Prurito intimo in gravidanza

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Sei incinta e hai prurito vaginale? Sei preoccupata e ti stai domandando che cosa potrebbe esserci dietro questo tuo disagio?

Ebbene, siamo convinti che tu sia in buona compagnia, visto e considerato che è perfettamente naturale essere preoccupati per un prurito intimo, soprattutto quando sei incinta e qualsiasi anomalia potrebbe segnalare una complicazione con la tua gravidanza.

Ad ogni modo, nessun timore. Nella maggior parte dei casi, infatti, il prurito intimo in gravidanza non è certo in grado di costituire una fonte di preoccupazione, e diversi metodi sicuri sono disponibili, prontamente, per aiutarti a far fronte efficacemente dinanzi a qualsiasi disagio.

Le cause del prurito intimo in gravidanza

Cominciamo subito con il punto centrale del nostro focus. Ovvero, perché si può avvertire prurito proprio laggiù? Quali sono le cause del prurito intimo in gravidanza?

I motivi più comuni per il prurito vaginale durante la gravidanza sono riconducibili principalmente alle normali modifiche ai livelli di pH vaginale, che possono causare irritazioni topiche. Un’altra determinate è poi rappresentata dalle infezioni vaginali da lievito, che costituiscono certamente una buona parte delle determinanti per il persistente prurito intimo.

Ad ogni modo, è altresì importante notare che sebbene il prurito vaginale di solito non sia il risultato di un’infezione sessualmente trasmissibile, anche questa è una causa potenziale che varrebbe la pena tenere in considerazione.

Ma cosa si può fare per il prurito vaginale?

I rimedi per il prurito intimo in gravidanza

Il nostro suggerimento è, prima di provare qualsiasi auto – trattamento o farmaco da banco, per il prurito vaginale, specialmente durante la gravidanza, è quello di contattare subito il proprio medico di riferimento, soprattutto per essere sicuri di non avere nessuna malattia sessualmente trasmissibile. Anche se, ancora una volta, probabilmente non c’è niente di cui preoccuparsi, è meglio essere sicure e, in fondo, effettuare una diagnosi di potenziale malattia sessualmente trasmissibile è abbastanza semplice.

Chiarito ciò, se il medico scopre che il tuo prurito intimo in gravidanza è determinato dai cambiamenti normali nei tuoi livelli di pH vaginali che si verificano durante la gravidanza, ci sono una serie di trattamenti che si possono provare per alleviare il prurito e abbassare il pH della vagina:1

  • fare dei bagni di bicarbonato di sodio;
  • fare una pasta di bicarbonato di sodio e acqua, applicare la pasta sulla zona che prude;
  • utilizzare un impacco freddo per alleviare il prurito vaginale.

Per quanto invece concerne creme e altri prodotti da banco, tenete conto che l’uso di creme idrocortisone non è solitamente raccomandato, in quanto può contribuire alla disgregazione della pelle, causando un prurito ancora peggiore di quello che stai cercando di contenere. Il gel di lidocaina, d’altra parte, è stato riconosciuto in diversi studi come rimedio utile per alleviare il prurito vaginale, visto e considerato che è un anestetico puro.

In generale, se hai un’infezione genitale da lievito, una delle creme o delle lozioni da banco che puoi facilmente trovare in commercio dovrebbero essere in grado di alleviare rapidamente il prurito, così come gli altri sintomi delle infezioni vaginali da lievito.

Parla dunque con il tuo medico dei migliori prodotti che potrebbero fornirti il giusto sollievo, evitando di approcciare in maniera completamente autonoma al relativo trattamento: anche i rimedi più semplici è bene che siano condivisi con il personale sanitario.

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La prevenzione del prurito intimo in gravidanza

Ci sono un certo numero di approcci che puoi seguire per poter ridurre le possibilità di andare in contro a una fastidiosa irritazione cutanea.

Tra i principali suggerimenti che dovresti seguire per contenere la probabilità di prurito vaginale, segnaliamo naturalmente quelli più prevedibili e importanti:

  • praticare una buona igiene intima;
  • mantenere la zona vulvare / vaginale pulita e asciutta:
  • pulire sempre dalla parte anteriore a quella posteriore dopo essere andate in bagno, per evitare che i batteri entrino nella vagina;
  • non usare detergenti vaginali aggressivi;
  • utilizzare solo saponi senza profumo, detersivi per il bucato e ammorbidenti naturali;
  • praticare buone abitudini di lavaggio delle mani;
  • indossare indumenti non aderenti o non stretti, soprattutto nella zona intima;
  • indossare mutande di cotone bianco ed evitare di indossare mutandine di nylon che riducano il flusso d’aria verso la zona vaginale;
  • utilizzare acqua calda del bagno e non aggiungere bagnoschiuma o altri prodotti profumati che possono irritare la vagina e le vie urinarie;
  • utilizzare un sapone da bagno per la pelle sensibile.

Pubblicato da Anna De Simone il 10 Ottobre 2019