Lessmore crea design ecosostenibile
Funzionali e belli, personalizzabili, anche: sono così i prodotti di design ecosostenibile di Lessmore e Giorgio Caporaso racconta come sono stati pensati, la novità che rappresentano oggi e soprattutto, cosa si prospetta nel futuro di tutto il mondo del design ecosostenibile, e non solo.
1) Quando è partito il progetto Lessmore e come è nata l’idea?
Il progetto di design ecosostenibile Lessmore simbolicamente c’è da molto tempo: da anni infatti, mi interesso alla sostenibilità e alle possibilità offerte da alcuni materiali naturali, riciclati e riciclabili. Attraverso il mio studio di architettura e design ho sviluppato progetti e prototipi che hanno “annunciato” la nascita del brand. Più che un’idea, Lessmore è per me un desiderio: un desiderio creativo, progettuale ed etico. In ciascun campo professionale, non solo nel design, sarebbe necessario tentare di rivedere la produzione in termini di sostenibilità, futuro e di rispetto dell’ambiente.
2) Quali sono le principali caratteristiche della vostra produzione?
I nostri prodotti di design ecosostenibile hanno basso impatto ambientale, anche, per via di uno studio progettuale basato sulla ‘vivibilità’ del prodotto, e non solo perché fabbricati con modalità produttive green. La Ecodesign Collection è una linea di oggetti innovativi progettati per esistere in modo funzionale e ecosostenibile e soprattutto per cercare di vivere a lungo anche in caso di nuove esigenze. Sono infatti trasformabili, modulari, componibili, assemblabili e disassemblabili, personalizzabili e riparabili.
3) Quali sono gli aspetti green dei materiali usati?
Il cartone ondulato è il principale protagonista della produzione Lessmore. Riciclato, riciclabile, biodegradabile comunica immediatamente che si tratta di design ecosostenibile. Poi c’è la commistione con legni anche pregiati (rovere /teak) ma la sfida non è più usare il cartone come materiale di ripiego ma valorizzarne alcune sue uniche peculiarità e caratteristiche per creare oggetti di design eleganti, sofisticati e in grado di poter essere usati in qualsiasi tipo di ambiente. La collezione presenta un alto grado di personalizzazione, tutti gli oggetti e gli arredi possono essere scelti con particolari profili e rivestimenti, sia naturali quali legno, pietra, feltro e ognuno potrà modificare la “pelle” dei propri arredi con superfici che delle nuove collezioni.
4) E gli aspetti green del processo di realizzazione dei prodotti?
Il design ecosostenibile di questi prodotti è stato approfondito anche per ridurre gli scarti di lavorazione e ridurre il materiale impiegato: nel modulo “More” gli scarti sono quasi nulli perché lo scarto di un elemento viene riutilizzato come elemento funzionale più piccolo all’interno del sistema di arredo. Naturalmente, anche lo stoccaggio e la movimentazione del materiale sono fattori che consideriamo determinanti e su cui l’azienda sta lavorando per migliorare.
5) Qual è il vostri target? Chi si mostra più interessato?
C’è un buon apprezzamento della novità oltre che da parte dei privati sensibili a questi temi, anche nei settori commerciali, negozi, nella hotellerie e nella ristorazione e accoglienza. Si tratta di aziende, negozi ed hotel che sono già attenti alla tematica ambientale ma che hanno bisogno di comunicare tali valori “intangibili’ in maniera diretta anche attraverso qualcosa di design ecosostenibile concreto e di piacevole, . Poi ci sono gli amanti del design, che apprezzano in questi arredi tanto la funzionalità quanto l’estetica, e un particolare interesse si sta iniziando a muovere anche da parte del mondo dell’allestimento, per la realizzazione di stand particolari ed attraenti, scenografie e anche vetrine e showroom.
6) Quali difficoltà incontra sul mercato un prodotto così?
Siamo una novità commerciale recente e stiamo ricevendo feedback positivi. Mi sto dedicando a nuovi progetti di design ecosostenibile che potranno anche entrare ad ampliare il catalogo Lessmore stesso. Chi conosce i prodotti, mi dicono che rimane piacevolmente impressionato. Bisognerà concentrarsi per ampliare il circuito distributivo e commerciale in modo da renderli i prodotti più visibili e “sperimentabili”: la resistenza e la praticità delle sedute come la consistenza e la capacità di portata delle librerie o dei tavoli, possono far capire al cliente che tali arredi possono effettivamente andare a sostituire gli arredi tradizionali portando anche una sensorialità diversa oltre che unica e peculiare.
7) E’ cambiato l’approccio dei clienti e del mercato rispetto a prodotti come i vostri?
Oggi sempre più persone si sentono coinvolte nella tematica ambientale ed è diventata una necessità imprescindibile, le risorse del nostro mondo rischiano di esaurirsi e dobbiamo ricercare strade nuove. Tutti abbiamo dovuto affrontare e cambiare le nostre abitudini, mi auguro che i prodotti di design ecosostenibile come quelli di Lessmore possano essere una delle risposte del design a queste tematiche fortemente attuali e portino a un cambiamento sempre più deciso verso prodotti sempre più ecosostenibili.
Pubblicato da Marta Abbà il 9 Gennaio 2014