L’invasione silenziosa della foresta dei Mashco Piro

indigeni in amazzonia

Nell’Amazzonia peruviana, la sopravvivenza dei Mashco Piro, uno dei popoli incontattati della regione, è nuovamente minacciata. Le operazioni di disboscamento portate avanti dalla compagnia Maderera Canales Tahuamanu stanno penetrando in profondità nei territori ancestrali di queste comunità, causando gravi rischi sanitari e sociali.

L’allarme delle comunità Yine

Una comunità indigena Yine ha segnalato un episodio allarmante: alcuni Mashco Piro, solitamente isolati e invisibili, si sono spinti fino al villaggio. Un evento raro, ma che coincide con la ripresa delle attività di disboscamento nella zona.

Sentiamo i motori. Anche loro li sentono. I macchinari stanno di nuovo attraversando il nostro fiume e abbattono i nostri alberi”, ha dichiarato Enrique Añez, presidente della comunità Yine, collegata ai Mashco Piro da legami ancestrali.

Il pericolo di epidemie e scontri

L’ingresso forzato nei territori incontattati può causare epidemie devastanti: i Mashco Piro non possiedono difese immunitarie contro le malattie esterne. Inoltre, l’invasione territoriale aumenta le probabilità di scontri violenti. Nel 2024, quattro taglialegna sono stati uccisi, ma non si conoscono le eventuali perdite tra gli indigeni.

FSC sospende, ma il disboscamento continua

A seguito delle denunce da parte di organizzazioni indigene e internazionali come Survival International, il Forest Stewardship Council (FSC) ha sospeso la certificazione di sostenibilità alla Maderera Canales Tahuamanu fino a novembre. Nonostante ciò, la compagnia ha costruito un ponte sul fiume Tahuamanu, consentendo l’accesso a nuovi mezzi pesanti e la prosecuzione dei tagli.

Una riserva incompleta e la promessa mai mantenuta

Nel 2022 è stata istituita la Riserva Territoriale Madre de Dios, per proteggere i territori di diversi popoli incontattati. Tuttavia, ampie porzioni del territorio Mashco Piro sono rimaste escluse e affidate tramite concessioni a imprese come la Maderera Canales Tahuamanu.

Già nel 2016, il governo aveva promesso un’espansione della riserva, ma a oggi non è mai avvenuta.

“Aree di conservazione”: una soluzione fittizia?

Una recente valutazione del FSC suggerisce la revoca della sospensione se l’azienda istituirà aree di conservazione all’interno della sua concessione. Un’ipotesi che ha suscitato indignazione tra gli attivisti.

È la loro casa. Non si può mercanteggiare la sopravvivenza dei popoli indigeni”, ha dichiarato Caroline Pearce, direttrice generale di Survival International. Dello stesso avviso Añez: “Dovrebbero scrivere ‘popolo sacrificato’, non ‘foresta certificata’”.

Una chiamata alla responsabilità

Pearce ha lanciato un appello deciso: “Il governo peruviano deve proteggere tutto il territorio dei Mashco Piro e annullare ogni concessione. Solo gli indigeni devono gestire la loro terra”.

Giustizia per FENAMAD: una vittoria legale

Nel luglio 2025, la Corte Suprema peruviana ha revocato la sanzione imposta nel 2021 contro l’organizzazione indigena FENAMAD, difendendone la libertà di espressione e il diritto a un giusto processo.

La misura era stata richiesta dalla stessa Maderera Canales Tahuamanu dopo che FENAMAD aveva denunciato pubblicamente le sue attività. La sentenza è stata accolta con favore dagli attivisti, che hanno ribadito: “La protezione degli indigeni incontattati è parte della nostra lotta”.