Scabbia: come avviene il contagio

La scabbia è un’infezione della pelle che avviene tramite l’acaro Sarcoptes scabiei var. hominis. L’acaro della scabbia scava una tana nello strato superiore della pelle dove vive e depone le sue uova dando così via all’infestazione.

I sintomi più comuni della scabbia sono un intenso prurito e un’eruzione cutanea simile a un brufolo. L’acaro della scabbia di solito si diffonde per contatto diretto, prolungato, da pelle a pelle con una persona che ha la scabbia.

La scabbia si trova in tutto il mondo e colpisce persone di tutte le razze e classi sociali. La scabbia può diffondersi rapidamente in condizioni di affollamento in cui il contatto ravvicinato con il corpo e la pelle è frequente. Istituti come case di cura, strutture di assistenza prolungata e carceri sono spesso sedi di epidemie di questa malattia, ma in alcuni Paesi anche le strutture per la cura dei bambini sono un luogo comune di infestazione della scabbia.

Cerchiamo dunque di saperne di più su questa patologia, e in particolar modo – approfondiamo come avviene il contagio.

Come si contagia la scabbia

La scabbia di solito si diffonde per contatto diretto, prolungato, da pelle a pelle con una persona affetta da scabbia.

Il contatto deve essere generalmente esteso nel tempo; una rapida stretta di mano o un rapido abbraccio di solito non diffondono la scabbia, ed è per questo motivo che di norma la scabbia si diffonde soprattutto, più facilmente, ai partner sessuali e ai membri della famiglia.

Negli adulti la scabbia è spesso acquisita sessualmente. A volte la scabbia si diffonde indirettamente condividendo articoli come vestiti, asciugamani o biancheria da letto usati da una persona infestata; tuttavia, tale diffusione indiretta può avvenire molto più facilmente quando la persona infestata ha la scabbia già in “crosta”.

Come si diagnostica l’infezione da scabbia

La diagnosi di un’infezione da scabbia di solito viene fatta in base all’aspetto e alla distribuzione abituale dell’eruzione cutanea e alla presenza di “tane” dell’acaro. Quando possibile, la diagnosi di scabbia deve essere confermata identificando l’acaro, le uova di acaro o la materia fecale dell’acaro.

Questo può generalmente essere fatto rimuovendo con attenzione un acaro dalla fine della sua tana utilizzando la punta di un ago o ottenendo la pelle raschiando per esaminare al microscopio la presenza di acari, uova o materiale fecale di acaro.

E’ importante ricordare che una persona può ancora essere infestata anche se gli acari, uova o materia fecale non può essere trovato, in genere meno di 10-15 acari possono essere presenti su tutto il corpo di una persona infestata che è altrimenti sano. Tuttavia, le persone con scabbia in crosta possono essere infestate da migliaia di acari e dovrebbero essere considerate altamente contagiose.

Come si cura la scabbia

I prodotti usati per trattare la scabbia sono chiamati scabicidi perché uccidono gli acari della scabbia e, alcuni di essi, uccidono anche le uova. Gli scabicidi per il trattamento della scabbia umana sono disponibili solo su prescrizione medica; nessun prodotto “da banco” (senza prescrizione medica) è stato testato e approvato per l’uomo.

Occorre naturalmente sempre seguire con attenzione le istruzioni fornite dal medico e dal farmacista, nonché quelle contenute nella confezione o stampate sull’etichetta. Nel trattamento di adulti e bambini più grandi, la crema o lozione scabicida viene applicata su tutte le aree del corpo dal collo fino ai piedi e alle dita dei piedi; nel trattamento di neonati e bambini piccoli, la crema o lozione viene applicata anche alla testa e al collo. Il farmaco deve essere lasciato sul corpo per il tempo raccomandato prima di essere lavato via. Dopo il trattamento si devono indossare vestiti puliti.

Oltre che alla persona infestata, il trattamento è raccomandato anche per i membri della famiglia e per i contatti sessuali, in particolare per coloro che hanno avuto un contatto prolungato pelle a pelle con la persona infestata. Tutte le persone devono essere trattate contemporaneamente per evitare la reinfestazione. Il trattamento può essere necessario se il prurito continua più di 2-4 settimane dopo il trattamento o se continuano a comparire nuove tane o eruzioni cutanee.

Ci si può contagiare di scabbia in piscina?

Tornando a parlare delle modalità di contagio della scabbia, molte persone sono preoccupate di prendersi questa malattia condividendo la piscina con persone potenzialmente affette.

In realtà è sempre bene rammentare che la scabbia è diffusa dal contatto prolungato da pelle a pelle con una persona affetta da scabbia. La scabbia a volte può anche essere diffusa dal contatto con oggetti come vestiti, lenzuola o asciugamani che sono stati usati da una persona affetta da scabbia, ma tale diffusione è molto rara a meno che la persona infestata non abbia la scabbia in crosta.

Di contro, è molto improbabile che la scabbia sia diffusa dall’acqua in una piscina. Ad eccezione di una persona con la scabbia in crosta, solo circa 10 – 15 acari della scabbia sono presenti su una persona infestata e dunque è estremamente improbabile che ne esca da sotto la pelle bagnata! Anche se non comune, la scabbia può essere diffusa condividendo un asciugamano o un capo di vestiario che è stato usato da una persona con scabbia.

Per maggiori informazioni, e per poterne sapere di più su questa malattia, consigliamo tutti coloro i quali fossero interessati a parlarne con il proprio medico di fiducia.

Pubblicato da Anna De Simone il 31 Agosto 2020