Fornire elettricità da fonte solare per tutto l’arco della giornata, comprese le ore notturne, non è più un’utopia. Un recente studio del think tank Ember rivela che, grazie ai progressi nei sistemi di accumulo e alla riduzione dei costi, questo traguardo è oggi raggiungibile e conveniente.
Il contributo decisivo delle batterie
Il rapporto di Ember sottolinea come l’abbinamento tra impianti fotovoltaici e batterie consenta di mantenere una fornitura costante e pulita di energia anche nelle ore senza sole. In particolare, in contesti ad alta irradiazione come Las Vegas, un impianto da 5 KW con una batteria da 17 KWh è in grado di assicurare 1 KW stabile per 24 ore al giorno.
Verso l’elettricità solare 24/365
Secondo l’analisi, le aree più soleggiate del pianeta possono coprire fino al 97% del fabbisogno energetico annuale esclusivamente con il solare, raggiungendo una fornitura costante ogni ora dell’anno. Questo livello di autosufficienza è ormai economicamente vantaggioso, con costi a partire da 104 dollari per MWh, meno del carbone e del nucleare, e il 22% più economico rispetto al 2024.
Implicazioni per le industrie e le economie emergenti
La possibilità di accedere a energia solare stabile è particolarmente significativa per settori ad alta richiesta come i data center e la manifattura. Inoltre, offre nuove opportunità per lo sviluppo di zone industriali alimentate da rinnovabili in regioni lontane dalle reti esistenti, riducendo i costi infrastrutturali e potenziando l’efficienza della rete.
Una rivoluzione pronta a decollare
Con la rapida diminuzione dei prezzi e la crescente diffusione, il modello solare con accumulo si sta affermando come la nuova norma per l’energia pulita. Tuttavia, perché il settore possa svilupparsi pienamente, è fondamentale che le politiche energetiche si adeguino, integrando la generazione continua da solare nella pianificazione di mercato e nelle strategie infrastrutturali. Come afferma Kostantsa Rangelova di Ember, questo è un vero punto di svolta nella transizione energetica: non si tratta più di un sogno tecnico, ma di una realtà economica e strategica.