Pereskia aculeata: caratteristiche e coltivazione

pereskia aculeata

La pereskia aculeata è una pianta originaria delle zone tropicali di Brasile e Messico, rassomigliante al cactus, ma con gambo spinoso non succulente dalle foglie rigogliose.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le sue principali caratteristiche insieme ad alcuni semplici accorgimenti per poter coltivare questa pianta nelle nostre case.



Caratteristiche della pereskia aculeata

La pereskia aculeata è un tipo di vegetale rampicante che si sviluppa ad albero, con fusto legnoso di altezza di 10 metri e uno spessore di 2 o 3 centimetri. Le foglie coriacee, ovali ed appuntite, cadono nella stagione invernale. Il genere pereskia raggruppa una quindicina di specie cactacee primitive, rampicanti, con fusti sottili, legnosi, che invecchiando si ricoprono di areole aventi spine lunghe fino a 5-8 centimetri.

Le tipologie di piante pereskia possono essere considerate, dal punto di vista botanico, un vero e proprio anello di congiunzione fra le piante a portamento arbustivo e i cactus, così come li classifichiamo comunemente. Gli esemplari di pereskia prediligono zone esterne molto luminose, tuttavia è buona norma ripararle dai raggi solari diretti nei periodi più caldi dell’anno. In ambienti al chiuso assicuriamoci di collocare le piante in quei punti dove vi è presenza di luce naturale e areazione.

La pianta fiorisce in estate, presentando fiori grandi a forma di pannocchia, dall’intenso profumo (graditissimo alle api), con gradazione di colori dal bianco al rosa, al giallo. I frutti maturano durante la stagione autunnale e si presentano a modi bacca, di un bel colore giallo-arancione; i frutti risultano commestibili e al loro interno custodiscono numerosi piccoli semi.

Come coltivare la pereskia aculeata

Vediamo a questo punto insieme alcuni piccoli trucchi per coltivare questa pianta in maniera ottimale all’interno delle nostre abitazioni.

Esposizione ideale

La pianta di pereskia è di facile cura e manutenzione. Questo particolare rampicante predilige comunque un clima di tipo tropicale caldo con un elevato tasso di umidità. E’ pur vero che la pianta sopporta bene anche temperature al di sotto dei 5 gradi, mentre l’habitat ideale dovrebbe garantirle temperature costanti intorno ai 10 gradi, in modo da non permetterle di entrare a riposo vegetativo spogliandosi del suo apparato fogliare.

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Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

La pereskia necessita di un terreno ricco di materia organica, composto da una miscela bilanciata da compostaggio e sabbia in parti uguali o carbone vegetale, oltre che ben drenato per non favorire il ristagno di acqua alle radici. Il terriccio ottimale potrebbe essere quello comune usato per i cactus.

Come annaffiare la pereskia aculeata

Durante tutto il periodo vegetativo, il terreno non dovrebbe mai restare completamente secco o troppo intriso di acqua; è buona regola procedere con annaffiature frequenti, ma ben calibrate. In inverno potremo ridurre la somministrazione di acqua, avendo però cura di garantire al terreno la giusta componente di umidità. Per quel che riguarda la concimazione, è consigliabile diluire un prodotto specifico per piante grasse (fertilizzante NPK 10 10 10) all’acqua delle irrigazioni e somministrare almeno una volta al mese, dalla primavera all’estate.
Attenzione al ristagno idrico. La sofferenza radicale è la logica conseguenza della morte repentina della pianta.

Moltiplicazione della pianta per talea o per semina

Il modo più semplice per riprodurre la nostra pereskia è tramite talea, in qualsiasi periodo dell’anno o per semina nei mesi di marzo e maggio, in coltura protetta; Nel caso della replicazione per talea, sarà sufficiente prelevare alcuni rametti lunghi 10-13 cm, recidendoli dalla pianta madre con un taglio netto ed obliquo. Subito dopo, interreremo la talea in un composto umido e la collocheremo in ambiente riparato ai fini di una sana e veloce radicazione.

Parassiti e malattie della pereskia aculeata

La pereskia è un tipo di pianta resistente alle malattie e agli insetti. In ogni caso, quando ci accorgiamo della presenza di vistose macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie, potremmo trovarci di fronte ad una colonizzazione da parte della Cocciniglia Farinosa. Rimuovere accuratamente il fastidioso parassita, strofinando delicatamente le foglie con un batuffolo di cotone impregnato di Alcool. Qualora gli steli si presentino mollicci e scoloriti, ci troveremo di fronte al tipico segnale di eccesso d’acqua!

Curiosità sulla pianta

A marzo, nel momento del rinvaso, è bene utilizzare contenitori in terracotta piuttosto che in plastica per favorire l’assorbimento dell’acqua con una migliore traspirazione del terreno. In tale occasione, si provvederà altresì alla potatura per ridurre ed armonizzare l’aspetto del fogliame; il taglio andrà fatto appena sopra l’intersezione delle foglie sul fusto.

Le foglie di questa pianta sono di fatto ricche di proteine, minerali, fibre e vitamina C. Il vegetale potrà essere consumato sia crudo che cotto, oppure trasformato sotto forma di succhi e farine. Oltre alle sue proprietà nutritive la pianta viene coltivata per la decorazione di interni, ma ad oggi, purtroppo, risulta tra le specie minacciate da estinzione, a causa della conversione e della deforestazione delle aree di provenienza per scopi agricoli e minerari.

Nel linguaggio dei fiori, l’intera famiglia delle Cactacee esprime al meglio il significato di resistenza alle fatiche e alle avversità.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 17 Gennaio 2022