Stapelia: descrizione e coltivazione

Stapelia

Tossica per gli animali domestici, cani e gatti in primis, la Stapelia è una pianta ornamentale che troviamo nella maggior parte dei casi coltivata in vaso anche se è molto adatta per decorare le aiuole viste le sue forme e i fiori molto appariscenti.



Non stiamo parlando di una pianta molto nota e nemmeno di una pianta facile da trovare in giro, motivo per cui ad apprezzarla sono quasi solamente gli appassionati di piante succulente. Gli altri, potrebbero anche non conoscerla, noi iniziamo a raccontare qualcosa in questo articolo, sperando di accendere in voi la curiosità.

Certo, non è particolarmente incoraggiante sapere che ha un odore molto forte e del tutto sgradevole, che ricorda di fatto quello della carne in putrefazione. Non attira molti fan tra gli esseri umani ma piace molto alle mosche e agli insetti necrofagi.

Stapelia: descrizione

Non sono molto grandi le piante di questa specie, non superano i 40 centimetri in altezza ma si allargano molto sviluppando dei fusti eretti e ramificati. Nella maggior parte dei casi il colore predominante è il verde, il verde brillante, ma ci sono degli esemplari che possono sfoggiare sfumature ben differenti, rossastre oppure anche grigiastre.

Al di là del colore dei rami, sempre spuntano i fiori che hanno una forma a stella e sono molto grandi, dominano la silhouette della pianta perché possono arrivare ad avere anche un diametro di 40 centimetri. Spuntano in estate e restano fino all’autunno, si trasformano in frutti, in grandi baccelli dalla forma allungata e dalla consistenza coriacea che contiene i semi. Proprio i semi hanno delle sembianze molto particolari. Sono scuri ma piumati e molto più leggeri della norma, motivo per cui vengono trasportati dal vento anche molto lontano rispetto alla loro pianta “madre”. Vengono rilasciati dalla stapelia quando arriva alla fase di maturazione.

Stapelia

Stapelia: coltivazione

Originario delle zone tropicali del sud Africa, il genere della Stapelia comprende diverse varietà di piante succulenti tutte appartenenti alla famiglia delle Asclepiadaceae. E’ abbastanza scontato che preferisca delle posizioni in cui prende molto sole e sta all’asciutto. In inverno non resiste a temperature più basse dei 13°C, quindi anche in molte parti d’Italia non è facile coltivarla all’esterno. Sempre in inverno, come anche in autunno, non è necessario annaffiarla in modo troppo costante e frequente, mentre in estate è molto importante che le annaffiature siano regolari ma sempre controllando che il terreno in superficie sia asciutto prima di procedere.

Per capire cosa fare, basta controllare e fare in modo che il terreno sia umido ma mai troppo. Il terreno migliore per la stapelia è quello misto a sabbia grossa e ben drenato, poi durante la ripresa vegetativa e fino all’estate inoltrata è comunque necessario concimare la pianta una volta al mese con fertilizzante liquido specifico per succulente ricco di macro e microelementi. Durante il riposo vegetativo, è assolutamente necessario sospendere le concimazioni.

Stapelia: rinvaso

Per far moltiplicare questa pianta, si procede in primavera e si può scegliere se procedere per seme, per talea e anche per divisione dei cespi. Anche per quanto riguarda il rinvaso, la stagione giusta è la primavera. Lo si può effettuare ogni anno oppure quando si nota che molti fusticini iniziano a fuoriuscire dal vaso, via via con contenitori dal diametro sempre maggiore fino ad arrivare a 30 centimetri, poi basta ricordarsi di ricambiare solo il terriccio superficiale. Il rinvaso è un’operazione più che mai delicata da effettuare, nel caso della Stapelia, perché i suoi rametti sono molto fragili e tendono a rompersi con estrema facilità.

Stapelia: malattie

Sono numerosi i problemi di salute che questa pianta può riscontrare. Tra i parassiti animali soffre l’attacco della cocciniglia farinosa ed è necessario rimuoverla manualmente, utilizzando anche prodotti specifici ma staccando e bruciando i rametti più infestati. Un altro problema molto grosso è quello del marciume radicale causato dai ristagni idrici e che rende gli steli molli e afflosciati.

Stapelia: varietà

Se andiamo in cerca di una Stapelia da acquistare, ci accorgeremo che esistono tante specie e varietà.
La Flavopurpurea sfoggia un verde acceso e arriva ad un’altezza complessiva di circa 15 centimetri. Se cresce in ambiente luminoso diventano porpora e produce fiori color giallo, arancio e verde, a forma di stella come tutti gli altri ma con un profumo gradevole. Sono gli unici ad averlo! Le altre varietà hanno un odore pessimo, compresa l’Acuminata, molto apprezzata dai collezionisti, con steli eretti fino a 40 centimetri e color verde acceso su cui spuntano fiori rosso scuro con stami e pistilli arancio.

La Grandiflora è anch’essa molto ricercata dagli amanti del genere. Ha fiori abbastanza piccoli, di massimo 10 centimetri di diametro, ma il loro colore viola intenso e i folti e lunghi ciuffi di peli li rendono particolarissimi. La Clavicorona mostra steli di una particolare colorazione grigiastra e margini fortemente dentati, produce fiori che possono andare dal giallo al rosso, a seconda anche dell’esposizioni, e hanno spessi peli.

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Pubblicato da Marta Abbà il 13 Aprile 2019