Rifiuti, il tesoro energetico dei trasporti
La verità è una sola: noi umani siamo un vero disastro per la natura. Tutti i nostri gesti, anche quelli più semplici, hanno forti ripercussioni sull’ambiente. Usciamo in auto e percorriamo chilometri con le nostre utilitarie o peggio, con i nostri fuori strada, tutte le sere portiamo fuori il nostro sacchetto dei rifiuti…. insomma, tutti i giorni contribuiamo a inquinare l’ambiente;
tuttavia, come afferma un vecchio proveribio “I rifiuti di una persona possono essere il tesoro per un altro”, così l’azienda Bioroot Energy, con sede a Darby, nel Montana, ha ben pensato di fare dei rifiuti il tesoro della società. L’Bioroot Energy mira a trasformare i biocarburanti in energia più sostenibile e più a buon mercato, proprio sfruttando i rifiuti.
Produrre biocarburanti dai rifiuti solidi e liquidi, piuttosto che dalle coltivazioni, potrebbe essere una svolta promettente per il futuro della mobilità con motore termico. In questo articolo abbiamo già visto come, mediante un processo di pirolisi, è possibile produrre carburante a partire dai rifiuti plastici, oggi l’aziendaBioroot Energy ci sorprende con l’Envirolene, un biocarburante cellulosico ricavato dalla spazzatura.
Per produrre l’Envirolene, l’azienda ha utilizzato spazzatura di ogni sorta, inclusi pneumatici triturati e rifiuti di raffineria. Quale risvolto per l’ambiente? Oltre all’eliminazione del problema rifiuti, l’envirolene è per il 95 per cento più pulito della benzina, lavora con emissioni prossime allo zero. E’ più efficiente dei classici biocarburanti a base di etanolo (provenienti dal mais), infatti, l’Envirolene ha ben 138 ottani, 30 ottani in più rispetto ai biocombustibili a base di mais.
Bioroot Energy sta focalizzando la sua attenzione su come affrontare il problema dei rifiuti. La conversione in biocarburanti sarebbe l’ideale. Ciò è reso possibile da un processo di gassificazione pulita di rifiuti solidi e liquidi.
Link utili | biorootenergy.com
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Febbraio 2013