici dell’hammam

Fin qui, una breve spiegazione di che cos’è l’hammam e di quali sono i principali meccanismi di azione. Ma quali sono i vantaggi che questa idratazione può apportare, con particolare riferimento alla nostra pelle?

Ebbene, il fenomeno di idratazione che sopra abbiamo riepilogato apporta effettivamente una serie di importanti benefici alla pelle, che apparirà essere più liscia, levigata ed elastica. Attenzione, però: l’effetto è figlio della forzatura di cui sopra, e tenderà a svanire dopo poche ore dalla fine del trattamento, a meno che prima dell’uscita dall’hammam non si proceda con l’applicare sulla pelle degli unguenti specifici, autoidratanti, che hanno come obiettivo quello di prolungare l’effetto.

Oltre ai vantaggi sulla pelle, l’hammam può comunque apportare un beneficio ancora più ampio, che è quello legato al rilassamento psicologico che si può avvertire in seguito al suo trattamento. L’hammam favorisce infatti il ricambio dell’acqua, pulisce le vie respiratorie inumidendole, provoca una vasodilatazione e, dunque, un miglior nutrimento della pelle.

Si tenga anche conto che generalmente la seduta in un hammam non si limita semplicemente a quanto abbiamo sopra introdotto, ma è spesso coniugata anche con dei massaggi effettuati con degli oli particolari, o con della aromaterapia, che potenziano i vantaggi psico-fisici che è possibile ottenere da questo tipo di procedura.

Come utilizzare l’hammam

Detto ciò, per poter ottenere dei vantaggi concreti per la pelle, e non troppo temporanei, è necessario sottoporsi ai trattamenti nell’hammam per almeno 15 giorni. In ogni seduta non è peraltro necessario sottoporsi a dei trattamenti troppo prolungati nel tempo: sono infatti sufficienti 15 – 20 minuti nel calidarium.

Successivamente, si sarà introdotti nel tepidarium, dove la temperatura è più bassa. Qui il corpo cesserà di sudare in maniera così importante come si è sperimentato invece nel calidarium, e cesserà anche la vasodilatazione. Spesso il trattamento viene poi ripreso passando nuovamente nel calidarium e quindi ancora nel tepidarium, con un’alternanza di situazioni diverse che permetterà a mantenere in buono stato la pelle.

Il bagno turco è controindicato? Ci sono dei rischi con l’hammam?

Il bagno turco è generalmente controindicato per tutte quelle persone che hanno problemi di dermatite atopica o psoriasi o, più in generale, per tutte le persone che hanno delle dermatiti infiammatorie, perché le loro condizioni potrebbero peggiorare per effetto dell’umidità. Ancora, è necessario che il trattamento non sia effettuato a carico di quelle persone che soffrono di malattie contagiose come le verruche e la foruncolosi, perché condividendo l’ambiente con altre persone, c’è il rischio concreto che queste patologie contagiose possano trasmettersi ad altri utenti dell’hammam.

Ancora, i medici generalmente consigliano particolare cautela a quelle persone che soffrono di pitiriasi versicolor, o fungo di mare, o ancora di funghi cutanei. Queste persone prima di entrare nell’hammam dovrebbero applicare delle creme a base di zolfo colloidale, nelle zone di pieghe cutanee (si pensi a ascelle, inguine, ecc.) appena usciti dal bagno turco.

Conclusioni

Speriamo che le brevi valutazioni che sopra abbiamo avuto il piacere di condividere ti siano state utili per poter migliorare la conoscenza dell’hammam. Come probabilmente potrà dimostrare una rapida ricerca su Internet, troverai certamente una struttura che pratica il bagno turco anche nella tua città, o nelle immediate vicinanze, a conferma di quanto questi trattamenti siano diffusi nel nostro Paese. Naturalmente, prima di sottoporti a queste procedure è buona norma quella di parlarne con un medico, che possa condividere con te l’effettiva convenienza a frequentare l’hammam o strutture che praticano delle procedure e dei trattamenti similari.

Pubblicato da Anna De Simone il 6 Novembre 2020