Peonia: il fiore e la sua coltivazione

peonia

Peonia, unico genere della famiglia delle Peoniacee (Paeoniaceae), si usa per indicare però ben 33 specie di piante erbacee perenni. Ci sono quelle più ad arbusto, e quelle meno, spesso hanno fioriture molto ricche e coloratissime. Per non parlare del profumo. Infatti la Peonia è vista soprattutto come pianta ornamentale, nei giardini, nelle aiuole o anche in vaso su terrazzi o in piazze e slarghi.



Le varietà orticole, sia che abbiano fiore semplice o doppio, qualsiasi colore abbiano, sono richieste e coltivate industrialmente per avere poi il fiore reciso. Questa sovraesposizione da star dei giardini oscura le proprietà medicinali di questa pianta che non sono invece trascurabili.

Peonia: significato

In Giappone è considerata il Cibo del Drago ma il nome della Peonia deriva dal medico greco degli dei Paeon che secondo Omero ha guarito con questa pianta Plutone. Più etimologicamente parlando l’ipotesi è che arrivi dalla parola greca “paionia” femminile di “paionios” (salutare-soccorritore): un riferimento forse al fatto che le radici della pianta hanno proprietà medicinali. Al di là del nome, questo fiore è legato a doppio filo con il sentimento di amore e di coppia, infatti è spesso impiegato in occasione di matrimoni: con la peonia si celebra il 12esimo anniversario di matrimonio ad esempio.

Nella tradizione cinese aiuta uomo e donna a vivere insieme in armonia: quando si sta cercando una compagna fedele il consiglio è di mettere un dipinto o un vaso di Peonia nell’angolo a sud-ovest della camera da letto. Questo attirerà la partner ideale o manterrà il matrimonio felice. Controindicazioni solo per le coppie anziane che potrebbero invece trovarsi a dover affrontare relazioni extra coniugali con donne più giovani.

peonia significato

In particolare se il fiore è bianco, la Peonia simboleggia la purezza verginale delle ragazze, mentre se rossa rappresenta erotismo. In Giappone ci sono molti dipinti ma anche molte poesie haiku dedicate a questo fiore, risalenti al 1700.

Peonia: il fiore

La Peonia ha foglie caduche e fiori grandi e molto colorati. Quanto ai frutti, non sono certo ciò che si nota di più ma contengono semi scuri molto grossi. Tutte le specie usate per fini ornamentali si possono dividere in due gruppi, il primo delle erbacee e poi quello delle legnose o arboree: gli arbusti.

Le Peonie erbacee sono quelle derivate dalla europea P. officinalis e hanno fiori privi di profumo. Nello stesso gruppo anche le derivate della P. lactiflora, originaria della Siberia, che ha invece fiori al profumo di rosa e colori vari dal bianco al rosso. Nel secondo gruppo ci sono specie provenienti da Cina e Giappone, rustiche e abbastanza facili da coltivare, molto resistenti alla siccità estiva e generose nelle fioriture primaverili.

peonia il fiore

Entrambi i gruppi sono presenti su aree sparse qui e là in tutto l’emisfero boreale. In Europa li troviamo nelle aree meridionale e orientale, in Nordafrica “a macchie isolate”, in Nordamerica solo sul versante Pacifico mentre in Asia la Peonia spopola in Siberia, Cina, Giappone e Himalaya e in tutta l’Asia Minore.

Può interessarti: Peonia che non fiorisce

Paeonia Officinalis: proprietà curative

Se già i significati di questo fiore ci hanno lasciato a bocca aperta, le proprietà officinali non ci deluderanno. Già nell’antichità la radice della Peonia secondo la medicina popolare favoriva la caduta dei denti nei bambini ed era alla base del trattamento dell’epilessia, dei dolori di testa, degli stati di agitazione e ansia.

Mentre in Giappone vengono consumati i fiori come verdura, in tutto il mondo li si impiega nella preparazione di rimedi omeopatici ed erboristici. Alla Peonia si attribuiscono proprietà sedative, antispasmodiche, antiallergiche, anticonvulsive e antinfiammatorie.

Tra le patologie trattate ci sono ragadi, emorroidi, dissenteria, crampi muscolari, tachicardia, spasmi muscolari. E’ un ottima presenza anche per soggetti che soffrono di ansia, stress, eccessiva eccitazione. I principi attivi contenuti in questa pianta sono tannino, cellulosa, acido fosforico, ossalati, amido, alcaloide, paenolo e paeoniflorina.

peonia proprietà curative

Peonia: coltivazione

Belle e con una fioritura così esplosiva e coinvolgente, senza contare i significati importanti per i più romantici: eppure le piante di Peonia, strano ma vero, sono facili da coltivare. E’ importante che godano di una esposizione in pieno sole o mezza ombra e che il suolo che le accoglie sia ben concimato con sostanze organiche, neutro o leggermente acido e privo di calcare.

Potrebbe interessarti: come coltivare le peonie.

Il processo di riproduzione avviene a fine autunno, per divisione dei vecchi cespi, mentre la semina viene poco utilizzata visto che richiede lunghi tempi di cura e coltivazione. Quando si impianta una Peonia è necessario non sovrapporsi troppo alle radici di altre piante perché anche se non è enorme ha tutto il diritto di avere spazio per la crescita e la fioritura. A proposito di crescita, la Peonia in versione arbustiva può crescere fino a un metro e mezzo di altezza, mentre per quella erbacea il massimo è 60 cm o 1 metro.

peonia coltivazione

Peonia in vaso

Visto il significato e le proprietà della Peonia, e che non è poi così difficile farla fiorire, possiamo per pochi euro concederci una, o anche più, possibilità di avere questo fiore bello e simbolico in casa. Anche se non abbiamo un giardino, lo si sistema in un vaso piantando questi 20 semi di Blu Peony.

Peonia: prezzo

Guardando i presupposti – risultati utili e belli, fatica non zero ma non esagerata- la Peonia è una buona scelta anche per i non esperti. E cercando semi on line, anche per i tirchi, ammesso che i tirchi amino i fiori e non li considerino uno spreco. Ecco un’altra possibile fornitura di semi, sempre a pochi euro. E stavolta sono 6 semi ma di Peonia “suffruticosa”, nome che promette bene.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Pinterest e…  altrove dovete scovarmi voi!

Vi potrebbero interessare anche i seguenti articoli:

Pubblicato da Marta Abbà il 22 Marzo 2016