Sapote: frutto, varietà e proprietà

sapote

Il Sapote è un frutto esotico molto poco conosciuto in Italia che arriva da oltreoceano e da cui si ricava un olio molto utilizzato sia in cucina che in medicina che nella cosmesi. Pur non essendo facile trovarlo dalle nostre parti vale la pena di conoscerlo perché potrebbe essere interessante capirne le proprietà e se è il caso di procurarcelo, essendo esse molteplici e preziose.



Sapote: pianta

Questo frutto, dal nome intero di pouteria sapota, o mamey sapote, arriva dall’America Centrale e dei Caraibi ma oggi viene coltivato in tutta l’America Latina e perfino negli Stati Uniti e in Australia. Sapote è un termine della lingua nahuatl, “tzapotl” che significa frutto dolce e la pianta è invece un sempreverde che quando si trova nel proprio habitat può raggiungere dimensioni esagerate.

Sapote: frutto

Gran parte dell’interesse che si ha per questa pianta è dovuto al frutto, o alla bacca se preferite chiamarla così, che produce. Dipende certamente dalle dimensioni perché esistono delle varietà in cui è meno di una decina di centimetri di lunghezza mentre in altre è quasi il doppio. C’è una certa differenza. L’aspetto però è sempre molto simile, in scala.

La buccia è marrone come quella del kiwi mentre la polpa può avere diverse colorazioni che possono essere di un rosa più o meno intenso. Se cogliete questo frutto quando non è ancora maturo potete trovarlo piuttosto duro e anche pieno di lattice, molto allappante e quindi difficile da mangiare. E’ necessario attendere che giunga a completa maturazione perché si ammorbidisca e diventi addirittura piacevolmente cremoso.

Quando lo si fa sciogliere in bocca si sentono dei granuli piccoli ed un sapore molto dolce. C’è chi lo paragona alla zucca o ai dolci di batata, oppure al miele di miele di eucalipto con un fondo mandorlato.

Sapote: proprietà

Ricchissimo di vitamina B6 o piridossina, in una forma altamente digeribile, il Sapote si rivela molto importante per i processi di assimilazione degli amminoacidi. L’abbondante presenza di B6 migliora la produzione di emoglobina e quindi aiuta a combattere l’anemia e fa diminuire i sintomi come la fatica, la spossatezza, l’assenza di energia e la presenza di dolori cronici. Ma non sono finite qui le sue proprietà e livello nutritivo, siamo solo all’inizio. Di vitamine ne ha tante, ad esempio abbonda di vitamina B3, vitamina B2, vitamina C e vitamina E. Proprio la vitamina E, presente in buona quantità aiuta a rimuovere le placche nelle arterie facendo calare il rischio di infarto.

Per le donne inoltre la E rappresenta uno dei migliori trattamenti naturali per il bilanciamento degli ormoni, utilizzato spesso per problemi legati al ciclo mestruale e alla menopausa. Tornando alla vitamina B3, invece, dobbiamo ricordare che viene considerata un ottimo alleato contro l’Alzheimer e in generale riduce i rischi di degenerazione delle capacità cerebrali.

Il sapote è anche molto ricco di sali minerali, soprattutto di potassio e manganese. Il potassio in generale è un sale minerale che aiuta a mantenere la salute dello scheletro e combatte l’epilessia. Cì anche molta fibra alimentare e altri vari elementi collegati ai carotenoidi.

La fibra è composta di carboidrati buoni che danno un senso di sazietà prolungata, quindi c’è chi sfrutta questo frutto per mantenere delle diete ipocaloriche ma la parte solubile di fibra alimentare è anche molto utile per il sistema cardiovascolare perché elimina dai vasi il colesterolo negativo e riduce il rischio di problemi al cuore.

Sapote: come si mangia

Prima cosa da fare è appurare che il Sapote sia davvero maturo per evitare brutte sorprese. A questo punto è molto facile, lo si taglia in due, si tolgono i semi neri e lo si mangia con il cucchiaino. Data la sua consistenza il sapote è ottimo anche per preparare dei frullati, ai gelati e soprattutto ai frappè da preparare con il latte o anche con il formaggio cremoso. Il sapote si può trovare anche come confettura.

Sapote: coltivazione

In Italia il Sapote non si coltiva e non si vende nemmeno, si fa molta fatica a trovare, è considerato una vera rarità e per essere certi di assaggiarlo è necessario regalarsi un viaggio ai Caraibi, in Sudamerica o in Florida dove non dovremmo avere problemi a trovarlo.

sapote seme

Olio di Sapote

Dal seme grande, lucido e nero che si trova all’interno del sapote si può ricavare un olio delizioso che ha un sapore simile a quello delle ciliegie e delle mandorle. Questo olio se lasciato al freddo torna allo stato solido, ma se lo si immerge in acqua bollente torna liquido nuovamente. Se vi è capitato di trovarlo in giro avrete notato che è di colore arancione e ha una consistenza cremosa.

Solo di recente questo olio è arrivato in Europa e viene apprezzato molto per via della sua composizione molto ricco di vitamine A, proteine vegetali, carboidrati, ferro, potassio e calcio ma ciò che lo rende davvero speciale è la grande concentrazione di vitamina C, ben due volte superiore a quella delle arance. Con tutte queste proprietà, è abbastanza ovvio che questo olio sia candidato a diventare adatto a chi segue cure ricostituenti e antiossidanti. In passato veniva utilizzato anche in altri campi oltre a quello alimentare, ad esempio come lenitivo sugli occhi irritati oppure per fare impacchi sulle ferite o in caso di dermatiti. Lo si può passare anche sui capelli per nutrirli e renderli più soffici.

 

Pubblicato da Marta Abbà il 24 Dicembre 2020