Litchi: pianta e sapore

Litchi

Litchi, uno di quei frutti che magari si conosce di fama, che si incrocia al mercato o in qualche negozio ma che non si ha il “coraggio” di prendere non conoscendone a fondo le caratteristiche e le proprietà. Andiamo a scoprire che sapore ha, come lo si mangia e perché ci può essere utile a tavola.



Litchi pianta

Arriva dalla Cina questo frutto esotico chiamato anche litchis, e appartiene alla famiglia delle Sapindacee. Cresce su un albero che può misurare anche una decina di metri, decorato con con foglie lunghe sempreverdi. Il litchi spunta poi in grappoli e verso la fine dell’autunno è maturo e pronto per essere gustato, poi scopriremo come e perché.

Per chi non conosce bene questo frutto, è difficile distinguerne le varietà in circolazione, ma ce ne sono anche più di 40, ce ne si accorge guardando il colore, sia della buccia, sia della polpa.

Litchi: semina

La semina è un tasto dolente nel caso del Litchi perché una volta fatta, prima di poter raccogliere i frutti della nostra opera, possono passare anche 10 anni, oltretutto i primi frutti saranno piuttosto cattivi e solo con il tempo, autunno dopo autunno, diventeranno gustosi.

E’ quindi una pianta che richiede pazienza e ottimismo, una scorciatoia è quella della tecnica dell’innesto. Una volta che abbiamo in mano i primi Litchi, chiamati anche uva cinese o ciliegio cinese, possiamo accarezzarne la crosta verde sottile, se è ancora acerbo, e che man mano arrossisce, dentro c’è un nocciolo piuttosto grosso, attorno a cui si trova la polpa, bianca.

La Cina, da cui ha origine, assieme all’India, è il maggiore produttore di Litchi al mondo, noi in Italia siamo solo agli inizi e si trova qualche coltivazione solo nel Sud, della specie “Bengali Mauritius”.

Litchi

Litchi: come si mangia

Non possiamo giudicare un Litchi se lo cogliamo e lo mangiamo da acerbo, solo al top della sua maturazione esso assume il suo vero e piacevole sapore, prima lo sentiremo invece gelatinoso e ci sembrerà insipido. Se sbagliamo i tempi, il frutto colto non continuerà a maturare, se è ancora sulla pianta stiamo attenti a non esporlo a temperature troppo fredde.

Staccato dalla pianta, il Litchi resta consumabile una settimana, fino a quando il guscio non diventa esageratamente scuro: se è ancora fresco e profuma di rosa, incidiamolo, tagliandolo a metà per mangiarlo. Direttamente, oppure in una macedonia, oppure dopo averne fatto un sorbetto o una base per cocktail al rhum.

Il Litchi si può mangiare serenamente in modesta quantità senza doverci preoccupare di effetti collaterali, quelle che devono però fare più attenzione sono le persone che soffrono di diabetici. Scorpacciate di questi frutti possono far scendere il sangue dal naso e infiammare la gola.

Litchi

Litchi: sapore

Immaginate di mangiare un chicco di uva speciale, se avete tra le mani un Litchi, frutto dal sapore delicato e un po’ acidulo. Rosso o rosa, ruvido all’esterno con “brufoli” sporgenti più bruni, questo frutto nasconde una polpa particolarmente carnosa, bianca, traslucida, succulenta e dolce ma attenzione perché c’è anche il nocciolo e non è commestibile.

I primi a restare ammaliati dalla bontà del Litchi sono stati gli imperatori cinesi, nell’antichità, tra cui Kao Tsu, vissuto nel 200 a.C., che usava questi frutti come moneta per farsi pagare le tasse locali. Ai temi non era ancora cosa nota ma oggi sappiamo che contengono l’82 % di acqua, lo 0,8 % di proteine, l’1,3 % di fibra alimentare, il 15,2 % di zuccheri, lo 0,4 % di grassi e lo 0,4 % di ceneri.

Come sali minerali, troviamo molto potassio e poi rame, ferro, magnesio, fosforo, calcio, sodio, zinco, manganese e selenio, come vitamine, le B1, B2, B3, B6, la C, le E, K e J.

Litchi

Litchi: proprietà

Da quelle antiossidanti a quelle antitumorali, il Litchi sfoggia delle proprietà che non immagineremmo contenute nel suo guscio bruttino. Mi preme partire dai benefici all’apparato circolatorio, grazie alla vitamina B3 che facilita la purificazione del sangue e previene l’aterosclerosi. Allo stesso tempo potassio e magnesio lo rendono ottimo per il cuore, il rame per la circolazione sanguigna. La vitamina C oltre a proteggerci dalle influenze, ci fa anche da antitumorale e rinforza il sistema immunitario.

L’alta digeribilità e le proprietà digestive del Litchi sono legate alle fibre alimentari che contiene, in grado di stimolare la produzione dei succhi gastrici, poi c’è il potassio che da il suo contributo nella prevenzione dell’ipertensione. Polifenoli e proantocianidine contenute in questo frutto, combinati con la vitamina C, hanno un potere antitumorale.

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Pubblicato da Marta Abbà il 16 Dicembre 2016