Med Wind, al largo di Trapani sorgerà il primo parco eolico offshore

Come sfruttare al massimo il potenziale delle energie rinnovabili garantendo al contempo il rispetto degli ecosistemi terrestri e marini e delle comunità locali? Med Wind, il più grande parco eolico offshore flottante del Mediterraneo, rappresenta un modello di sviluppo per la transizione energetica in Italia. Situato a oltre 80 km dalla costa siciliana, al largo di Trapani, il progetto si distingue per il suo approccio sostenibile, mirato a favorire una crescita equilibrata e a promuovere la democrazia energetica nei territori.

Un progetto basato sulla ricerca scientifica

Grazie alle indagini ambientali preliminari, realizzate con il supporto della Marina Militare e in collaborazione con la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, sono stati identificati i siti più adatti per l’installazione delle turbine. Questi studi, che hanno incluso analisi geofisiche, geotecniche e archeologiche, hanno permesso di sviluppare una mappa tridimensionale dettagliata del fondale marino, consentendo un posizionamento ottimale delle strutture eoliche.

L’innovativa tecnologia floating permette di installare le turbine senza ricorrere a trivellazioni del fondale marino, grazie a un avanzato sistema di ancoraggio, riducendo così al minimo l’impatto ambientale.

Presentazione dello Studio di Impatto Ambientale

I dati dello Studio di Impatto Ambientale (SIA), condotto dal RINA, sono stati illustrati durante l’evento “Med Wind: sostenibilità ambientale, comunità locali e governance partecipativa”, organizzato a Roma presso la Sala delle Colonne dell’Università Luiss Guido Carli e trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi esperti e istituzioni, tra cui la Fondazione UniVerde, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e la Renexia.

Voci autorevoli sul futuro dell’eolico offshore

Secondo Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, la transizione ecologica e digitale è una priorità per affrontare la crisi climatica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. La diffusione sostenibile dell’eolico offshore, se ben pianificata, può favorire anche la conservazione della biodiversità marina e la creazione di aree protette.

Il Direttore Generale di Renexia, Riccardo Toto, ha sottolineato come Med Wind rappresenti un investimento di 42 milioni di euro, destinato a coprire il 3% del fabbisogno energetico nazionale, evitando l’emissione di milioni di tonnellate di gas serra. Il progetto punta anche a sviluppare una filiera industriale nazionale specializzata nell’eolico, capace di competere a livello internazionale e di creare nuova occupazione.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha evidenziato il ruolo strategico dell’eolico offshore nel piano energetico nazionale al 2040, sottolineando la necessità di coniugare innovazione e tutela della biodiversità.

Ricerca e tutela dell’ambiente marino

Lo studio condotto dal team della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, insieme alle Università di Messina, Palermo e Genova, ha analizzato il fondale marino per oltre 18 mesi, individuando un ecosistema unico e ricco di biodiversità. La ricerca ha rivelato la presenza di coralli, spugne e pesci difficilmente osservabili in altre aree del Mediterraneo, dimostrando la necessità di proteggere questi habitat fragili.

Parallelamente, sono stati condotti studi approfonditi su cetacei, avifauna e marine litter, nonché campagne di pesca sperimentale per monitorare l’impatto dell’impianto sulle specie ittiche.

Un impianto strategico per la transizione energetica

Med Wind prevede l’installazione di turbine in mare aperto, lontano dalle coste e dalle rotte migratorie, garantendo un elevato rendimento energetico con una produzione annua stimata di 8-9 TWh, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie e riducendo le emissioni di CO2 di circa 2,7 milioni di tonnellate all’anno.

Collaborazione con le comunità locali

Fin dalle prime fasi del progetto, Renexia ha adottato un approccio partecipativo, coinvolgendo istituzioni, associazioni e stakeholder locali. Particolare attenzione è stata dedicata alla collaborazione con il settore della pesca, attraverso tavoli tecnici con le associazioni di categoria per mitigare eventuali impatti e sviluppare strategie di supporto al comparto.

Conclusioni

Med Wind rappresenta un esempio concreto di come le energie rinnovabili possano essere integrate in modo sostenibile nell’ambiente marino. Il progetto non solo contribuirà alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, ma offrirà anche opportunità economiche e occupazionali, consolidando l’Italia come hub strategico per l’eolico offshore nel Mediterraneo.