Perchè Bitcoin è Green e tutto quello che serve sapere sui bitcoin

Bitcoin Green

Bitcoin è una rappresentazione digitale di un valore fondato sulla matematica e la crittografia. Ci si riferisce a Bitcoin anche con il termine “criptovaluta” ma è bene chiarire che non si tratta di una vera e propria moneta.

Recentemente Bitcoin è stato criticato anche per quanto riguarda la sua “non-sostenibilità” a causa del consumo energetico necessario per la sua produzione ma in questo articolo vi spiegherò perché non è così, grazie anche alle spiegazioni di uno dei massimi esperti di Bitcoin in Italia, il prof. Ferdinando Ametrano, docente di “Bitcoin and Blockchain Technology” presso l’Università Bicocca di Milano.

In questo articolo vi scriverò anche delle origini di Bitcoin, di cosa si tratta, di come acquistare bitcoin, quali sono i potenziali rischi e quale è stata, fino ad oggi la mia esperienza con i bitcoin.



Le origini di Bitcoin

L’ideatore di Bitcoin è noto solo con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Il software libero (freeware) creato da questo anonimo sviluppatore e necessario per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer necessaria per il suo funzionamento è chiamato “Bitcoin Core” ed è stato presentato su Internet nel 2008.

Da allora la diffusione di Bitcoin e il valore di un bitcoin (l’unità di misura utilizzata per definirne il valore di riferimento) è cresciuta in modo esponenziale ma con fortissime oscillazioni.

Considerate che dopo un anno dalla sua creazione, nel 2009, un bitcoin valeva meno di 0,01 Euro. Oggi, 12 marzo 2021, un bitcoin vale 47.232 Euro.

Differenza tra Bitcoin e bitcoin

Nel precedente paragrafo e nel seguito di questo articolo potete notare che scrivo il termine “Bitcoin / bitcoin” talvolta con l’iniziale maiuscola e talvolta tutto minuscolo.

La ragione è che il termine Bitcoin è utilizzato con l’iniziale maiuscola quando si fa riferimento alla tecnologia e alla rete, mentre è utilizzato tutto in minuscolo (bitcoin) quando si fa riferimento alla valuta. Quindi si parla di “la tecnologia Bitcoin” o “la rete Bitcoin” e del “valore di un bitcoin”.

Che cosa è Bitcoin e quali sono le sue caratteristiche

Come ho anticipato nell’incipit di questo articolo Bitcoin è una rappresentazione digitale di un valore fondato sulla matematica e la crittografia.

Questa definizione, che può non essere di immediata comprensione, è necessaria per evitare di utilizzare il termine di “moneta elettronica” in quando non sarebbe corretto.

La “moneta” ha infatti un valore riconosciuto da tutta la comunità e può essere di tipo fisico (una banconota o una moneta metallica) o di tipo elettronico (una carta di credito o un Bancomat collegato a un conto corrente bancario).

Il bitcoin non è invece universalmente accettato ma è accettato solo da chi desidera accettarlo.

Mi spiego meglio: se entrate in un negozio e acquistate un bene di consumo come un vestito, un gioiello o dei generi alimentari e pagate con il “denaro contante” o con una carta di credito o un Bancomat l’esercente non può rifiutare di vendervi il suo prodotto.

Nel caso del bitcoin potrete utilizzarlo come strumento di pagamento solo se la vostra controparte nella transazione decide di accettarlo come strumento di pagamento, riconoscendo così il suo valore.

Il valore del bitcoin è determinato esclusivamente dalla legge della domanda e dell’offerta.

La generazione di nuovi bitcoin e l’attribuzione della proprietà dei bitcoin è gestita tramite un database distribuito nella rete Internet, utilizzando la crittografia per gestire la sua operatività funzionale.

Per farvi capire con la massima chiarezza cosa è Bitcoin e per acquisire tutte le principali informazioni sul concetto di Bitcoin vi consiglio fortemente di guardare questa videointervista rilasciata dal prof. Ferdinando Ametrano, docente di “Bitcoin and Blockchain Technology” presso l’Università Bicocca di Milano e uno dei massimi esperti di Bitcoin in Italia allo You Tuber Max Relativo. Dovrete trovare un’ora del vostro tempo ma vi assicuro che ne varrà la pena!

Vantaggi e rischi dei bitcoin

Una delle caratteristiche più importanti dei bitcoin è la loro estrema volatilità. Il loro valore è quindi soggetto a forti e repentine oscillazioni sia in senso positivo che in senso negativo.

Dal 2008, anno della creazione di Bitcoin a oggi, il valore di un bitcoin è cresciuto in modo esponenziale. Un numero crescente di esperti di finanza sostiene che è probabile che il valore dei bitcoin sia destinato a crescere fortemente nei prossimi anni, probabilmente a raddoppiare entro 2 anni.

Esiste anche un partito di esperti di finanza che ritiene che il valore dei bitcoin possa improvvisamente crollare.

Dal punto di vista di un eventuale investimento finanziario risulta quindi immediata la considerazione che un investimento in bitcoin possa generare un forte guadagno o una ingente perdita in un lasso di tempo ridotto.

Uno dei vantaggi dei bitcoin è il fatto che il loro valore non è legato alla situazione economica o alle leggi di uno Stato di diritto. Le transazioni in bitcoin sono totalmente controllate dal sistema stesso e dall’utilizzo di crittografia, dai possessori e dagli utilizzatori di bitcoin, avvengono con la massima trasparenza e senza possibilità alcuna di intervenire in modo occulto o fraudolento sulla loro gestione.

I bitcoin non sono creati da una banca centrale ma sono generati elettronicamente da tutti gli utenti che decidono di mettere a disposizione il proprio hardware per effettuare i calcoli e le operazioni necessarie per garantire il buon funzionamento del sistema Bitcoin.

In relazione alla potenza di calcolo che un utente (miner) mette a disposizione, il software eroga allo stesso una ricompensa nella forma di frazioni di bitcoin.

L’operazione di mining comporta quindi un elevato consumo energetico e per questa ragione c’è chi sostiene che il bitcoin sia “inquinante” e “poco sostenibile”.

Nel paragrafo seguente approfondirò questo aspetto presentando la risposta del prof. Ametrano secondo cui questa tesi non è corretta.

Un altro vantaggio dei bitcoin è l’immediatezza dei tempi di pagamento: il trasferimento di bitcoin è immediato per qualsiasi quantità di valore, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata o giorno della settimana.

Non bisogna quindi attendere “giorni di valuta” come nel caso dei bonifici internazionali o degli accrediti sui conti bancari degli esercenti a seguito di un acquisto.

D’altra parte lo svantaggio è che una volta effettuata una transazione la stessa non può essere annullata in alcun modo. Eventualmente se le parti concorderanno un rimborso, l’utente beneficiario della transazione dovrà procedere con una nuova transazione in senso inverso.

Altri svantaggi sono quelli che ho anticipato nei paragrafi precedenti: il pagamento in bitcoin è ancora poco utilizzato e il valore dei bitcoin è soggetto a forti oscillazioni.

Un aspetto di Bitcoin che potrebbe essere considerato contemporaneamente un grande vantaggio o un grande svantaggio è che l’accesso al proprio “conto in bitcoin” (per la precisione, come vi spiegherò più avanti, dovremmo far riferimento al termine “portafoglio” o “wallet”) avviene esclusivamente tramite la password che dovrete scegliere.

In vantaggio è che è possibile effettuare un pagamento in bitcoin in qualsiasi luogo del mondo ci si trovi in cui si possa disporre di un computer connesso alla rete. Lo svantaggio è che se perderete la vostra password, tutti i vostri bitcoin saranno persi per sempre. Non esiste il modo di “fare un reset” della propria password o di farsi inviare una email per il ripristino. La password non può essere ripristinata, semplicemente per il motivo (e questo è un grande vantaggio!) che NON è memorizzata in alcuna database per cui nessuno al di fuori di voi ne è a conoscenza.

A questo riguardo vi consiglio di leggere il paragrafo che troverete di seguito legato alla mia esperienza personale che penso sia decisamente … divertente! :-)

Perchè i bitcoin sono green

La mia personale accezione del termine “green” comprende anche tutto quanto può contribuire allo sviluppo della nostra civiltà, in modo democratico e trasparente, evitando che i cosiddetti “poteri forti” possano avvantaggiarsi della loro posizione di forza rispetto a danno di una qualsiasi persona comune.

In questo senso Bitcoin è indiscutibilmente una tecnologia “green“.

Chiunque può acquistare bitcoin e completare una transazione in pochi minuti, avendo semplicemente accesso alla rete da un computer o da uno smartphone.

Nessuna “dittatura” o “autorità” potrà sequestrarvi il vostro patrimonio in bitcoin perchè l’unico modo di accedervi è tramite una password.

Certo, da un punto di vista opposto e per le stesse ragioni, l’utilizzo di Bitcoin diventa anche prezioso per traffici e commerci illegali ma come sempre io penso che sia sempre necessario distinguere tra le potenzialità di uno strumento e i suoi possibili utilizzi a fini deleteri.

La ragione principale per cui Bitcoin non viene considerato “green” dai suoi detrattori è però legata al fatto che i computer necessari per creare bitcoin consumano una quantità importante di energia elettrica e questa a sua volta comporta un potenziale consumo delle risorse del pianeta e a un possibile inquinamento.

La risposta più completa la potete ascoltare direttamente dalle parole del prof. Ametrano, al minuto 49:08 del video che vi ho proposto precedentemente (potete seguire per rapidità questo link per arrivare subito al punto in questione). Il prof. spiega come, nonostante i consumi energetici conseguenti alla produzione di bitcoin siano importanti e in crescita, la realtà dei fatti indica che la maggior parte dei miner che creano bitcoin su grande scala svolgano la loro attività da server farm situate in luoghi e posizioni del mondo in cui il costo dell’energia è molto basso o addirittura nullo in quanto l’energia utilizzata è quella prodotta in “surplus” che se non fosse immediatamente utilizzata andrebbe totalmente persa. Questa energia è inoltre solitamente proveniente da fonti rinnovabili e non da fonti fossili.

In ogni caso il consumo di energia elettrica di Bitcoin è pari allo 0,2% delle server farm statunitensi ed è ampiamente inferiore al costo necessario per sostenere l’industria dell’oro o tutta la filiera della stampa di banconote cartacee.

Per queste ragioni Bitcoin è una tecnologia che a mio parere è molto più “Green” rispetto ad altri servizi o sistemi di pagamento tradizionali.

Come acquistare bitcoin

I bitcoin non possono essere acquistati in banca. I bitcoin possono essere acquistati solo dopo aver aperto un wallet, un portafoglio utilizzato per conservare i bitcoin degli utenti e per fare operazioni di compra-vendita.

I portafogli / wallet possono essere ripartiti in due tipologie: software wallet e hardware wallet. 

Nel primo caso avrete a disposizione un’account gestibile direttamente tramite un software senza necessità di utilizzare alcun componente hardware.

I software wallet si distinguono a loro volta in 3 categorie:

  1. Web wallet, totalmente gestibili via web tramite un browser
  2. Desktop wallet, gestibili tramite un software da scaricare in locale sul proprio PC (desktop o notebook)
  3. Mobile wallet, gestibili tramite una App da scaricare sul proprio Smartphone

Gli hardware wallet prevedono invece l’utilizzo di un componente hardware su cui vengono archiviate le chiavi pubbliche e private.

Il vantaggio dei software wallet è la comodità di gestione, da qualsiasi computer, senza dover avere con sè un componente hardware. Lo svantaggio è il rischio che un malintenzionato possa entrare nei sistemi dei gestori rubandovi credenziali e bitcoin.

Il vantaggio degli hardware wallet è la sicurezza di non avere in remoto il proprio portafoglio. Lo svantaggio è che se perdete il componente hardware non potete più accedere al vostro portafoglio.

In rete potete trovare diverse guide che entrano nel dettaglio di ogni servizio, spiegando in modo più approfondito vantaggi e svantaggi.

La mia esperienza personale con Bitcoin

La mia prima esperienza con Bitcoin risale al 2014, quando scrissi un articolo intitolato “Cosa sono i bitcoin” nel mio sito MarketingeFinanza.com.

Come potete ancora leggere in quell’articolo, ai tempi avevo aperto un conto in bitcoin su Blockchain ricevendo in omaggio 0.0001 BTC pari a 0,07 US$.

Oggi, a distanza di 7 anni, vi confesso che mi ero del tutto dimenticato di aver aperto quel conto in quanto lo avevo fatto esclusivamente per scrivere l’articolo con cognizione di causa.

Bene, direi che con il senno di poi, posso dire che avrei proprio dovuto investire qualche centinaio o ancor meglio migliaio di Euro in quel conto perché oggi, avrei potuto godere del miglior investimento della mia vita!

Il valore odierno di 0.0001 BTC che avevo avuto in omaggio nel 2014 si è infatti rivalutato di circa 80 volte (!!!!!) tanto che oggi sul mio conto Blockchain ho “ben” 5,56 US$.

Se nel 2014 avessi investito 1.000 Euro, oggi ne avrei avuti 80.000!

Vi confesso anche che quando ho provato a entrare nel mio account Blockchain … non mi ricordavo più la password! :-) :-) :-)

Evento raro per una persona come me abituata a gestire decine di password in modo strutturato, eppure ai tempi non l’avevo gestita a dovere.

In questo modo, prima di ricordarmi la password giusta, non mi vergogno di scriverlo ne ho provate 26! :-)

Questa mia vicenda dovrebbe far capire ulteriormente “il potenziale rischio” di investire in bitcoin utilizzando un web wallet anche se in modo analogo avrei potuto smarrire il componente hardware nel caso avessi scelto la seconda tecnologia.

conto blockchain

Una schermata del mio conto su Blockchain con i 5,56 US$ a disposizione

Ciò nonostante ritengo, a oggi ritengo che il web wallet, sia la soluzione più pratica e sicura anche se il migliore che ho individuato, sulla base delle tante recensioni che ho letto in questi giorni, è Coinbase.

Come feci nel 2014, mi sono così deciso ad aprire un secondo wallet su Coinbase per verificare che effettivamente il processo fosse rapido e il servizio ben strutturato, anche per quanto riguarda la possibilità di attivare la doppia autenticazione, così da aumentare la sicurezza delle transazioni dispositive.

Questa volta però oltre ad aprire un account ho anche deciso di trasferire “qualche Euro” (ma non troppi!) così da non dovermi pentire ancora in futuro di non aver colto l’opportunità di investimento.

Nel processo di attivazione ho anche seguito il link di affiliazione pubblicato sotto una videoguida ben fatta sul servizio che ho trovato in rete e che vi segnalo nell’ultimo paragrafo di questo articolo, così da avere anche un bonus di alcuni dollari in omaggio, oltre a premiare l’autore della guida con lo stesso importo in bitcoin.

Devo proprio confermare che tutto ha funzionato alla perfezione. In pochi minuti ho aperto il mio wallet Coinbase effettuando anche il caricamento dei documenti e l’autenticazione dei miei documenti online, tramite webcam e attivando anche l’autenticazione a due fattori sul mio smartphone.

Ricordo che l’autenticazione a due fattori prevede che riceviate via SMS sul vostro Smartphone un codice da inserire sull’interfaccia web per completare una transazione dispositiva, esattamente come accade per tutti i bonifici disposti online tramite Internet banking.

Un punto di attenzione importante è invece quello relativo alle commissioni da pagare per trasferire i fondi sul vostro wallet Coinbase.

Se decidete di aprire anche voi un wallet su Coinbase vi consiglio fortemente di caricare i fondi tramite bonifico SEPA invece che con carta di credito: in questo modo per il caricamento non pagherete alcuna commissione, mentre trasferendo i fondi tramite carta di credito pagherete una commissione fissa “non proprio trascurabile” del 2%.

Una volta caricati i fondi potrete acquistare un importo di bitcoin uguale o inferiore al totale della somma che avete caricato su Coinbase, in pochi click e in pochi secondi.

Anche in questo caso sono previste commissioni, questa volta “non evitabili”. Per la precisione pagherete:

  • 0,99 Euro per un versamento uguale o inferiore a 10 US$
  • 1,49 Euro per un versamento maggiore a 10 US$ e uguale o minore di 25 US$
  • 1,99 Euro per un versamento maggiore a 25 US$ e uguale o minore di 50 US$
  • 2,99 Euro per un versamento maggiore a 50 US$ e uguale o minore di 200 US$

Potete comunque trovare tutte le informazioni sulle commissioni previste da Coinbase in questa pagina: https://help.coinbase.com/en/coinbase/trading-and-funding/pricing-and-fees/fees.html

Se volete anche voi provare a investire qualche Euro in bitcoin potete aprire un account su Coinbase utilizzando questo link che vi darà il diritto di avere alcuni US$ in omaggio esattamente come ho avuto io seguendo il link della videoguida di cui vi ho scritto sopra.

A vostra volta potrete poi disporre di un vostro link per invitare altri vostri amici che potrebbero essere interessati. Le condizioni del referral program di Coinbase sono  descritte in questa pagina: https://help.coinbase.com/en/coinbase/other-topics/other/the-coinbase-referral-program.html

Come potrete leggere il versamento di 100 US$ o 100 Euro frutterà a voi e alla persona che si iscriverà tramite il vostro link 10 US$ in bitcoin.

Coinbase homepage

La Home page di Coinbase

Come decidere se investire in Bitcoin

Il mio consiglio prima di investire in Bitcoin è quello di non limitarvi alla lettura di questo mio articolo e alla visione del video del prof. Ametrano, se pur ottimo, ma di leggere altro materiale che potrete trovare con facilità in rete.

E’ chiaro che ci sono alcuni soggetti che non hanno interesse alla diffusione di Bitcoin e che anzi, al contrario, sperano in un suo fallimento.

Informatevi e leggete tutti i pareri, per poi ragionare con la vostra testa.

In ogni caso vi consiglio di utilizzare il buon senso e considerata l’elevata volatilità (= rischio) di questo investimento, raccomando sempre e in ogni caso di investire una piccola porzione del vostro capitale, esattamente come è bene fare con altre forme di investimento ad alta volatilità.

Qui sotto vi propongo anche una selezione di libri su Bitcoin che potrete acquistare su Amazon e altre risorse disponibili in rete gratuitamente.

Libri su Bitcoin e altre risorse

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Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 12 Marzo 2021