Come riconoscere i funghi velenosi

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Come riconoscere i funghi velenosi: l’elenco dei funghi velenosi più comuni in Italia e nozioni per imparare a identificare funghi cattivi e funghi commestibili.

Si parla spesso di funghi buoni e funghi cattivi e di come discriminare gli uni dagli altri. In questa pagina troverete una galleria di foto dedicata ai funghi velenosi più comuni con una breve descrizione introduttiva.

—> Link utili: le foto dei funghi velenosi

In Europa (e in Italia) sono 50 le specie velenose che prosperano in diversi habitat, dai sottoboschi ai prati. L’unico modo per riconoscere i funghi velenosi è mediante l’identificazione: se riuscite ad assegnare un “nome” a ogni fungo che trovate, avrete risolto il mistero! In Europa prosperano 50.000 specie di funghi e non esistono regole generali per poter discriminare un fungo velenoso da un fungo commestibile. L’unica strada sta nella pazienza, documentazione e conoscenza. E’ per questo che è opportuno cominciare da pochi funghi e man mano allargare le proprie vedute. Maggiori informazioni sono contenute nella guida: funghi velenosi, come riconoscerli.

Agaricus Xanthodermus

E’ un fungo “prataiolo” tossico molto diffuso. Può essere facilmente identificato per via del suo odore sgradevole e perché la carne alla base del gambo è di colore giallo paglierino.

Lepiota cristata

E’ meglio conosciuto come Falsa mazza di tamburo, Bubbola falsa o Cucamela, è un fungo velenoso mortale. I suoi nomi sono dettati dalla sua somiglia con funghi commestibili, infatti potrebbe trarre in inganno il raccoglitore di funghi inesperto in virtù della leggera somiglianza con la Macrolepiota procera o Mazza di Tamburo, ottimo fungo commestibile da consumare previa cottura. Il suo odore ricorda quello di “gomma bruciata”. Cresce dall’estate all’autunno e in modo indiscriminato: in boschi, prati, radure, tra l’erba di parchi o giardini.

Russula emetica

La Russula emetica, anche detta “Colombina rossa”, è un fungo molto comune che cresce nei boschi sia di conifere che di latifoglie. Cresce in estate-autunno in luoghi umidi, è un fungo velenoso ma non mortale. Ha un sapore estremamente piccante, tanto che in alcune località d’Italia è usato in sostituzione del peperoncino: questa pratica è assolutamente sconsigliata!

Tricholoma pardinum

Tricholoma pardinum è un fungo velenoso molto conosciuto e riconosciuto per il suo motivo particolare sul cappello. Si tratta di un fungo velenoso molto pericoloso perché può essere facilmente scambiato per altri funghi commestibili del genere Tricholoma o del genere Russula. Cresce nei boschi di latifoglie.

Cortinarius orellanus

Si tratta di un fungo velenoso mortale che spunta in tardo autunno. La sua mortalità è espressa dalla tossina “Orellanina” i cui effetti sui reni si manifestano anche dopo 14 giorni di incubazione può essere facilmente confuso con il fungo Cortinarius rubellus, molto diffuso in Italia settentrionale e ugualmente mortale.

Amanita muscaria

Anche conosciuto come Fungo di Biancaneve, è uno dei funghi velenosi più appariscenti del bosco e anche più facili da riconoscere per il cappello punteggiato bianco. Questo fungo può essere consumato previo trattamento di detossificazione.

Amanita virosa e Amanita phalloides

Si tratta funghi velenosi mortali. I primi sintomi dell’intossicazione possono insorgere anche dopo 24 ore dal consumo. L’Amanita virosa non è un fungo molto diffuso, ha un colore candido e condivide le medesime micotossine della più comune specie Amanita phalloides.

Boletus Satanas (o porcino malefico)

E’ chiamato porcino malefico perché in passato veniva spesso confuso con il buon fungo porcino (Boletus edulis). Si distingue per il suo gambo ovale o globoso, tozzo, compatto, ingrossato alla base, color giallognolo (giallo rosso) o giallo-arancio; nella parte alta (all’attaccatura al cappello) è ricoperto da un fine reticolo a piccole maglie di colore rosso-vivo. Si distingue dal Boletus edulis per il suo odore che alla lunga può essere addirittura nauseante.

Come riconoscere i funghi, manuali illustrati

Come premesso, il modo migliore per imparare a riconoscere i funghi commestibili dai funghi velenosi, sta nell’apprendimento e nella conoscenza delle caratteristiche di ogni singola specie. Per avviare questo lungo cammino vi consigliamo la lettura di manuali ad hoc, correlati di schede illustrate e fattori di riconoscimento.Tra i volumi disponibili ne segnaliamo tre così da andare incontro a diverse esigenze.

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Pubblicato da Anna De Simone il 21 Ottobre 2015