Senecio rowleyanus: descrizione e coltivazione

senecio rowleyanus

Il Senecio rowleyanus è una bella pianta succulenta spesso scelta per le sue sembianze davvero particolari che possono diventare una sorta di elemento d’arredo, in casa, sempre tenendo conto che questa pianta ha una sua vita e che va curata con amore. Andiamo a conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze.



Senecio rowleyanus: descrizione

Appartenente alla famiglia delle Asteraceae e alla sottofamiglia delle Asteroideae, questo genere comprende piante di diverso tipo, oltre 1.500 tra cui alcune che non si somigliano per nulla. Il nostro Senecio rowleyanus, chiamato anche pianta del rosario, collana di perle, deve il suo nome dal termine latino “Senex” che significa “uomo vecchio” perché i suoi frutti maturi, detti acheni, hanno un ciuffo di peli bianchi che ricorda una persona anziana.

Originaria del Sudafrica ma diffusa in tutto il mondo, questa pianta è riconoscibile soprattutto per via dei suoi I fusti. Sono sottili e pendenti, ramosi e striscianti, possono misurare anche 90 centimetri. Ad alcuni ricordano dei rosari, con le tante foglie piccole che sembrano perline inanellate. Ad altri ricordano invece delle collane di perle. Non è molto diversa l’immagine evocata ed è legata all’aspetto di rami e foglie, soprattutto delle foglie che hanno una forma rotondeggiante.

Sembrano proprio delle palline o delle perline del diametro di circa 6 millimetri con una striscia traslucida longitudinale. In inverno le foglie assumono un colore più tendente al bianco, più opaco mentre se trovate delle foglie variegate, verdi e striature bianche o verde più chiaro, non è una questione di stagione ma abbiamo a che fare con una varietà particolare della pianta.

Simile al Senecio herreanus, che si riesce a distinguere per via delle foglie allungate e non sferiche come quelle del nostro Senecio, questa pianta è anche in grado di fiorire se viene messa nelle condizioni per farlo. La stagione giusta è quella tra Agosto e Ottobre, i fiori che compaiono al termine di lunghi peduncoli sono di piccole dimensioni e di colore bianco e con un profumo che può ricordare quello della cannella anche se non ci sono delle parentele tra le due piante.

 

Senecio rowleyanus: coltivazione

Non è affatto difficile coltivare questo Senecio facendolo fiorire e sviluppare come desideriamo, basta davvero un po’ di impegno e tutto è possibile. E’ una pianta piuttosto resistente che non soffre se ci dimentichiamo di bagnarla perché abituata a resistere a periodi di siccità discretamente lunga. Può stare sia all’ombra che al sole, per via del suo portamento ricadente viene spesso sistemata in vasi appesi così i suoi rami con perle verdi possono comporre una cascata davvero coreografica.

La troviamo spesso nelle case italiane, la sua forma è ideale per creare un giardino pensile. Su un davanzale, una mensola, su una libreria oppure appeso ad una lampada a stelo. In casa è protetta dal freddo ma cerchiamo di stare attenti a non esporla a sbalzi termici perché la possono danneggiare parecchio. In inverno, non esponiamola mai all’esterno e se già lo è, proteggiamola.

Quando il Senecio rowleyanus cresce veloce, è possibile che sia necessario un rinvaso circa ogni due anni, sempre utilizzando un terriccio per piante succulente, oppure un miscuglio di terriccio e sabbia per garantire il drenaggio ottimale. Per quanto riguarda le irrigazioni, è necessario fare massima attenzione a non creare dei ristagni idrici per cui anche in estate, bagniamo solo se il terreno è secco, in inverno, possiamo anche evitare di farlo.

Senecio rowleyanus: moltiplicazione

Il metodo più comodo per moltiplicare questa pianta è quello per talea. Ci si deve pensare in primavera, il momento giusto per cimare gli steli più lunghi e formare talee di circa 10 centimetri che devono essere sistemate in terriccio o sabbia mantenuta costantemente umida sino a completa radicazione.

Senecio cruentus

Dedichiamo le ultime righe di questo articolo ad un altro Senecio, detto anche Cineraria cruenta. Si tratta di una pianta fiorita che può essere tranquillamente coltivata all’esterno e forma capolini fiorali colorati: blu, bianco, giallo e rosso. Dipende dalla varietà coltivata. La stagione della fioritura è la primavera. E’ una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa e che ama molto il sole, dobbiamo concimarla abbondantemente durante il periodo estivo e bagnarla solo in caso di siccità. Non serve potarla, la cosa migliore è eliminare le parti secche o danneggiate, e i fiori che hanno passato il loro tempo.

Nella quotidianità la troviamo a decorare aiuole, bordure e giardini rocciosi ma ha anche delle proprietà mediche. Se si colgono queste piante prima della fioritura, possono essere utilizzate in omeopatia ottenendo dei colliri per curare gli stati infiammatori della cornea o stati di affaticamento dell’occhio.

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Pubblicato da Marta Abbà il 21 Aprile 2019