Habanero: coltivazione e raccolto

Se sei un appassionato di peperoncini, allora probabilmente conosci già l’Habanero, un peperoncino piccantissimo che arriva da Cuba, e che si distingue per alcune varietà. Qualsiasi variante tu abbia modo di scegliere, stai pur certo che il suo livello hot non teme paragoni, o quasi!

Ma come coltivare l’Habanero, per potersi riservare a casa una buona riserva di questo prodotto così caliente?

Come coltivare l’Habanero

Iniziamo subito con il ricordare che l’Habanero viene seminato generalmente nella parte finale della primavera, e che il raccolto potrà essere effettuato nel momento in cui il peperoncino giunge a completa maturazione, circa 120 giorni dopo il trapianto. Per rendersi conto che effettivamente abbiamo davanti a noi un Habanero maturo, bisognerà guardare il colore: la sua tonalità passerà gradualmente dal verde al rosso, mentre l’estensione si assesterà tra i 4 e i 6 centimetri.

Una volta maturo e raccolto, l’Habanero potrà essere utilizzato come condimento nei tuoi piatti preferiti… stando attenti a non esagerare, considerato che stiamo parlando di un alimento estremamente piccante.

Se non hai esperienza nei confronti di questo peperoncino, ti consigliamo pertanto di andarci molto cauto, iniziando con piccolissime dosi, fino ad arrivare poi a trovare il giusto equilibrio.

Il terreno

Entriamo ancora più nel vivo della corretta coltivazione del peperoncino Habanero a casa.

La prima cosa che devi assicurarti è quella di avere il giusto terreno. Il terreno per coltivare l’Habanero deve essere caldo e asciutto, esposto per molte ore alla luce del sole. Il terreno dovrà altresì essere fertilizzato con un’abbondante dose di materiale organico, per permettere un grado di fertilità adeguata alla crescita dei frutti.

La semina

I semi vanno quindi immersi in acqua salata per almeno due giorni, preparando così un ambiente fertile per la germinazione. Quindi, ti consigliamo di avvolgere i semi in fogli di carta assorbente, e di riporli all’interno di un contenitore con dei fori, che potranno fungere da filtro per aria e per il sole.

Si può dunque procedere con la semina, che di norma è effettuata nella tarda primavera e, dunque, verso il mese di maggio. I primi germogli compariranno in una settimana se la temperatura è quella tipicamente mediterranea, intorno ai 25 gradi, mentre bisognerà attendere qualche giorno di tempo in più nel caso in cui la temperatura sia un po’ più rigida.

La cura delle piante

Una volta germogliate, le piante dovranno essere oggetto di una attenta e consapevolezza cura. Dunque, non dovrai certamente limitarti a piantarle e basta, ma innaffiarle quotidianamente. Assicurati inoltre che siano esposte costantemente al sole per almeno 13-14 ore al giorno, mettendole dunque nel giusto posto sul tuo balcone o sul tuo terrazzo.

Se poi vuoi migliorare le speranze che possano arrivare a una crescita vivace, puoi creare un ambiente ancora più favorevole attraverso la copertura con un telo di plastica che abbia dei fori in prossimità di ogni piantina. In questo modo riuscirai ad assicurarti un suolo sempre caldo, e costituirai uno scenario piuttosto sgradito per possibili infestazioni.

Le proprietà del peperoncino Habanero

Prima di lasciarti alla possibile coltivazione del peperoncino Habanero è bene condividere alcune riflessioni sulle caratteristiche di questo peperoncino, così diffuso in Centro america, dove diverse popolazioni lo utilizzano per poter preparare dei piatti evidentemente molto piccanti. Il suo sapore – ammesso che tu sappia riconoscerlo sotto la sua piccantezza – è tendenzialmente dolce ma… attenzione a non esagerare.

Come abbiamo avuto già modo di ricordare qualche riga fa, è infatti fondamentale non abbondare con l’utilizzo di questo peperoncino, soprattutto se non sai che cosa ti aspetta!

Tieni infatti conto che il livello di piccantezza del peperoncino Habanero raggiunge, sulla base della Scala Scoville, che viene frequentemente utilizzata per comparare la sensazione di piccantezza degli alimenti, un livello che è compreso tra 200.000 e 600.000. Si tratta pertanto di un valore veramente alto, che pone l’Habanero vicinissimo ai vertici di questa scala di indicatori.

Per quanto poi attiene le proprietà, il peperoncino è ricco di capasaicina, che è poi la sostanza che conferisce la sensazione di piccantezza di ogni peperoncino, e che ha il beneficio di far fluire meglio il sangue all’interno dell’organismo.

Questo peperoncino ha inoltre ottime proprietà antibatteriche e antireumatiche, potendosi così ergere a difensore naturale del proprio organismo. Incrementa inoltre la sesnazione di sazietà, rivelandosi molto utile per poter accompagnare le esigenze di colui che vuole perdere peso.

Ci sono poi dei buoni quantitativi di vitamina A e di vitamina C, che sono fondamentali per poter preservare il benessere del proprio organismo. Stimola altresì il mtetabolismo, e migliora la qualità del tessuto arterioso.

Le varietà

Come abbiamo affermato in apertura, esistono diverse varietà di questo peperoncino, più o meno diffuse e utilizzate. Tra le più note citiamo brevemente il chocolate, di colore marrone e di retrogusto (appunto) di cioccolato, così come l’orange, che ha un gusto più fruttato.

C’è poi il c.d. white bullet, bianco e carnoso, utilizzato per l’olio, e la red svina, di rosso acceso. Infine, troviamo la versione peach, con colore tra arancio e giallo, e la caribbean red, più aromatica. Buon appetito!

Pubblicato da Anna De Simone il 4 Agosto 2020