Tariffa elettrica D1 per le pompe di calore

Tariffa Elettrica D1

Parlando di tariffe dell’energia elettrica, serve sapere che dal 1° luglio 2014 (delibera 215/2014/eel) è entrata in vigore la nuova tariffa elettrica D1 riservata agli utenti domestici (abitazioni private) che utilizzano esclusivamente pompe di calore elettriche (del tipo a compressione) per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria in casa. Se rientrate in questo gruppo potete farci un pensierino e magari risparmiare qualcosa.

Beninteso, l’adesione alla tariffa elettrica D1 è volontaria (i possessori di pompe di calore non sono obbligati ad aderirvi) ed è anche sperimentale: l’Autorità per l’energia l’ha introdotta ma attende di verificarne il buon funzionamento prima di confermarla in via definitiva. Altra cosa da precisare: la Tariffa D1 si applica sia ai contratti di libero mercato sia a quelli in maggior tutela e può essere richiesta solo per l’abitazione di residenza.

La caratteristica della nuova tariffa D1 è di essere basata su di un prezzo per kilowattora costante rispetto ai consumi di energia elettrica. Il che va incontro alle aspettative dei possessori di pompe di calore alimentate a elettricità, che da una parte sceglievano questa tecnologia per i costi ridotti, ma dall’altra si vedevano penalizzati da una tariffazione basata sui picchi di consumo.

Come dicevamo nel nostro precedente articolo Pompe di calore: al via la nuova tariffa D1, per aggirare il problema dei picchi di consumo, molti utenti hanno fatto ricorso all’espediente non proprio ortodosso di installare un secondo contatore dedicato esclusivamente alla pompa di calore. Ma evidentemente si tratta di una soluzione ‘frustrante’ per chi desidera semplicità e trasparenza nella gestione delle spese di casa.

Esattamente come per la tariffa bioraria, il senso della nuova Tariffa elettrica D1 è quello di allineare i prezzi di consumo ai costo effettivo di produzione dell’energia elettrica, anche alla luce dell’apporto delle energie rinnovabili che hanno cambiato le regole del ‘gioco’ e che l’Autorità per l’energia intende incentivare.

Qualcosa andava fatto dal punto di vista tariffario, ora aspettiamo i risultati della sperimentazione. Oggi in Italia le pompe di calore rappresentano circa il 2% del numero complessivo di impianti di produzione termica installati negli edifici. Circa 400mila sono del tipo a compressione con alimentazione elettrica, circa 150mila del tipo ad assorbimento alimentate a gas naturale. Per approfondire il funzionamento delle pompe di calore vi rimandiamo al nostro articolo Vantaggi e svantaggi della pompa di calore.

La modulistica per richiedere la Tariffa elettrica D1 è pubblicata sul sito dell’Autorità per l’energia.

Pubblicato da Michele Ciceri il 21 Luglio 2014