Omega 3 ed omega 6: cosa sono, fonti e benefici

Pesci ricchi di Omega 3 ed omega 6

Se ne parla molto ma non è sempre ben chiaro a cosa servano gli acidi Omega 3 ed omega 6. In questo articolo vi spiegheremo cosa sono, quali sono le loro caratteristiche principali, i benefici che assicurano al nostro corpo e quali cibi li contengono.



Omega 3 ed omega 6: cosa sono

Questi due acidi grassi polinsaturi hanno anche dei nomi più lunghi e scientifici come acido linoleico o LA (18:2) e acido alfa linolenico o ALA (18:3). Quando parliamo di acidi grassi essenziali (o AGE), non è un modo di dire. Ciò che questo termine sta ad indicare è che non siamo in grado di sintetizzarli autonomamente quindi dobbiamo assolutamente ingerirli mangiando ciò che serve. Una volta arrivati nel nostro organismo, vengono convertiti per via enzimatica in altri acidi grassi polinsaturi detti semi-essenziali. Per la serie di grassi omega-6 si parte dall’acido linoleico mentre per gli omega 3 c’è l’acido alfa linolenico.

Prima di proseguire, un occhio ai nomi per capire come mai sono stati scelti così. C’è una chiara ragione scientifica. I due termini sono riferiti alle rispettive posizioni che ha il primo doppio legame rispetto alla porzione metilica della molecola. Omega, come lettera, è l’ultima lettera dell’alfabeto greco e serve per ricordarci l’idea di terminale. Quando troviamo omega 3, il primo doppio legame si colloca tra il terzo ed il quarto carbonio, sempre a partire dall’estremità metilica, nel caso di Omega 6, il primo doppio legame è tra il sesto e il settimo atomo di carbonio a partire dal gruppo metilico.

Fonti di Omega 3 ed omega 6

Per trovare questi acidi grassi nel cibo che mangiamo o mangeremmo normalmente, ecco alcune indicazioni. Per l’omega 6 ci vogliono tanti semi oleosi, il germe o embrione di cereali, legumi e pseudo cereali, e i relativi oli estratti. Meno sono le fonti alimentari di omega 3: i pesci dei mari freddi, il krill e le alghe.

Stiamo parlando di questi due acidi in coppia ma è necessario fare le opportune differenze e chiarire che rapporto c’è tra essi. Nella nostra dieta il giusto rapporto tra omega 6 e omega 3 è molto superiore a 10:1 mentre, per essere ideale, dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1. Se si vuole cercare di migliorare la situazione si deve mangiare molto pesce, soprattutto di quello azzurro e delle specie che popolano i mari del nord. Una possibile alternativa possono essere gli integratori alimentari contenenti olio di pesce, di fegato di merluzzo, di krill e di alghe. Tutti gli omega 3 e alcuni omega 6 hanno anche un potere antinfiammatoria mentre tutti gli omega 6 sostengono un’azione pro infiammatoria. E’ importante quindi che omega 3 e 6 siano presenti in modo equilibrati anche per evitare patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini immunitari e infiammatori.

pesci su bancone

Integratori di Omega 3 ed omega 6

Li abbiamo citati, vediamo che caratteristiche hanno. Questi integratori alimentari di acidi grassi essenziali non devono essere una via più breve per la cura. E’ meglio avere una dieta corretta e varia che compensare con questo tipo di prodotti che devono essere utilizzati solo in stato di carenza. La parte da integrare è sempre quella dell’omega 3, più difficile a reperire.

Quasi tutti gli integratori di omega 3 e di omega 6 vanno assunti per via orale e ne troviamo in varie forme: opercoli, capsule o olio. Con il medico è molto importante capire se ne abbiamo bisogno e in che dosi, molto spesso bastano pochissimi acidi per sistemare la situazione. Quando si esagera con le quantità di integratori, e quindi di omega 3 e 6, si va incontro a qualche problema di salute. Ad esempio possono comparire eruttazioni all’odore di pesce, nausea, crampi addominali, dispepsia e diarrea, oppure dei problemi alla coagulazione sanguigna.

Omega 3 ed omega 6: benefici

Numerosi e vari, i benefici legati a questi due acidi grassi sono da raccontare punto per punto, o quasi. Questi acidi grassi essenziali hanno un effetto positivo sulla lipemia, quindi sulla presenza di grassi. Gli omega 6 migliorano prevalentemente il profilo del colesterolo mentre gli omega 3 riducono soprattutto i trigliceridi e possono essere di aiuto in caso di dislipidemie scatenate o aggravate dal diabete mellito tipo 2.

Gli omega 3 riducono la pressione arteriosa e possono anche favorire la guarigione di lesioni dovute all’iperglicemia cronica. Tutti gli omega 3 e alcuni omega 6 sono anti infiammatori ma solo gli omega 3 migliorano la circolazione venosa e favoriscono l’elasticità dei capillari. Gli acidi grassi hanno anche un ottimo effetto sulla nostra salute mentale e sulla nostra capacità di concentrarci. Gli omega 3 possono curare persino la depressione. Se siete degli sportivi vi interessa sicuramente sapere che livelli di omega 3 possano prevenire l’insorgenza di disagi infiammatori per tendini, articolazioni e muscoli che svolgono sessioni particolarmente lunghe e intense.

Omega 9 e miscela

Anche l’omega 9 risulta essere un acido grasso molto importante per il nostro corpo per cui possiamo direttamente attrezzarci con un triplo integratore. Per l’omega 3 dall’olio di Pesce serve per i problemi cardiovascolari e per il diabete. L’omega 6 può essere contenuto nell’olio di Boraggine ed è un ottimo antidepressivo e disintossicante sul fegato. L’omega 9, in buone quantità dell’olio di Lino, abbassa il colesterolo prevenendo i calcoli biliari.

Pubblicato da Marta Abbà il 20 Novembre 2021